Tag Archives: festival

AMare Leggere, il primo festival di letteratura per ragazzi a bordo di una nave

Una crociera per giovani appassionati di letteratura…allora, allora…Eccola qui: direzione Civitavecchia per l’inizio di un viaggio per “lettori in erba” che coprirà i quattro giorni dal 16 al 19 marzo 2013. A bordo della Cruise Roma Grimaldi Lines va in scena “AMare Leggere” , un vero e proprio Festival per ragazzi, organizzato da “Leggere:tutti” in collaborazione con la compagnia di navigazione. Un’intera nave dalla portata massima di 2000 passeggeri, per un’iniziativa aperta alle scuole di ogni ordine e grado …

Vedi il seguito qui:
AMare Leggere, il primo festival di letteratura per ragazzi a bordo di una nave

AMare Leggere, il primo festival di letteratura per ragazzi a bordo di una nave

Una crociera per giovani appassionati di letteratura…allora, allora…Eccola qui: direzione Civitavecchia per l’inizio di un viaggio per “lettori in erba” che coprirà i quattro giorni dal 16 al 19 marzo 2013. A bordo della Cruise Roma Grimaldi Lines va in scena “AMare Leggere” , un vero e proprio Festival per ragazzi, organizzato da “Leggere:tutti” in collaborazione con la compagnia di navigazione. Un’intera nave dalla portata massima di 2000 passeggeri, per un’iniziativa aperta alle scuole di ogni ordine e grado …

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Sessioni d’amore, una storia di emancipazione

Tra una manciata di giorni uscirà nei cinema italiani il film The Sessions, premiato al Sundance Film Festival 2012; la storia è ispirata al libro omonimo Sessioni d’amore , che ha anticipato il film di qualche settimana (è uscito per Corbaccio a inizio mese, titolo originale “An Intimate Life: Sex, Love, and My Journey as a Surrogate Partner”) e narra una storia vera: la relazione tra Cheryl Cohen-Greene (tecnicamente di professione “ surrogate-partner ) e il malato di poliomelite Mark O’Brien, assistito da lei nella veste curiosa di consulente sessuale. Una vicenda tenera e toccante, in cui si vede un uomo di cultura e profonda sensibilità (di professione poeta e giornalista) che per tutta la vita ha suo malgrado dovuto -o voluto- evitare la sfera sessuale; ed ecco che arriva lei, a spiegargli il perchè e il percome, con profonda empatia e gentilezza. Al quadro si aggiunge la stupenda figura di un prete sui generis, che accoglie le confessioni più intime di O’Brien e in un certo modo, lo incoraggia addirittura, mostrando un aspetto della Chiesa finalmente contemporaneo. La Cohen-Greene, nei suoi quasi 40 anni di carriera, di casi ne ha avuti parecchi e il libro li racconta partendo da un epoca assai più rigida e puritana di quella attuale; quegli anni ‘70 dell’America post-boom che giudicavano male il sesso e il piacere soprattutto nelle donne, ed è sicuramente arduo immaginare cosa dev’essere stato per una donna fare un lavoro simile (lavoro che per la precisione prevedeva un iter base di 6 incontri/sessioni). Ci piace molto questa storia di emancipazione e fondamentalmente di esperienza dell’ascolto autentico, se dovessimo riassumerla in una frase, sarebbe perfetta quella rilasciata dall’autrice in questo articolo :” (le sessioni) non servono per curare o aggiustare, in realtà si tratta solo di dare delle alternative “. Sessioni d'amore, una storia di emancipazione

Ecco il primo Twitter Fiction Festival, da ieri pomeriggio per cinque giorni

Da ieri pomeriggio su Twitter è in corso la prima edizione del Twitter Fiction Festival , un evento nato per stimolare la creazione di racconti in forma compressa. Ne avevamo già parlato in occasione dell’esperimento 10 words books in cui si invitavano autori famosi a testare la propria bravura con i canoni ristretti del social network da 140 caratteri. Ora sempre il Guardian , già ideatore dell’iniziativa di cui sopra, rilancia con l’appello agli autori del mondo selezionati da una giuria di professionisti del settore editoriale americano, a cimentarsi con il microblogging , considerato a tutti gli effetti una nuova pratica letteraria . La missione è raccontare ‘opera in 100 tweets nell’arco di cinque giorni. Questa è la pagina per scorrere i brevi testi degli scrittori che almeno per il momento twittano in inglese, francese e spagnolo. In ogni caso per scovare gli esperimenti e le virate creative di questi autori potete anche usare l’hashtag #twitterfiction ; hashtag che sia chiaro, potete usare anche nel caso vogliate partecipare all’evento inventando una storia, basta armarsi di un po’ di sana immaginazione e tuffarsi nell’oceano di caratteri di Twitter. Qualcuno, magari, vi ritwitterà! Ecco il primo Twitter Fiction Festival, da ieri pomeriggio per cinque giorni