Tag Archives: freedom

Red Country, di Joe Abercrombie

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Charlie Hebdo: le reazioni di alcune scrittrici e scrittori

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Charlie Hebdo: le reazioni di alcune scrittrici e scrittori

Salone del libro Torino 2013: il programma completo

Dove osano le idee è il tema del Salone del libro che si terrà dal 16 al 20 maggio 2013 al Lingotto di Torino. Il tema della creatività è così spiegato dagli organizzatori : La scelta del tema della creatività come motivo conduttore del Salone Internazionale del Libro 2013 vuole sollecitare una riflessione su quella cultura del progetto che l’Italia ha sin qui trascurato, ma di cui ha più che mai bisogno di fronte a una crisi che nasce anche dall’incapacità di elaborare un’idea organica di società nel medio e lungo periodo. Dove corrono e devono correre oggi le frontiere dell’innovazione? Come funziona e dovrebbe funzionare la «fabbrica delle idee»? Come favorire i procedimenti creativi nel contesto delle tumultuose mutazioni in corso, ricche di opportunità e potenzialità ma anche di pericoli? Come darsi una ben calibrata «grammatica della fantasia» 2.0? L’idea alla base è quella di proporre il Salone del Libro come una specie di laboratorio in cui verificare situazioni, tendenze, occasioni, potenzialità, questioni irrisolte, offrendo soprattutto ai giovani indicazioni concrete sul «come fare», ma anche sul «dove» e «quando» fare. Il programma completo del Salone del Libro di Torino è densissimo di appuntamenti e si può consultare online. Noi vi proponiamo alcuni suggerimenti Gli appuntamenti dedicati alla creatività Giovedì 16 maggio l’archistar …

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Giornata mondiale della Libertà di stampa, vent’anni dopo la Dichiarazione di Windhoek

Oggi è il 3 maggio 2011 , ventesimo World Press Freedom Day : è la giornata mondiale della libertà di stampa. Perché si festeggia proprio oggi? Perché risale al 3 maggio 1991 la Dichiarazione di Windhoek – la trovate sul sito Unesco – una carta destinata a delineare il futuro degli stati africani in tema di libertà di stampa. A leggerla cosa ci troviamo? Troviamo molti punti ancora attuali: se pensate che tutto ciò fu pensato per l’Africa del 1991, un continente a pezzi forse ancora più di quanto lo è oggi, fa un discreto effetto notare come alcuni dei punti del manifesto siano perfettamente applicabili anche all’Italia del 2011, e non solo. Naturalmente nella Dichiarazione di Windhoek manca qualcosa senza cui non leggereste questo post: internet. Le libertà digitali, le infinite possibilità che la rete offre alla libertà di espressione e di stampa erano chiaramente impensabili vent’anni fa in Europa, figuriamoci in Africa: proviamo ad approfondire dopo il salto. Il primo punto riprende la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: sostiene che la presenza di una stampa libera, indipendente e pluralistica sia essenziale allo sviluppo e al mantenimento della democrazia di una nazione – oltre che allo sviluppo economico. Il secondo punto spiega cosa si intenda per stampa libera: una stampa indipendente da controllo governativo, politico, economico. Ecco: già a questo punto, qualche riflessione sull’Italia del 2011 inizierei a farla. Ma è al terzo punto della Dichiarazione che si descrive un Paese che conosciamo abbastanza bene: quello in cui viviamo. Traduco “per stampa pluralistica, intendiamo la fine dei monopoli di ogni tipo, e l’affermazione del maggior numero possibile di quotidiani, magazine, e periodici che riflettano il raggio più ampio possibile di opinioni della comunità”. Ecco: sentire “fine dei monopoli” e pensare al sistema televisivo italiano… Fa pensare un po’. …

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