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“La scomparsa di Majorana”, di Leonardo Sciascia

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“La scomparsa di Majorana”, di Leonardo Sciascia

Sciascia e la scomparsa di Ettore Majorana

C’è Sciascia e Sciascia, come c’è libro e libro. Lo Sciascia sul quale abbiamo posato gli occhi in questo periodo è l’investigatore interessato ad indagare a fondo sulla strana scomparsa del fisico siciliano Ettore Majorana . E la sua tesi, messa su attraverso ricerche d’archivio e castelli di supposizioni guidate dagli scarni indizi inerenti il caso, è meno inverosimile di quanto si potrebbe credere a prima vista. Un breve disquisire che parte dalla necessaria silhouette di Majorana, mente geniale a dire dello stesso Enrico Fermi , per risalire, attraverso alcune lettere della famiglia, mai arresasi all’idea di aver perso un membro fondamentale, un missiva di Giovanni Gentile, ed alcuni rapporti polizieschi già indirizzati, ad uno scenario ben più complesso della semplice archiviazione per probabile suicidio. Sciascia propende per il volontario “ritiro dal mondo” e segue la pista di Pirandello e Shakespeare, che porta proprio in questa direzione, partendo dal viaggio…

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Sciascia e la scomparsa di Ettore Majorana

Patrizio Cacciari narra insolite storie di Roma

Narrare storie e aneddoti specifici di un luogo credo che sia la migliore guida per il luogo stesso: l’angolino di città, la particolarità del paesaggio, la bellezza di un’opera d’arte rimangono più vividamente impresse nella mente (e nel cuore) se associate ad un qualche racconto che, in un certo senso, ha la capacità di renderli vivi, al di là dei meri dati storici. È per questo che trovo particolarmente interessante il libro di Patrizio Cacciari, 101 storie su Roma che non ti hanno mai raccontato , edito nella simpatica collana Centouno della Newton Compton . Nelle circa trecento pagine che compongono il libro – illustrato da Davide Fabrizi – si percepisce proprio la vita che spesso c’è tra le vie della Capitale, soprattutto se lasciamo da parte la macchina e i mezzi pubblici e ci avviamo a piedi in ascolto della Storia. Dice Cacciari nell’introduzione: “Ho scritto questo libro dopo aver messo insieme i miei ricordi di bambino, i racconti dei nonni a cui non avevo mai dato peso. Ho raccolto vecchi articoli di giornale […], tra gli scaffali di vecchie librerie del centro. Ho offerto da bere ai barboni, ho preso l’autobus con gli immigrati, ascoltato i discorsi della gente, parlato con i tassisti, ho fatto la fila alle poste insieme ai vecchietti. Ho girato bische, bar e trattorie. Mi sono fermato nelle vecchie botteghe a osservare il lavoro degli artigiani, i loro grembiuli sporchi e le mani callose. […] Ho frugato nei cassetti dei miei vecchi zii, rispolverato appunti presi in anni di professione giornalistica, ho cercato in ogni angolo di Roma materiale orale che potesse aiutarmi a ricostruire e a dipingere quella che è diventata oggi la mia città”. Tra le tante storie che …

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Patrizio Cacciari narra insolite storie di Roma