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Se fossi Dio, di Meg Rosoff. Diciannovenne, pigro, arrogante, erotomane… Dio. E una scuola inglese cancella l’incontro con l’autrice
Se fossi Dio …, di Meg Rosoff , apprezzata e pluripremiata autrice per ragazzi e adolescenti, americana trapiantata in Inghilterra, è un libro assai particolare. Ritenuto estremamente brillante da critici, recensori e lettori, qualche accusa dalle parti della blasfemia ha dovuto, però, affrontarla. Una scuola di Bath, forse un po’ troppo ligia all’ etica cristiana , ha ritenuto, infatti, che diffondere l’idea di un Dio giovane e incasinato potesse non corrispondere all’immagine che i testi religiosi danno di Dio e ha ritirato l’invito a un incontro a cui la Rosoff avrebbe dovuto partecipare. L’allibita scrittrice, che tutto avrebbe pensato fuorchè di non essere adatta a un incontro sulla letteratura per ragazzi, data la sua sensibilità – e i molti premi specialistici vinti – proprio per i temi giovanili, ne ha dovuto, però, prendere atto… e se n’è rimasta a casa. ( «I’ve been called blasphemous […] It’s disappointing that some schools feel that the subject of my book is unsuitable for their pupils as I consider it part of my job as a writer to explore sensitive…
Se fossi Dio, di Meg Rosoff. Diciannovenne, pigro, arrogante, erotomane… Dio. E una scuola inglese cancella l’incontro con l’autrice
Se fossi Dio …, di Meg Rosoff , apprezzata e pluripremiata autrice per ragazzi e adolescenti, americana trapiantata in Inghilterra, è un libro assai particolare. Ritenuto estremamente brillante da critici, recensori e lettori, qualche accusa dalle parti della blasfemia ha dovuto, però, affrontarla. Una scuola di Bath, forse un po’ troppo ligia all’ etica cristiana , ha ritenuto, infatti, che diffondere l’idea di un Dio giovane e incasinato potesse non corrispondere all’immagine che i testi religiosi danno di Dio e ha ritirato l’invito a un incontro a cui la Rosoff avrebbe dovuto partecipare. L’allibita scrittrice, che tutto avrebbe pensato fuorchè di non essere adatta a un incontro sulla letteratura per ragazzi, data la sua sensibilità – e i molti premi specialistici vinti – proprio per i temi giovanili, ne ha dovuto, però, prendere atto… e se n’è rimasta a casa. ( «I’ve been called blasphemous […] It’s disappointing that some schools feel that the subject of my book is unsuitable for their pupils as I consider it part of my job as a writer to explore sensitive issues, and to let my adolescent readers find hope, humour and redemption in a world full of danger and loss » ) ( * ) D’altronde la trama è davvero singolare. A voi decidere se si tratta di blasfemia o di un modo sfacciato, ma sicuramente originale e brillante e da prendere in modo ironico, per tentare di dare un senso allo stato di caos in cui versa il mondo. Cosa ci sarebbe di più logico se a crearlo e a “gestirlo&#…
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