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Maturità 2018: le possibili tracce per la prima prova d’esame

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Maturità 2018: le possibili tracce per la prima prova d’esame

Ritorna a Parigi il manoscritto inedito della dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1793

Era in mano americana, ma è stato recentemente riacquistato e sarà osservabile a breve presso il MLM (Musée des Lettres et des Manuscrits) di Parigi, presentato più volte tra le nostre pagine per le sue interessanti mostre, che l’ha recuperato oltreoceano. Si tratta del manoscritto originale della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1793 , preambolo della prima costituzione repubblicana francese, fonte di ispirazione per molte altre, europee e non, del quale si erano perse le tracce ormai da secoli. Ritrovato per caso qualche mese fa in una vendita negli Stati Uniti, il testo è stato riportato in Europa e rappresenta ancora oggi, anche se non fu applicato all’epoca a causa del terrore, un simbolo di libertà e progresso sociale. Cancellazioni, dubbi, aggiunte, riflessioni, vergate a mano dalla penna di Charles-Gilbert Rome , e ancora presenti in un documento che presenta un’importante scorcio storico. Nel 1793, quando questa viene redatta e annotata et 98 volte da Charles-Gilbert Rome (inventore del calendario rivoluzionario) si ghigliottina che è un piacere. Ragione per la quale sarà promulgata ma non applicata. Secondo

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Giornata mondiale della Libertà di stampa, vent’anni dopo la Dichiarazione di Windhoek

Oggi è il 3 maggio 2011 , ventesimo World Press Freedom Day : è la giornata mondiale della libertà di stampa. Perché si festeggia proprio oggi? Perché risale al 3 maggio 1991 la Dichiarazione di Windhoek – la trovate sul sito Unesco – una carta destinata a delineare il futuro degli stati africani in tema di libertà di stampa. A leggerla cosa ci troviamo? Troviamo molti punti ancora attuali: se pensate che tutto ciò fu pensato per l’Africa del 1991, un continente a pezzi forse ancora più di quanto lo è oggi, fa un discreto effetto notare come alcuni dei punti del manifesto siano perfettamente applicabili anche all’Italia del 2011, e non solo. Naturalmente nella Dichiarazione di Windhoek manca qualcosa senza cui non leggereste questo post: internet. Le libertà digitali, le infinite possibilità che la rete offre alla libertà di espressione e di stampa erano chiaramente impensabili vent’anni fa in Europa, figuriamoci in Africa: proviamo ad approfondire dopo il salto. Il primo punto riprende la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: sostiene che la presenza di una stampa libera, indipendente e pluralistica sia essenziale allo sviluppo e al mantenimento della democrazia di una nazione – oltre che allo sviluppo economico. Il secondo punto spiega cosa si intenda per stampa libera: una stampa indipendente da controllo governativo, politico, economico. Ecco: già a questo punto, qualche riflessione sull’Italia del 2011 inizierei a farla. Ma è al terzo punto della Dichiarazione che si descrive un Paese che conosciamo abbastanza bene: quello in cui viviamo. Traduco “per stampa pluralistica, intendiamo la fine dei monopoli di ogni tipo, e l’affermazione del maggior numero possibile di quotidiani, magazine, e periodici che riflettano il raggio più ampio possibile di opinioni della comunità”. Ecco: sentire “fine dei monopoli” e pensare al sistema televisivo italiano… Fa pensare un po’. …

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Dopo Indignatevi! esce il nuovo libro di Stephane Hessel, Impegnatevi!

Esce il 19 maggio per Salani il nuovo libro di Stephane Hessel, l’autore di Indignatevi! (Add edizioni) che in Francia ha raggiunto, al gennaio 2011, 700mila copie vendute del suo volumetto di una trentina di pagine. Hessel, tedesco naturalizzato francese, ha parte della Resistenza francese durante la Seconda guerra Mondiale (è stato internato nei campi di Buchenwald e di Dora) diventando poi co-redattore della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo nel 1948, ambasciatore di Francia e medaglia della Legion d’onore. Il teorico della lotta all’indifferenza (il peggiore degli atteggiamenti, dire “io non posso niente”, ci fa perdere secondo i suoi scritti una delle caratteristiche che “ci fa essere uomini”) e della “facoltà di indignazione e dell’impegno”, che ne sono la diretta conseguenza, Hessel torna con Impegnatevi! , in cui affronta temi come lo sviluppo sostenibile e la coscienza ecologica, la crisi e le istituzioni internazionali, il dialogo tra le generazioni. In “Indignatevi!” tanti erano stati i temi citati dall’autore, dalla scandalosa forbice fra ricchi e poveri del pianeta, alla questione Palestina, i mezzi di comunicazione che propongono il consumo di massa come unico orizzonte per i giovani, fino ad arrivare alla teorizzazione della via non-violenta e di una “insurrezione pacifica” per cambiare le sorti del mondo. Dopo Indignatevi! esce il nuovo libro di Stephane Hessel, Impegnatevi!