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Il doodle di Google per Claude Debussy e la poesia Chiaro di luna di Paul Verlaine

Oggi Google diventa romantico e dedica un doodle animato a Claude Debussy che proprio il 22 agosto di centocinquantuno anni fa nasceva a Saint-Germain-en-Laye, in Francia. In una affascinante Parigi con velocipedi, mongolfiere e battelli Google ci fa ascoltare il celeberrimo Chiaro di Luna di Claude Debussy. E la luna, naturalmente, è presente in questo delicatissimo video animato. Chiaro di Luna – o se preferite alla francese Clair de Lune – è ritenuto uno dei pezzi più belli che si possano suonare con il pianoforte ed è il titolo sia del passo di Debussy che di una poesia di Paul Verlaine , pubblicata per la prima volta il 20 febbraio 1867 sulla rivista La Gazette. Ed è proprio a questa poesia di Verlaine che si ispira Debussy. Allora fate partire il doodle di Google (sulla pagina stessa di Google, se volete, ma anche con il video qui sopra) e, mentre ascoltate la musica, leggete la poesia di Verlaine che trovate di seguito: c’è forse un modo migliore per iniziare la giornata? La vostra anima è un paesaggio squisito che maschere e bergamaschi vanno incantando suonando il liuto e danzando, quasi tristi nei fantastici travestimenti. Pur cantando in tono minore l’amore vittorioso e la fortuna della felicità sembrano increduli; e il canto si fonde col chiaro di luna, col calmo chiaro di luna triste e bello che fa sognare negli alberi gli uccelli, d’estasi singhiozzare gli zampilli, gli alti zampilli, agili fra i marmi. Via | Downloadblog Il doodle di Google per Claude Debussy e la poesia Chiaro di luna di Paul Verlaine

Barbara di Jacques Prévert secondo Lucio Curatozzolo

Sottili le sillabe che si incatenano come amorose reliquie di un dolore antico e rinnovato, di una commozione che solo la bellezza e il suo improvviso svanire a causa della più crudele delle ingiustizie, sonore e mute come solo le parole di Jacques Prévert , quando ascoltavo rapita come Barbara , una lingua che non era mia, ma che in fondo lo era per una scelta del caso, per un amore del suono. […] Ricordati quel giorno ad ogni costo, non lo dimenticare. Un uomo si era rifugiato sotto un portico e ha gridato il tuo nome: -Barbara!- E sei corsa incontro a lui sotto la pioggia, grondante, rapita, rasserenata, e ti sei gettata tra le sue braccia Ricordati questo Barbara. […] Ho ascoltato con ogni singola estensione del mio corpo, ripercorso nelle sere d’autunno, i rivoli freschi di pioggia che colavano abbondanti dall’impermeabile intriso di un’acqua salvifica, mentre sapevo di non capire, istupidita dalla stanchezza della giornata, ciò che davvero stava accadendo, e quando la magia si è lentamente trasformata per lasciar posto alla preoccupazione, ho guardato svanire lentamente quella sottile linea d’ombra, che le note di Claude Debussy ritracciano evanescente. […] Piove senza sosta su Brest, come pioveva allora, ma non è più la stessa cosa e tutto è crollato e una pioggia di lutti terribili e desolata, non c’è nemmeno più la tempesta di ferro, di fuoco, d’acciaio, di sangue, soltanto di nuvole che crepano come cani. […] Via | youtube.com Barbara di Jacques Prévert secondo Lucio Curatozzolo