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Poesie estive: Le notti nuvolose di luglio sono scure, di Tagore

Capita di chiedersi il perché di alcune situazioni: perché quella persona mi ha sorriso? Perché nessuno sembra capirmi? Perché non riesco a capire quella determinata cosa? Domande lecite, che si pongono anche i poeti. Tagore , per esempio, si domanda come mai un giovane vagabondo si sia recato da lui e come mai, in una situazione apparente di povertà e disadattamento, il vagabondo continui a cantare le sue canzoni con nuove melodie. Perché il giovane vagabondo allo spuntare del giorno ha scelto di venire alla mia porta? Ogni volta che entro o esco gli passo accanto, i miei occhi sono presi dal suo visto. Non so se devo parlargli o tacere. Perché ha scelto di venire alla mia porta? Le notti nuvolose di luglio sono scure, il cielo d’autunno è azzurro pallido, i giorni primaverili sono turbati dal vento del sud. Egli canta le sue canzoni con nuove melodie, ogni volta. Tralascio di lavorare e i miei occhi s’annebbiano di lacrime. Perché ha scelto di venire alla mia porta? Foto | Flickr Poesie estive: Le notti nuvolose

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