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Sirene, di Tricia Rayburn. E se esistessero davvero?

Sirene , di Tricia Rayburn , è il primo volume della trilogia YA Siren , una serie che mescola giallo, suspense, soprannaturale, mitologia e romance. Le vicende si ambientano, principalmente, in un paesino del Maine, Winter Harbor dove, a un certo punto, la sorella della protagonista diciassettennne Vanessa , muore annegata. La disperazione che porta la ragazza ad avvicinarsi alla sorella Justine e a ciò che era, la porta a scoprire moltissimi segreti che mai avrebbe pensato potesse nascondere. Anche segreti familiari. Quando, da Boston, decide di tornare a Winter Harbor per capire davvero cosa possa essere successo, realizza che anche Caleb, il ragazzo di Justine, è sparito subito dopo la sua morte. Ma ciò che comincia a diventare inquietante, non solo per lei, ma per tutto il paese, è l’inizio di molti incidenti mortali connessi all’acqua. Ognuno di questi porta a riva cadaveri segnati da uno strano “sorriso” sul volto. Cosa sta succedendo? Che terrificante maledizione si sta abbattendo su Winter Harbor? Per cercare di venire a capo di questo inspiegabile incubo, Vanessa si rivolge a Simon, il fratello di Caleb e, mentre la loro storia d’amore fa il suo corso, viene alla luce la verità su ciò che sta realmente sconvolgendo quella zona degli Stati Uniti. Una scoperta che – non penso di rivelare nulla d’insospettato, dato il titolo – si riallaccia direttamente all’antico mito delle sirene che, per qualche motivo, hanno cominciato il loro terribile… lavoro. Siren trilogy 1. Siren, 2010 2. Undercurrent, previsto in America, per l’estate 2011 3. terzo libro, previsto per l’estate 2012 Booktrailer La copertina italiana si rifa a quella originale americana, versione hardback. La versione paperback, cioè l’economica, qui a sinistra, però, secondo me è ancora più bella, quasi mitologica. Tricia Rayburn Sirene ( Siren ) Piemme (collana Freeway ) € 18,00 In uscita il 22 marzo Monica Cruciani alias AyeshaKru scrive di…

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Carnevale, antologia noir a cura di Daniele Bonfanti e David Riva

Ci sono dei libri che all’esperienza della lettura (di testi) affiancano anche quella della visione (lettura di immagini) con una particolare attenzione anche al contesto grafico. È il caso di Carnevale , antologia di racconti pubblicata dalle Edizioni XII in cui quattordici scrittori raccontano di maschere e misteri in una Venezia (vera o immaginaria poco cambia, dal momento che, come leggiamo nell’antologia: “ Venezia è un’illusione, un paravento, una maschera per celare altro. Venezia non esiste o, se esiste, è ben altra cosa ”) che fa da cornice alle varie narrazioni. Avendo come tema il Carnevale è naturale che il gioco di testi, colori e grafica rimandi all’atmosfera carnascialesca che, se da un lato vive del fatto che “ogni scherzo vale”, dall’altro si ammanta di mistero, inquietudine e ambiguità proprio grazie alle maschere. E le maschere la fanno da padrone, nei racconti, nelle grafiche di apertura e chiusura dei racconti, nelle splendide tavole di Diramazioni che formano tutt’uno con la narrazione. Tra i racconti che ho trovato più interessanti c’è Il sipario strappato di Zefiro Mesvell che alla ricchezza del testo e delle immagini aggiunge l’immaterialità della musica, Carnem levare di Stefano Andrea Noventa che si muove in epoche diverse e il terrificante Peste di Samuel Marolla. Carnevale a cura di Daniele Bonfanti e David Riva Edizioni XII, 2010 ISBN 978-88-95733-26-5 pp. 336, con illustrazioni, euro 19,50 Carnevale, antologia noir a cura di Daniele Bonfanti e David Riva

Intervista a Gérard Roero di Cortanze

Abbiamo già avuto modo di parlare di Gérard Roero di Cortanze e del suo libro, Il colore della paura , edito da Garzanti; ora abbiamo avuto anche il privilegio di intervistare questo straordinario intellettuale. Il blu è stato spesso oggetto di studio, già a partire dai greci e dai latini; quale valore assume questo colore nel suo sistema simbolico? I colori costituiscono un oggetto di riflessione senza limiti. Schopenhauer ha scritto pagine straordinarie in Sulla vista e sui colori . Conosciamo tutti il testo fondamentale di Goethe, pubblicato nel 1810, a metà fra la storia delle scienze e la storia dell’uomo europeo: La teoria dei colori . Giobert, l’uomo dal volto color indaco, è circondato da una galleria di personaggi chiamati «cavalieri» e vestiti con un colore che ha il ruolo di codice, un po’ come nei romanzi arturiani francesi dei secoli XII e XIII: il cavaliere rosso è in genere animato da cattive intenzioni (personaggio che potrebbe venire dall’Altro Mondo); il cavaliere nero cerca sempre di nascondere la propria identità, che potrebbe essere buona o malvagia; il cavaliere bianco è spesso un personaggio anziano, amico o protettore dell’eroe (è il caso del romanzo); il cavaliere verde può essere buono o malvagio, ma generalmente giovane e insolente. Per rispondere alla sua domanda, sono convinto che i colori abbiano un ruolo fondamentale nella costituzione dell’essere umano. È noto, ad esempio, che il ruolo dei colori è fondamentale per la crescita …

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Intervista a Gérard Roero di Cortanze

Le piume dei dinosauri, di Sissel-Jo Gazan

Si chiama Sissel-Jo Gazan e nei paesi scandinavi è considerata più che una promessa del giallo. Arriva anche in Italia Le piume dei dinosauri , edito da Sperling & Kupfer, che in Danimarca e altri paesi nordici ha riscosso un ottimo successo di pubblico. Si tratta di un’interessante storia che ruota attorno al mondo accademico scientifico, e lo scontro che vi si svolge all’interno sulla teoria dell’origine degli uccelli: una controversia attorno alla quale si dibatte dai tempi di Darwin. Da una parte, la teoria che vede gli uccelli come gruppo omogeneo, dall’altra parte invece la teoria che, dopo il ritrovamento del Archaeopteryx lithographica , un fossile scoperto in Baviera nel 1861, sostiene che uccelli siano discendenti dei dinosauri; anzi, sono molte le scoperte che negli ultimi decenni contribuiscono a favorire questa teoria secondo la quale gli uccelli sono «i dinosauri di oggi». E la chiave di ogni risposta (e nuovi interrogativi) è nel piumaggio. Due tesi, due grandi oppositori. Uno si chiama Clive Freeman, vive e insegna in Canada e da lì sostiene tenacemente la prima teoria; all’università Copenaghen, invece, Lars Helland è un orgolgioso sostenitore della seconda teoria. A dire la verità, anche in altri paesi del mondo ci sono studiosi che ormai si sono convinti della comunanza tra uccelli e dinosauri, ma quello che più ci interessa è l’università di Copenaghen. È infatti qui che la protagonista della storia sta per laurearsi, lei si chiama Anna Bella, ha una figlia…

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Le piume dei dinosauri, di Sissel-Jo Gazan