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Maturità 2018, i commissari esterni

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Maturità 2018, i commissari esterni

Mangia come scrivi, due scrittori e un fumettista per una serata di indagini golose a Parma

Natale avanza e insieme ad uno dei periodi più suggestivi dell’anno, la voglia di atmosfere particolari e perché no, il desiderio di calarsi in prima persona in libri e avventure. E se la settimana scorsa vi abbiamo parlato dello Studio in Rosso di Arthur Conan Doyle messo in scena a Napoli, ecco che oggi richiamiamo la vostra attenzione su “La notte dei commissari e degli investigatori” un evento organizzato nell’ambito delle manifestazioni Mangia come scrivi , che si terrà alle 21.00 di Venerdì 14 dicembre, presso il ristorante Ca’ Pina di Parma. Un’occasione pre-natalizia animata dallo scrittore parmigiano Valerio Varesi , dal collega bolognese Matteo Bortolotti ed dal fumettista parmigiano Alessio Alberici che guideranno “una serata nel segno del giallo” che attraverserà le contrade locali per inerpicarsi nei meandri dei Commissari creati dai due scrittori, richiamando direttive misteriose dell’elisabettiano Marlowe. Ore nelle quali i presenti potranno cominciare ad assaporare, tra un budino di Parmigiano al balsamico, degli anolini fumanti e un croccantino al cioccolato, l’anteprima dell’ultimo lavoro di Varesi, il romanzo “Il rivoluzionario”, edito da Frassinelli (seguito ideale de “La sentenza”) in uscita il prossimo mese, sbirciare le prossime mosse di Bortolotti nei panni del protagonista della nuova serie di gialli che ha appena inaugurato, e gettare un occhio, naturalmente (in)discreto, alle tavole originali di “Goldfish” , un prezioso libro da collezione realizzato su carta “d’epoca” e con tecniche di disegno degli anni ’30 realizzato da Alberici. Questo appuntamento di Mangia come scrivi sarà anche l’ultimo …

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"Mammarella" di Maurizio de Giovanni

Dal paginone cultura del Mattino di stamattina, fa capolino un racconto inedito Maurizio de Giovanni che lascia senza parole. La sua è una Napoli violenta e stretta stretta, nella quale galleggia il Commissario Ricciardi. Una città che ha la luce fascista del ventennio (se questo ha davvero un senso), e si ritrova annegata dalla pioggia. Eh si, piove anche a Napoli, nonostante nessuno ci creda, e la bellezza del mondo baciato dal sole e dal mare si trasforma in un “gomitolo di strade” piene di gente, di caos, di urla e persino di topi. Un posto nel quale “non servono indirizzi per trovare il cadavere, basta seguire la folla”. Perché il morto c’è davvero (anzi la morta per essere precisi) ed è uno di quelli che difficilmente passa inosservato. Si tratta di Maria Rosaria, in arte Gilda, la più bella e la più desiderata donnina di una casa chiusa del centro. Ma chi l’ha uccisa non si sa, e in quella maniera così feroce poi. Un’apertura profonda ne lascia intravedere gli intestini, uno squarcio che scopre “il ventre aperto in diagonale, un taglio che partiva sotto il seno sinistro e

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Il gioco degli specchi, di Andrea Camilleri

E po’ il commissario era arraggiato con se stisso macari pirchì l’aviri tinuto tra le vrazza ‘na beddra fimmina l’aviva mittuto ‘n agitazioni come a un adolescenti. Come se era la prima volta che gli capitava. E allura che forsi la vicchiaia potiva essiri ‘na regressioni verso la gioventù? No, quanno mai, casomà era un avanzamento verso l’imbicillità. Passano gli anni anche per il commissario Montalbano, ma le conseguenze non sono poi così evidenti: non cambia ad esempio il suo proverbiale appetito che si scatena di fronte ai piatti di Adelina e del ristorante dell’amico Enzo. Non cambiano le “azzuffatine” di gelosia con Livia durante le telefonate della buona notte e i sussulti del fedele Ormone per colpa del quale il corpo del Commissario, discolo, in certe situazioni compromettenti non obbedisce più ai comandi del cervello. Semplicemente, man mano che invecchia – e lo notiamo, naturalmente, negli ultimi romanzi che lo vedono …

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