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Ricordo di Antonio Tabucchi a un anno dalla scomparsa

Forse i lettori accaniti in gran parte tendono a evitare la televisione, torno però a parlarvi di Rai Storia perchè anche questa settimana c’è un appuntamento da segnarsi (dopo il bellissimo documentario Philip Roth Revealed della settimana scorsa); sto parlando di uno speciale che andrà in onda oggi pomeriggio alle 18.30 per celebrare lo scrittore Antonio Tabucchi a un anno dalla sua scomparsa. Si tratta di una serie di interviste realizzate con suoi lettori e fan d’eccezione, sono amici o personaggi di spicco del mondo della cultura che raccontano aneddoti e particolari riguardo al celebre autore toscano, conosciuto ai più per il libro Sostiene Pereira (poi divenuto film e, come leggo in questo articolo su La Stampa, fece innamorare perdutamente l’attore Mastroianni) e per i suoi studi sulla poetica di Pessoa, nucleo vitale del suo amore per il Portogallo; un paese su tutto luminoso, talmente importante per Tabucchi da esserne diventato il luogo di sepoltura, anche perchè così può riposare accanto al suo maestro. E quando avrete finito di leggere o rileggere una delle sue opere, potrebbe farvi piacere completare l’esperienza dando un’occhiata al blog Sosteniamo Pereira , non c’è molto di letterario, ma è un inno -italiano- alla bellezza di Lisbona. Decisamente in sintonia con i gusti tabucchiani, buona lettura e buona visione tra libri, tv e computer in un ripasso – o scoperta – a tutto tondo. Foto | Ma se domani Ricordo di Antonio Tabucchi a un anno dalla scomparsa

Architetture libresche parigine da Florence Loewy

A Parigi esistono pomeriggi autunnali dall’aria grigio-bluastra, brevi periodi di luce irreale che danno alla città lo charme del fantastico, dell’inesplorato e spingono a mettersi in cammino per assaporare l’atmosfera un po’ straniante che si respira tra gli edifici d’epoca. In missione con un’amica napoletana mi sono ritrovata in uno di questi vicoletti del Marais , a pochi passi dal museo Picasso, e lì la scoperta libresca della settimana: una libreria dalle improbabili architetture libresche, che vale ben più di una visita. Ecco come e perché abbiamo deciso di portarvi da Florence Loewy , casa dei testi d’arte, con annessa galleria specializzata in artisti emergenti. Perché difficilmente si riesce a passare dinanzi a queste vetrine, e soprattutto a quello che racchiudono, e resistere alla tentazione di curiosare e scattare qualche foto. Ci abbiamo provato per qualche istante, ma la voglia di mettere il naso era troppo forte e abbiamo varcato la soglia di questo “tempietto dalle interessanti architetture” situato a due passi da Saint-Paul . Un interno esaltante, non troppo grande a dire il vero (ma abbastanza rispetto agli standard locali), reso particolarmente caratteristico da tre gruppi di librerie in legno chiaro. Grandi scaffalature dagli angoli smussati progettate dagli architetti Dominique Jakob e Brendan McFarlane , autori di un allestimento che connota strettamente il bookstore. Il loro lavoro si inserisce perfettamente nello spazio, caratterizzandolo con blocchi luminosi come alveari dalle linee fluide adibiti all’esposizione dei libri, e che libri: perché la boutique, che all’occorrenza è anche casa editrice, possiede un’importante collezione di testi d’arte e di pubblicazioni di settore, tra i quali alcuni esemplari risalenti anche agli anni ‘60, proseguendo sullo stesso filone di estrema attenzione alle evoluzioni artistiche contemporanee riassunte nella precisazione gentilmente fornitaci della gerente: Si tratta di uno spazio interamente dedicato ai libri e alle fotografie, vi si trovano testi che non sono semplicemente libri sull’arte, ma spesso vere e proprie opere in edizione limitata. Una chicca per gli appassionati sono le “Bibliothèque Portables” , valigette metalliche numerate…

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Architetture libresche parigine da Florence Loewy

Poesie domenicali: Il Nulla ti assale, di David Maria Turoldo

La domenica, il settimo giorno, il giorno di riposo per antonomasia è anche il giorno delle riflessioni. La domenica è un giorno duplice, potremo dire: c’è chi lo aspetta con ansia come ultimo giorno della settimana e chi lo saluta come primo. Alla domenica, al settimo giorno, e al suo Creatore è dedicata una poesia di David Maria Turoldo (1916-1992) dal titolo Il Nulla ti assale : Misteriosa origine di astri e di lombrichi il settimo giorno pure per te è un sogno. Il Nulla da ogni parte ti assale, tu sai di essere la fonte anche dei virus e di tarli e di tignole: e noi coscienza di pensarti senza sapere mai chi tu sia. Foto | Flickr Poesie domenicali: Il Nulla ti assale, di David Maria Turoldo

La classifica dei libri della settimana. Mazzantini e Concita alla ribalta

Balletto sul podio fra Volo e Paolini, nella classifica dei libri più venduti della settimana in Italia. Paolini e il suo Inheritance (Rizzoli) cede (chissà se definitivamente) il primo posto alle Prime luci del mattino di Fabio Volo (Mondadori) che questa settimana lo surclassa. Non si smuove dalla terza posizione Faletti e il suo Tre atti e due tempi (Mondadori) seguito dalla prima new entry della settimana, il nuovo di Margaret Mazzantini, Mare al mattino (Einaudi). Insomma ci eravamo appena abituati a non nominarla più, con l’uscita dalla classifica di Nessuno si salva da solo , ed eccola qui di nuovo, Mazzantini, con la storia di Angelina, inchiodata a una mancata promessa d’amore, e Jamila, madre e ragazzina che dal suo Paese, la Libia, vuole scappare con suo figlio Farid, attraverso il mare, fino all’Italia. Seconda new entry della settimana, al quinto posto La versione di Vasco , di Vasco Rossi (Chiarelettere) a cui fa seguito in sesta posizione Così è la vita di Concita De Gregorio (Einaudi) un “imparare a dirsi addio”, affrontare lati dell’esistenza “rimossi” sempre più spesso, come il valore della solitudine e della morte.

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