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Si piange soprattutto di domenica

Il lunedì ha la fama di essere giornata sommamente odiata dai più: si riprende il lavoro, si ricomincia con la solita vita di ogni giorno dopo la pausa del fine settimana. Però, a ben guardare, la domenica non è migliore: a metà tra il già (il sabato) e il non ancora (il lunedì, appunto) può essere una giornata che racchiude in sé una buona dose di tristezza. Si piange soprattutto di domenica , sostiene la poetessa Rossella Tempesta , magari lasciandosi andare ai ricordi del tempo passato (il sabato…), di quando bambini si pensava che anche le cose più ordinarie ( il pavimento di scaglie miste ) fossero straordinarie ( ritenevo seriamente – e raccontavo – contenesse alcuni diamanti ed altre gemme ). Una poesia per la domenica può essere di aiuto per non piangere o, se si piange, per coglierne il perché. Si piange soprattutto di domenica Si piange soprattutto di domenica davanti a certe palme altissime che sbandierano al vento del golfo dita verdi fiammanti. Ci si piega accosciati di lato, a piedi nudi sul pavimento di scaglie miste, freddo, delle case in affitto che ritenevo seriamente – e raccontavo – contenesse alcuni diamanti ed altre gemme, e si vede bene da quei luccichii. Organizzavo tutti gli altri bambini del palazzo, le loro piccole teste ben pettinate. Preparavo spedizioni, scavi… Foto | mdanys via photopin cc Si piange soprattutto di domenica

"Le donne che leggono sono pericolose"

Ci sono quelle che lo fanno in solitudine, quelle che invece sono accompagnate, spesso dagli stessi figli ai quali le amorevoli parole dei libri che hanno tra le mani sono destinate. Quelle che sono distese comodamente nel loro letto, su un’amaca o sul divano e quelle che si lasciano cullare dalla cornice naturale che le circonda. Quelle che sbandierano i loro tomi e quelle che invece li nascondono gelosamente. Sono donne d’altri tempi, donne moderne, donne contemporanee, tutte unite da quel simbolo che sfiorano in punta di dita o che stringono avidamente. Nude e abbandonate, oppure vestite secondo i dettami della moda, naturali o costruite attentamente come icone bizantine. I loro ritratti attraversano il tempo e ci arrivano grazie al talento di grandi protagonisti della storia dell’arte come: Dennis Hopper, Claude Monet, Pablo Picasso, Pierre Auguste Renoir, Tamara de Lempicka, Vincent Van Gogh, Henri Matisse, sulle note trionfali del Walz No.2 dell’

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