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Ablativo e Di preghiera in preghiera, due poesie di Enrico Testa

Il Premio Pascoli di Poesia 2013 è stato vinto da Enrico Testa (in foto) per la poesia in lingua italiana e da Remigio Bertolino per quella in dialetto. Il Premio a Testa è stato dato per la sua raccolta Ablativo , pubblicata da Einaudi, in cui viene evidenziata “la molteplicità dei casi e delle situazioni, a cominciare da quelle che connotano un distacco, una separazione, un allontanamento, un transito, un abbandono”, come recita la motivazione di consegna del premio . In copertina del libro Ablativo troviamo la seguente poesia: la litania dei casi recitati al ginnasio s’è fatta prognosi postuma dei giorni: se tutto sommato poco frequentati – anche colpevolmente, lo ammetto – i primi due, tra dativo e accusativo invece s’è consumato il maggior tempo. Seguiti dal vocativo per veglie albe notti, preghiere a volti muti, ascolti sempre in duplice tensione: rivolto altrove e ad altri o nell’attesa di una chiamata. Ora vivo all’ablativo. Trovo molto bella un’altra poesia contenuta in questa raccolta: di preghiera in preghiera e di speranza in speranza (grandi come pulci, ma petulanti) siamo finiti in questa foschia che nasconde tranelli e dirupi Ablativo e Di preghiera in preghiera, due poesie di Enrico Testa

Berlinguer non era triste. In un libro i ricordi di Marina Addis Saba

Enrico Berlinguer (1922–1984) è stato un politico importante della storia italiana. Segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972 all’anno della sua morte – che, come i più ricorderanno, avvenne a seguito di un ictus che lo colpì durante un comizio a Padova, mentre si apprestava a pronunciare la frase: “Compagni, lavorate tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azienda”. Di Enrico Berlinguer ebbe a dire Giorgio Gaber: “Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona”. Ho pensato a questa frase, nel vedere la nuova pubblicazione di Aliberti editore dal titolo Berlinguer non era triste . Il libro è firmato da Marina Addis Saba , specializzata in storia delle donne, con al suo attivo libri quali Partigiane. Le donne nella Resistenza (1998), La scelta. Ragazze partigiane e ragazze di Salò (2005) e La farnesina. Giulia Farnese e papa Borgia (2010). La sua biografia di Anna Kuliscioff (1993) le è valso il premio Tobagi. Come ci indica il sottotitolo – Così ricordo Berlinguer – il libro di Addis Saba è un presentare la figura del grande leader della sinistra attraverso i ricordi di un’amica. Il perché del titolo è presto detto: Ciò che mi ha portato, ancora una volta, a ricordare Enrico e a pensare di rendere su di lui la mia testimonianza, è il fatto che ho visto da poco in televisione una vecchia intervista nella quale Enrico, alla domanda di cosa avrebbe voluto che si dicesse di lui, rispondeva, col suo sorriso timido e furbo insieme, che non avrebbe voluto si dicesse di lui che era triste. Non era triste infatti. Ci troviamo, così, dinanzi a un ritratto privato di Enrico Berlinguer, che da un lato ci presenta la…

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Libri da leggere assolutamente: Quello che veramente ami, di Riccardo Arena

“Quello che veramente ami” di Riccardo Arena, giornalista del Foglio e di Panorama, è uno dei libri più belli che mi è capitato di leggere quest’anno. Un libro di cui mi è arrivata voce grazie a un bel passaparola di persone che sostengono che, quegli anni, se li ricordano esattamente come li descrive l’autore. Arena sceglie di ambientare la sua storia a Milano, durante gli anni di Piombo, quando è in atto una vera ‘guerra civile’ fra la giovane generazione di ventenni fascisti e comunisti, che girano con le P38 in tasca e fanno due volte il giro del palazzo prima di parcheggiare il motorino sotto casa, mentre Cossiga vieta le manifestazioni. Che sarebbe come dire impedire lo sbarco di Normandia mettendo dei cartelli di divieto sulle spiagge, …

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Libri da leggere assolutamente: Quello che veramente ami, di Riccardo Arena