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Il senso del dolore di De Giovanni incanta Napoli presso Il Pozzo e il Pendolo

Ne “Il senso del dolore” di De Giovanni abbiamo già intinto le dita a metà agosto, ma per un’altra immersione, e stavolta ben più completa, ecco spuntare uno spettacolo dedicato, organizzato presso la sede de Il Pozzo e il Pendolo di Piazza San Domenico a Napoli, già teatro della rappresentazione dello “Studio in rosso” . In questa cornice le parole di De Giovanni danno nuovo spazio al Commissario Ricciardi , investigatore tormentato da un singolare potere, impegnato in una nuova inchiesta sullo sfondo della sua Partenope milionaria e fascista, e portano sulla scena la prima avventura del più noto personaggio di uno dei più amati giallisti napoletani contemporanei. Appuntamento il 16 e il 17 marzo , per dar vita ad una storia che pizzica la pelle e tira fuori tonnellate di suggestioni mortifere, risvegliate dall’incanto del Bel canto . Luigi Alfredo Ricciardi vede i morti che gli parlano ripetendo all’infinito l’ultimo pensiero che li ha tormentati nell’istante del trapasso. Uno straziante grido d’aiuto che solo lui può raccogliere e di cui si fa carico con coscienza e umanità. Al teatro S. Carlo, durante la rappresentazione della Cavalleria Rusticana, viene trovato il cadavere del tenore Arnaldo Vezzi. Il suo spirito affranto accoglie il commissario Ricciardi con un canto addolorato, un solo verso, sempre lo stesso che guiderà il giovane poliziotto verso una verità dolorosa quanto amara. Con uno dei giallisti più amati del momento, un altro libro diventa teatro Via | ilpozzoeilpendolo.it Il senso del dolore di De Giovanni incanta Napoli presso Il Pozzo e il Pendolo

Novità editoriali, i classici a meno di un euro

Una bella notizia per festeggiare l’8 marzo, per comprarvi un regalo e per farlo ad amiche e parenti alla faccia della crisi: Newton Compton ha appena mandato in libreria una nuova collana che si chiama Live di libri unici a 99 centesimi. I titoli spaziano tra tematiche molto diverse tra loro, ce n’è davvero per tutti i gusti e le personalità: Il Sogno di Sigmund Freud, Il Grande Gatsby di Francis Schott Fitzgerald, L’arte di essere felici di Seneca, Il ballo di Irène Némirovsky, Le notti bianche di Fëdor M. Dostoevskij, L’arte della guerra di Sun Tzu, Il tiranno di Roma di Andrea Frediani, Racconti del terrore di Edgar Allan Poe, Amleto di William Shakespeare, I sotterranei della cattedrale di Marcello Simoni, Il diario del vampiro. Il risveglio di Lisa Jane Smith (l’inizio della saga Vampire Diaries) e Lady Susan di Jane Austen. Considerato che si tratta di 12 libri, sarebbe un’idea comprarseli tutti prima che spariscano dagli scaffali

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La cappella dei penitenti grigi, di Maurizio Lanteri e Lilli Luini

Nella Camargue francese c’è un paludoso paese fortificato: Aigues-Mortes che, tradotto, significa acque morte. Non è tutto. C’è anche un convento fondato da Luigi IX gestito da una confraternita francescana, I penitenti grigi, per l’appunto. «Erano persone pie» dice Graner, il custode, a Fabienne Lacati, ricercatrice della Sorbona, «che bussavano alla porta del convento chiedendo un modo per espiare i propri peccati. I frati indicarono la via: la dedizione al prossimo, disinteressata e senza compromessi». Tuttavia un dettaglio si insinua tra le mura del convento che, da un certo punto in poi della sua storia, ha iniziato a gestire grosse quantità di denaro e di patrimoni. «Durante il XVIII secolo» continua Granier, «uno scandalo fece traballare l’intera confraternita, minando dall’interno la sua sopravvivenza.» Fabienne Lacati, insomma, inizia ad avere buone informazioni per la sua ricerca, è andata ad Aigues-Mortes per questa ragione. Altrettanto chiara è la ragione per cui ci è andata Deanne Bréchet: perché ha una storia con Fabienne. La relazione tra le due donne non è perfetta: Deanne è effettivamente molto innamorata, ma Fabienne molto meno. Anzi. È piuttosto esplicita nell’ammettere che non le interessa. Litigano perfino quando Deanne le dice che la seguirà come giornalista. Peccato che Deanne venga ritrovata tanto morta quanto le acque che caratterizzano il paesaggio. Peccato che per Fabienne non sia …

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Identità sconosciuta, di Lee Child

Quando si dice Lee Child si dice soprattutto Jack Reacher: valoro-so e vagabondo combattente dei nostri tempi – che ora viene interpretato al cinema da Tom Cruise (il film è stato tratto da La prova decisiva). Dello scrittore inglese, l’editore italiano, Longanesi, ha appena pubblicato Identità sconosciuta , un romanzo breve che sin dalla prima sillaba ti scaraventa e ti tiene dentro la storia di un uomo a cui è stato tolto tutto, compreso se stesso. La sensazione che qualcosa di inevitabilmente assurdo stia per accadere al protagonista del racconto, James Penney, si ha subito dal-le prime righe: il giovane e spocchioso dirigente della fabbrica per cui lavora da diciassette anni, lo manda a chiamare – insieme ad altri colleghi – e in cinque minuti gli rovina la vita. Tutto ciò che ha conquistato in anni di sacrifici venuti, per giunta, dopo aver combattuto in Vietnam, gli viene tolto. Il che, tra l’altro non è molto: durante gli ultimi diciassette anni è riuscito a tirare su soltanto …

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