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Carlos Fuentes: addio al grande scrittore messicano

Carlos Fuentes, uno degli scrittori più amati del Messico, è morto a 83 anni in un ospedale di Città del Messico. Se ne va, così, una delle icone della generazione del boom latinoamericano, uno degli scrittori fondamentali della letteratura ispanoamericana e tra i rappresentanti più autentici della narrativa messicana dei secoli XX e XXI. Carlos Fuentes era nato a Panama l’11 novembre 1928, si era trasferito in Messico da adolescente e aveva studiato legge in Svizzera: forse questo suo peregrinare gli ha permesso di essere sempre un pensatore universale e un diligente narratore della realtà. La letteratura è stata la sua grande passione: fin dagli anni Cinquanta del secolo scorso iniziò a pubblicare una vasta opera che egli stesso definì L’età del tempo composta da titoli divenuti celebri come Terra nostra , La morte di Artemio Cruz , Gli anni con Laura Diaz , con il quale nel 2004 ha vinto il Premio letterario Giuseppe Acerbi. A proposito di premi ricordiamo nel 1987 ha ottenuto il Cervantes, nel 1994 il Grinzane Cavour e…

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Carlos Fuentes: addio al grande scrittore messicano

In questo io credo, di Carlos Fuentes

Ci sono dei libri che vanno centellinati e letti lentamente, a più riprese, se possibile: sono quei libri che nascono come raccolte di pensieri dell’autore, di sue riflessioni, quasi una sorta di breviario intimo che permette a noi lettori di poter sbirciare il mondo attraverso gli occhi dell’autore. Uno di questi testi, che ho avuto l’opportunità di rileggere da poco, è In questo io credo di Carlos Fuentes, disponibile per il mercato italiano nelle edizioni Il Saggiatore. Lo scrittore messicano – Premio Cervantes 1987, Premio Grinzane Cavour 1994, Premio letterario Giuseppe Acerbi 2004 – raccoglie in questo testo un abbecedario del suo mondo, delle sue passioni, del suo modo di sentire e vedere la realtà: dalla A di amicizia alla Z di Zurigo è tutto un cammino che si svolge dentro l’autore e fuori di lui, sotto gli occhi di noi che leggiamo. A proposito della lettura, per esempio, scrive: Il dilemma del destino del libro e della lettura nel nostro tempo può essere illustrato da due esempi estremi. È sufficiente introdursi nel mondo indigeno messicano per verificare la stupefacente capacità di uomini e donne delle popolazioni aborigene di raccontare storie e ricordare miti. Poveri e analfabeti, gli indios messicani non sono sprovveduti culturalmente. Tarahumara e huichol, mazatechi e tzotzil posseggono uno straordinario talento per ricordare e immaginare sogni…

Fonte originale:
In questo io credo, di Carlos Fuentes