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Il caso editoriale dell’anno di Roberto Saporito

Un esperimento letterario per raccontare gli ingranaggi dell’editoria di successo. Un testo che descrive i biechi meccanismi del mondo editoriale, pronto a triturare l’ispirazione degli scrittori che innalza agli onori della cronaca, facendone al tempo stesso icone cartacee e personaggi di un singolare jet-set che si nutre di viaggi, presentazioni, hotel di lusso, festival della letteratura e occasioni svariate. Ecco l’anima de “Il caso editoriale dell’anno” di Roberto Saporito , una catena di eventi vorticosi che legano il protagonista, quarantenne prestante e scrittore di successo all’inesplicabile esaurirsi della sua vena. Tra pellegrinaggi di presentazione in presentazione, traduzioni, feste e inaugurazioni, il nostro scrittore famoso/arrivato, stretto nei suoi abiti, rigorosamente neri e altrettanto rigorosamente firmati, inizialmente nascosto sotto l’etichetta di “Anonimo” , cammina su tappeti di fan, tutte belle giovani e interessatissime, riuscirà a mettere in cantiere una storia con una famosa editor a due passi dalla Croisette , una virata ai confini dell’illegale aggirandosi nel suo possente e tamarrismo hummer, più adatto alle strade accidentate degli USA che hai marciapiedi delle metropoli europee, e a comprarsi persino un appartamento, naturalmente con vista sui tetti parigini del Marais , nel cuore di quella capitale francese nella quale avevamo lasciato a primavera il terzo io del medesimo autore . Eppure in tutto questo battere e levare, in scorrere dl ritmo abulico, ben più alcolico che narrativo, emergono alcune direttrici che …

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Il caso editoriale dell’anno di Roberto Saporito

La classifica dei libri più venduti della settimana. Niente di nuovo sotto l’ombrellone

Cosa leggono gli italiani durante questa estate che avanza? Quasi sempre le stesse cose (e in molti casi da mesi, peraltro). Continua il successo dei prevedibili exploit della prima ora (Calabresi e il suo Cosa tiene accese le stelle , Mondadori, al secondo posto), i best seller da ombrellone ( Zafòn al quinto, l’Autopsia virtuale di Cornwell al settimo, e il Leopardo di Nesbo al quinto). Rimane in classifica anche qualche inaspettato “caso editoriale” degli scorsi mesi come quello della Dandini ( Dai diamanti non nasce niente , Rizzoli, buona ultima) mentre resistono nelle prime posizioni quelli che ormai possiamo classificare come dei piccoli long seller italiani e stranieri. Si va dalla Mazzantini in sesta posizione ai due riuscitissimi “tiri al bersaglio” di Garzanti (i Fiori della Diffenbaugh appena sotto il podio, quarti, e le foglie di limone di Sanchez , ottavi). Non molla il podio neanche Passion di Lauren Kate . E in vetta? Ma naturalmente il solito Camilleri ( Il gioco degli specchi , Sellerio) La classifica dei libri più venduti della settimana. Niente di nuovo sotto l’ombrellone