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De Chirico a fumetti, la graphic novel dal sapore metafisico di Sebastiano Vilella

Inserti poetici e noir, cuciti nel tessuto biografico dell’esistenza di Giorgio de Chirico. C’è una storia fatta di dipinti, di strane suggestioni spettrali vissute alla luce di un sole strano, che logora, svelando una realtà assurda, fatta di visioni straniate, di lunghe ombre e di architetture imponenti, e statiche, come scenari teatrali di un mondo nel quale la vita agonizza pacificamente infiacchita, conservando nel suo lento declinare una stilla d’orgoglio perduto. Questa vicenda, dai contorni costantemente trasfigurati, è quella che narra il fumetto, un vero e proprio romanzo grafico intitolato “Interno metafisico con biscotti”, di Sebastiano Vilella . Racconto degli anni 1910-18 , cronaca in immagini le cui tavole sono esposte, fino al 29 settembre 2013, presso il Castello Aragonese di Otranto, in coincidenza con la mostra “Giorgio de Chirico. Mistero e poesia”. Ed è così che vicini e allo stesso tempo così lontani, i quadri richiamano il contesto che li produsse, una Parigi foriera di innumerevoli tensioni artistiche, città aperta e vitale, e allo stesso tempo le vignette fanno eco alle tele, riproducendo anch’esse, in un sottile gioco di continui rimandi, sogni ed incubi vissuti nei sottotetti di una capitale intrisa di creatività e brulicante di vita. Come Migliani, Sutine, Picasso e gli altri…

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De Chirico a fumetti, la graphic novel dal sapore metafisico di Sebastiano Vilella

Il mistero della morte di Edgar Allan Poe nel film di James McTeigue

Poteva forse realizzare beffa più grande o finire in maniera più consona al suo stile di vita, il maestro del brivido americano che terminò i suoi giorni a soli quarant’anni il 7 ottobre 1849 , quando venne folgorato forse da una crisi di delirium tremens, come sostengono alcuni, dai suoi eccessi, alcolici e non solo, come credono altri, o forse dal colera o dalla rabbia, oppure ancora da una patologia cardiaca nascosta o una congestione celebrale. Fatto sta che Edgar Allan Poe, poeta, critico e narratore della tensione estrema, venne ritrovato mentre vagava in stato di confusione, sofferenza ed estrema angoscia per le strade …

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Il mistero della morte di Edgar Allan Poe nel film di James McTeigue

Trastevere noir 2013, la capitale nel segno del giallo

La capitale tra misteri e polizieschi in un festival a tema. Le sere in nero di Roma cominciano proprio domani, martedì 9 giugno 2013, per terminare sabato 13 . Un crescendo di incontri, eventi che complice questo primo scorcio d’estate, e le fresche notti dello storico Trastevere, animate da tante storie e da leggera brezza di fiume, porteranno il giallo a due passi dal cuore della capitale. Lo strumento di tale pacifica ed interessante colonizzazione: il festival Trastevere noir , all’interno del quale trenta nuove leve avranno la possibilità di cimentarsi con un apposito Laboratorio di scrittura con delitto (dal 9 al 12 luglio, secondo le fasce orarie 18,30 – 20,30 = stage, 21,00 – 23,00 = set). Attraverso un iscrizione gratuita, ma dipendente dai posti imitati a tre decine, gli interessati saranno guidati nella scrittura di un racconto breve su un crimine, ambientato all’interno dello stesso scenario del Festival. I migliori risultati saranno poi premiati dalla giuria, letti nella serata conclusiva e poi pubblicati in versione e-book. Ma non è tutto, perché a terminare il quadro ci pensa una carrellata di sedici volti , quelli dei più promettenti e noti autori italiani specializzati nel genere, presentati nelle seguenti suite: dalla sera del 9 luglio con Donato Carrisi (ore 21) e poi 45 minuti dopo Ilaria Beltramme e Carlo Callegari; a quella del 10 luglio in compagnia prima del duo Riccardo Gazzaniga e Francesco Carincella (Ore 21) e di quello Mario Falcone e Massimo Maugeri; passando per l’11 luglio, quando sul palco arriverà una nostra …

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Trastevere noir 2013, la capitale nel segno del giallo

La macchina dei corpi, di Warren Ellis

New York è l’autentica protagonista di questo spassoso thriller di Warren Ellis: La macchina dei corpi (appena uscito per Longanesi); una città che parla attraverso i suoi personaggi con dialoghi brillantissimi. Come ogni buon thriller c’è bisogno di un poliziotto. John Tallow è un poliziotto schivo, che ha sempre avuto paura dei rapporti umani, o meglio: è sempre stato molto attento a non farsi trascinare dentro un sentimento, uno qualsiasi, amicizia compresa. Tuttavia, con Jim Rosato non è andata esattamente come avrebbe voluto: benché siano praticamente agli opposti, Jim è il suo unico amico e anche ottimo collega. «Jim Rosato era appena convolato a nozze con un’infermiera greca. Le sue origine erano irlandesi e italiane, e al distretto si scommetteva su chi avrebbe scannato l’altro nel giro di un anno». Ironia (o forse sarebbe meglio dire malvagità o perfidia) della sorte, la nuova dolce metà lo ha messo a dieta e lo sta facendo schiattare di sport. Invece a farlo schiattare saranno un paio di proiettili a fermarlo. La sera in cui la vita di John viene stravolta, è di pattuglia con Jim. Arriva una chiamata alla radio e sette minuti dopo si ritrovano in un condominio di Pearl Street. C’è un tizio nudo sulla porta di Mrs Stegman che sembra piuttosto preoccupata. Lo sono anche i due poliziotti, e non tanto perché il tizio fosse completamente nudo, ma perché era armato di fucile. Il tizio non ci pensa due volte: spara e spara senza fermarsi. Le gambe di Jim lo tradiscono – probabilmente a…

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