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Dal libro al nuovo ecosistema digitale: Robert Darnton e la frammentazione delle notizie

Ospite della Regione Umbria, a conclusione de Il maggio dei libri , Robert Darnton ha tenuto in mattinata a Perugia una lectio magistralis sul tema Blogging, Now and Then (250 Years Ago) . Darnton – che è in Italia anche per la promozione del suo libro Il futuro del libro edito da Adelphi – ha realizzato un interessante parallelismo tra il mondo dell’informazione odierna e quello di quasi tre secoli fa per poi giungere al libro, al concetto di autore e al futuro del libro, sia cartaceo che digitale. Lo studioso ha circoscritto il suo ragionamento a un genere – il gossip – mostrando il modo di scrivere le news di gossip oggi (con riferimento ai grandi blog di gossip come Perez Hilton , The Superficial e, aggiungiamo noi, Gossiplog ) e il modo di riportare le notizie pruriginpse sui giornali inglesi, prima, e francesi, poi, del 1700. L’accostamento ha evidenziato come la struttura sia fondamentalmente uguale: notizie brevi, che spesso si rifanno a varie fonti (oggi citate attraverso i link) e uso di immagini (oggi, per ovvi motivi, molto più usate, ma anche in antico c’era un uso di immagini quali incisioni e disegni). Salta subito agli occhi un elemento importante: la frammentarietà della notizia che in poche righe sintetizza un evento o un pettegolezzo. È il caso oggi di Twitter , ma è anche il caso degli aneddoti o dei trafiletti di duecento anni fa. Le notizie così frammentate trovavano nei giornali il loro ideale mercato di nicchia. Le notizie così frammentate trovano oggi nei blog la loro ideale sistemazione. Cosa c’entra tutto …

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Robert Darnton, di chi sarà la biblioteca globale prossima ventura?

Ieri ho ascoltato il Professor Darnton ospite delle tre Fondazioni dei grandi gruppi editoriali milanesi, per una presentazione del suo ultimo lavoro: Il futuro del libro , una raccolta di undici saggi uscita da poco in italiano. Lo rivedremo sulle pagine di Blogo per l’altro incontro di domani a Perugia, dove spiegherà ai fortunati spettatori come il blog abbia una storia di 250 anni. Cosa ci ha raccontato Darnton? Ma sopratutto lui chi è? Robert Darnton è Direttore del sistema bibliotecario di Harvard, e di biblioteche ha parlato qui a Milano. Se ne legge poco su Booksblog, ecco qualche nota dalla presentazione, nel seguito di questo post uscito un po’ lunghetto. Per prima cosa, son rimasto sbigottito dal suo colpo ad effetto: Tetraedron, rivista di chimica da quarantamila Euro l’anno. Esempio di un mercato matto, dove i prezzi in costante aumento hanno messo in crisi un intero sistema. Le riviste costano, troppo, le biblioteche universitarie possono permettersene poche, la foliazione diminuisce e chi la paga sono i tesisti che non trovano più spazio per pubblicare le proprie ricerche. La soluzione? Passare al digitale e al sistema Open Access, dove i lavori di ricerca sono aperti alla lettura e alla valutazione dei colleghi sul web in maniera gratuita. Nel 2001 Berkeley e Stanford lanciano una petizione perchè i professori scrivano solo per riviste aperte, e la cosa ha successo: la Public library of science si impone come modello e acquista prestigio nell’ambiente accademico. Oggi Harvard ha un archivio digitale sul quale i professori hanno potere di opt out, in altre parole i loro lavori sono resi disponibili al pubblico a meno di un’espressa richiesta in senso contrario da parte dell’autore. I numeri: 6190 articoli online gratuitamente e il 70% di professori attivi. Purtroppo manca un modello di business: è solo Google Books a prevedere un accesso su abbonamento, nemmeno alle biblioteche pubbliche è concesso di connettersi gratuitamente. E così Google, da forza positiva, finisce per diventare un nemico per …

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