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Il vero piacere dell’estate: una biblioteca in spiaggia

Non sono un grande amante della spiaggia, pur essendo cresciuto a contatto con il mare. Non mi piace starmene sulla spiaggia, non impazzisco per il sole e, a essere sincero, anche il bagno in mare non mi entusiasma. Però (fine delle lamentazioni!) una cosa mi piace, come forse anche a molti voi: leggere in spiaggia. Questo sì che, almeno per me, è un vero e proprio piacere estivo. Sotto l’ombrellone, con la brezza del mare… Solitamente porto con me qualche libro leggero o libri in edizione economica, così se anche il libro si dovesse rovinare per la sabbia o per l’acqua, il danno economico non sarebbe enorme. Ho provato anche a leggere in eBook: con l’eReader è comodissimo (e non porto pesi), ma la sabbia potrebbe rovinarlo. Per lettori compulsivi (ossessivi?) come noi, sarebbe una cosa buona vedere sulle nostre spiagge delle biblioteche come quella che si vede a La Romaniquette, a Marsiglia (sud della Francia). Progettata da Matali Crasse e sostenute dal consiglio comunale, i bagnanti possono godere di questa biblioteca mobile che ha una scelta di circa trecento libro, con una parte protetta dal sole per poterli sfogliare e leggere all’ombra. Non vi sembra una bella idea? Quali libri vorreste trovare in una biblioteca simile? Via | BookRiot Il vero piacere dell’estate: una biblioteca in spiaggia

Maupassant e gli impressionisti a bordo di un veliero in Normandia

Una passeggiata culturale sui generis, per scoprire un grande scrittore da un punto di vista inedito e molto estivo. Andar per mare assomiglia alla vita, con i suoi viraggi, le onde alte, i venti e le bonacce. Lo sanno bene i marinai sperimentati che hanno solcato tante volte i fiotti, e ne hanno qualche assaggio anche coloro che non esitano a concedersi qualche virata a tema, imbarcandosi ad esempio sui legni del Michel & Patrick , veliero passato dalla pesca del tonno a quella degli appassionati di arte e letteratura e inserito nella cornice del Festival Normandie Impressioniste . Un raro esempio di imbarcazione turistica utilizzata anche per portare nel vivo di alcuni personaggi vissuti proprio su queste coste, scolpite dalla forza della natura in scogliere dalle sfumature infinite, che forniscono ricche tavolozze cromatiche e concettuali, nonché alcuni profili di personaggi complessi come lo scrittore Guy de Maupassant , che visse una magnifica infanzia insieme alla madre e al fratello Alfred, tra il castello bianco di Grainville-Ymauville , nei pressi di Le Havre e “Les Verguies” di Étretat . Accompagnati dalla voce di Nadia, i presenti potranno così scoprire gli aneddoti dei soggiorni dell’autore e dei principali membri dell’impressionismo francese sulla Côte d’Albâtre, apprezzando anche qualche rudimento della vela classica. Per i fortunati vacanzieri di passaggio per il nord della Francia, appuntamento di fine estate previsto per il 25 agosto , presso l’imbarcadero del Michel & Patrick a Fécamp , comune costiero

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Che ci fa Petrarca a Montpellier?

Il poeta italiano all’onore, per una quattro-giorni di incontri dal carattere storico-contemporaneo. Sono cominciati il 15, per terminare domani, il 19 luglio 2013 e, udite udite, questi incontri che gravitano intorno ad alcune implicazioni contemporanee del pensiero di Francesco Petrarca , non si tengono nel Belpaese, patria del poeta, ma in Francia, e precisamente in quel di Montpellier . E non è storia recentissima, dato che l’evento, intitolato appunto “Les Rencontres de Pétrarque”, è già arrivato alla sua XXXVIII edizione . Organizzati da due giganti del mondo dei media d’oltralpe come France Culture et Le Monde , sul tema “Guerre ou paix?” , sono seguiti in diretta twitter direttamente sul sito del grande quotidiano francese da @Jean Birnbaum , responsabile della sezione Le Monde des Livres , queste occasioni di riflessione sono infatti ispirati ad una delle tre “corone fiorentine” (con Dante e Boccaccio). Intellettuale completo e attento, animato da aliti di passione civile, fusi in parole d’amore, Petrarca ispira ancora

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Ritorna a Parigi il manoscritto inedito della dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1793

Era in mano americana, ma è stato recentemente riacquistato e sarà osservabile a breve presso il MLM (Musée des Lettres et des Manuscrits) di Parigi, presentato più volte tra le nostre pagine per le sue interessanti mostre, che l’ha recuperato oltreoceano. Si tratta del manoscritto originale della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1793 , preambolo della prima costituzione repubblicana francese, fonte di ispirazione per molte altre, europee e non, del quale si erano perse le tracce ormai da secoli. Ritrovato per caso qualche mese fa in una vendita negli Stati Uniti, il testo è stato riportato in Europa e rappresenta ancora oggi, anche se non fu applicato all’epoca a causa del terrore, un simbolo di libertà e progresso sociale. Cancellazioni, dubbi, aggiunte, riflessioni, vergate a mano dalla penna di Charles-Gilbert Rome , e ancora presenti in un documento che presenta un’importante scorcio storico. Nel 1793, quando questa viene redatta e annotata et 98 volte da Charles-Gilbert Rome (inventore del calendario rivoluzionario) si ghigliottina che è un piacere. Ragione per la quale sarà promulgata ma non applicata. Secondo

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