Tag Archives: fantascienza

Petersen, Carmine e Stackpole. Se ve li foste persi…

Prima di cominciare la carrellata di novità del fantastico di novembre, recuperiamo qualche titolo pubblicato nei due mesi precedenti e andato perso nel mare magnum delle uscite autunnali. Cominciamo con Gli Acchiappazombie , commedia survival horror dell’americana Jesse Petersen , secondo volume dell’apprezzata serie Living with the Dead e seguito di Finchè Zombie non ci separi (ne abbiamo parlato qui ). La serie, che proseguirà con Mangia, crepa, ama , in uscita fra pochi giorni, racconta, con ironia, le vicende action, splatter e matrimoniali di una giovane coppia di Seattle sull’orlo del divorzio nel bel mezzo di una zombie apocalypse, dalle questioni di pura sopravvivenza alla rinascita del rapporto e al nuovo, eccitante lavoro, quello di acchiappazombie . Tutto pare andare decisamente bene a Dave e Sarah, in questo periodo, almeno fino a quando qualcuno li ingaggia non per uccidere i non-morti, ma per prenderli vivi. E quando si ha a che fare con gli scienziati pazzi, si sa, le cose tendono sempre a complicarsi… Pubblica Multiplayer.it Edizioni . Se volete saperne di più , fate un salto al Lucca Comics & Games . La casa editrice è allo stand A 1008, a fianco di Sergio Bonelli. (Jesse Petersen, Gli Acchiappazombie / Flip this Zombie , Multipleyer.it Edizioni , € 9,90, disponibile anche in ebook). Il secondo recupero è Il patto con il fantasma , di Lilian Carmine , scrittrice che, come Abigail Gibbs , autrice di A cena col Vampiro (ne abbiamo parlato qui ), è “nata” sul sito di fanfiction e scrittura “amatoriale” Wattpad . Qui è stata apprezzata dai “colleghi” scrittori, notata da chi di dovere…

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Sulla stazione rossa, alla deriva, di Aliette de Bodard

Sulla stazione rossa, alla deriva di Aliette de Bodard , è l’uscita di ottobre per Odissea Fantascienza di Delos Books. Aliette de Bodard è un ingegnere del software statunitense di origine franco-vietnamita con la passione per la fantascienza e il fantasy. Intorno al 2006 comincia a scrivere. Subito i suoi lavori sono pubblicati dalle più note riviste di settore e vincono o sono finalisti dei maggiori premi sci-fi (Nebula, Hugo, Campbell, Sturgeon, Locus, BSFA). Sulla stazione rossa, alla deriva , pubblicato a dicembre 2012, è uno di questi ed è finalista all’Hugo, al Nebula e al Locus per la categoria Best Novella. Le storie della de Bodard si ambientano spesso in due mondi alternativi, quello in cui gli Aztechi sono diventati la cultura dominante e quello in cui i padroni del mondo sono i Cinesi pre-comunismo. Sulla stazione rossa, alla deriva appartiene a questo secondo universo narrativo e racconta la storia di una stazione spaziale, Prosperità, governata da un’AI, l’Onorevole Antenata, generata da grembo umano che, da generazioni, protegge i membri della sua famiglia umana stabilitasi sulla stazione. Quando, però, scoppia una guerra nell’Impero, anche gli abitanti di Proseperità sono chiamati a contribuire. Rimasta con a bordo un pugno di rifugiati disperati, la stazione vedrà l’AI e la comandante Quyen affrontare situazioni drammatiche, compresa una malattia che pare aver contagiato la

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Sulla stazione rossa, alla deriva, di Aliette de Bodard

Io non sono come voi, un thriller di Italo Bonera

Una storia di ingiustizie, di soprusi e di corruzione è al centro del nuovo thriller di Italo Bonera dal titolo Io non sono come voi , in libreria per Gargoyle. Il romanzo di Bonera cattura fin da subito l’attenzione per via di un inizio scoppiettante: a parlare, infatti, è il protagonista della storia che però si trova in uno stato vegetativo e ci racconta come è finito in quella situazione. Non solo: è uno stato vegetativo autoindotto ed è solo un astutissimo escamotage per poter fuggire dalla prigionia in cui il nostro si trova. L’autore ha affermato che lo spunto per questa situazione gli è venuto da un fatto di cronaca: Venerdì 14 agosto 2007. Un fatto di cronaca. L’evasione rocambolesca di un ergastolano che si fingeva in stato vegetativo. Di sera, aletto, guardando il soffitto, ho immaginato la situazione come se fossi io, quell’ergastolano assassino. Ho accesso il portatile, ho scritto una parola: “Vegeto”. Da qui, la prima stesura del primo capitolo. Il nostro, quindi, riesce a liberarsi e Italo Bonera con sapienza narrativa ci porta indietro nel tempo (e, in ogni caso, nel futuro per noi, visto che il thriller prende le mosse dal 2056) e ci racconta quanto successo. Bonera costruisce un credibile mondo futuro grazie a tutta una serie di elementi che noi possiamo riconoscere (quindi non c’è bisogno di prolisse didascalie esplicative) e che comunque non esistono al giorno d’oggi: dal multi comunicatore ai tablet pieghevoli, per fare un esempio, da emittenti televisive all news solo in 3D a trasporti ferroviari superveloci (ecco, qui magari Bonera ha peccato un po’ troppo di ottimismo!). Anche se c’è sempre chi, in ogni caso, preferisce il cartaceo, come l’avvocatessa che difende il nostro protagonista. Io non sono come voi tocca un nervo scoperto della nostra società: la corruzione a tutti i livelli. Proiettando la storia nel futuro, l’autore …

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Wool, di Hugh Howey. Dal self-publishing a Ridley Scott

Wool , di Hugh Howey , è il primo volume di una trilogia distopica e post-apocalittica americana, Silo . La serie deve inizialmente la sua notorietà all’autopubblicazione digitale sul Kindle Store di Amazon: dopo un primo racconto, divenuto un successo nell’autunno del 2011, su insistente richiesta dei lettori, Howey decide di aggiungerne altri, che poi compatterà in volumi ( Wool Omnibus e Shift Omnibus ). La – francamente sorprendente – quantità e bontà dei giudizi, però, richiamano l’attenzione dei media. In breve tempo e a suon di zeri, la serie – apprezzata anche da colleghi scrittori e lettori “veterani” della fantascienza – viene acquistata dalla grande editoria (da Simon & Schuster e Random House, per esempio), cominciando, così, il suo viaggio nel mondo . Attualmente i diritti di traduzione sono stati venduti in una ventina di paesi (mentre quelli digitali Howey è sorprendentemente riuscito a tenerli per sè…); i diritti cinematografici sono stati acquisiti dalla 20th Century Fox, con un Ridley Scott interessato a farne un film. La Silo Trilogy racconta di un futuro post-apocalittico in cui la Terra è divenuta tossica e inabitabile. Ciò che resta dell’umanità è costretta a vivere, da generazioni, in città sotterranee contenute in giganteschi silos profondi 100 piani. La società dei silos è di tipo distopico, soffocata da regole rigide e oppressive, che punisce ogni trasgressione e invia i colpevoli alla pulizia , a pulire, cioè, le lenti delle telecamere esterne, compito dal quale mai nessuno torna indietro… Gli eventi si mettono …

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