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Sven Hassel / Andrea Pazienza

Tra le ultime pagine di un fumetto di Andrea Pazienza (Zanardi, I classici del Grifo n. 13, 1993) viene proposto questo test:
“SEI UN GIOVANE CHE FA TENDENZA?”
La domanda numero 14 è “Di Sven Hassel hai letto”:
a) tutto
b) qualcosa
c) mai coperto

La prima volta che feci il test risposi “c) mai coperto”, non sapevo chi fosse Sven Hassel. Ma mi ripromisi di leggere qualcosa di lui.
Così ho letto 7 dei suoi libri:

Colpo di mano a Mosca
Battaglione d’assalto
Gli sporchi dannati di Cassino
Corte Marziale
General SS
Maledetti da Dio
Gestapo

Sven Hassel (pseudonimo di Willy Alberg) nacque nel 1917 in Danimarca. Chiamato a combattere sotto le bandiere del Terzo Reich, disertò, conobbe gli orrori del campo di concentramento, fu trasferito poi in una compagnia di disciplina e avviato al fronte russo dove combattè fino alla dissoluzione della Wermarcht. Fu costretto a uccidere per non essere ucciso dai suoi stessi superiori… e questo per anni… sempre sul filo del rasoio, mentre intorno a lui fior di generali venivano condannati a morte dalla Gestapo, organo di polizia suprema in un sistema completamente allo sbando, dominato dal caos. Negli anni della disfatta, il giocattolino dell’Adolfo si ritorse su se stesso portando al suo interno tutto il dolore e le ingiustizie commesse fuori e finendo col mangiarsi le proprie budella.
Le storie decisamente pulp di Hassel vedono un gruppo di dannati (Barcellona, Fratellino, il Legionario, Porta, lo stesso Sven ecc…) costretti a battersi in eterno tra le rovine e le miserie dell’anima che hanno caratterizzato la seconda guerra mondiale.

ps : Andrea Pazienza è il piu grande fumettista che abbia mai calcato il suolo terrestre. Il suo potenziale purtroppo, è rimasto in buona parte inespresso, a causa della morte sopraggiunta nel 1988, a 32 anni. Se fosse ancor oggi tra noi, avrebbe senz’altro collaborato con le grandi case di fumetti americane, magari disegnando Batman o Spider Man… Dalle sue opere sarebbero stati tratti colossal cinematografici. Forse ad un certo punto della sua vita si sarebbe messo egli stesso dietro la macchina da presa… uno dei suoi film sarebbe stato tratto dai libri di Sven Hassel.

Hassel-Pazienza
Sven Hassel (a sinistra) e Andrea Pazienza

Recensione di Montag