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Io non sono Mara Dyer, di Michelle Hodkin

Io non sono Mara Dyer , di Michelle Hodkin, è il secondo volume dell’apprezzata Mara Dyer series e il seguito di Chi è Mara Dyer , romanzo d’esordio dell’autrice americana. Miscelando paranormale, thriller, mystery e romance, questa trilogia YA (che ha ricevuto, in America, valutazioni davvero buone ) racconta la storia di una ragazza che, inconsapevolemnte dotata di poteri soprannaturali, si trova a usarli in una situazione altamente drammatica il cui esito mortale la porta a essere ritenuta mentalmente instabile. L’inizio di una nuova vita in un luogo diverso dalla tragedia – in cui comunque tutti credono che sia pazza – e il legame con un ragazzo affascinante le farà sperare di poter trovare risposte riguardo a ciò che è e ciò che sta succedendo (ma i dubbi rimangono anche nella mente del lettore). Il ritorno dal passato, però, di qualcuno che doveva essere morto durante l’evento drammatico che aveva dato avvio alla vicenda rimetterà tutto in gioco, anche perchè un talismano assai particolare farà la sua comparsa. Un talismano identico a quello del nuovo ragazzo… Colpi di scena dietro l’angolo e tanta suspense. Serie Mara Dyer 1. The Unbecoming of Mara Dyer, 2011 (Chi è Mara Dyer, 2012, QUI ) 2. The Evolution of Mara Dyer, 2012 ( Io non sono Mara Dyer , 2013) 3. The Retribution of Mara Dyer, previsto per il 2014 Michelle Hodkin Io non sono Mara Dyer ( The Evolution of Mara Dyer ) Mondadori (collana Chrysalide ) € 17,00 Michelle Hodkin su Twitter e Facebook In uscita oggi, 3 settembre Monica Cruciani alias AyeshaKru scrive di fantasy e fantastico

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Io non sono Mara Dyer, di Michelle Hodkin

Nera di Malasorte di Marco Della Croce

Il testo riporta nel lancio la dicitura “Una storia tra giallo e protesta” ed effettivamente gli ingredienti promessi ci sono entrambi, da una parte gli artifici letterari del giallo, sullo sfondo delle ultime settimane d’inverno a La Spezia, dall’altro la ribellione, che si diffonde velocemente tra la gioventù cittadina, in un 1969 che acuisce il vento di libertà che come una burrasca, ha cominciato a spazzar via già dall’anno precedente, molti dei cardini di una società ormai stantia. Ma naturalmente ci sono anche i morti, come in tutti i gialli che si rispettino. E sono cadaveri sporchi, da maneggiare con cautela, che portano a galla un insieme di miserie umane che si era cercato di dimenticare nel dopoguerra. A scavare in un passato torbido la polizia naturalmente, ma anche un insieme di soggetti paralleli e molto meno ufficiali. Tra rivoluzione giovanile e echi di un passato oscuro che rimonta agli orrori dell’ultima parte della seconda guerra mondiale, il commissario pisano Simone Sbrana , sul quale pesa, nonostante la giovane età e l’ottimo fiuto investigativo, una colpa professionale non indifferente per la sua breve carriera, sbobinerà l’accaduto con l’aiuto del fedele dell’appuntato Eugenio Russo, per tutti Gegè, da Napoli/Rione Sanità, una macchietta davvero piena di risorse che spalleggerà Sbrana in tutto e per tutto, rivelandosi ben …

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Nera di Malasorte di Marco Della Croce

A chi vuoi bene, di Lisa Gardner

La prima preoccupazione del sergente D.D. Warren non appena arriva sulla scena del crimine è per la bambina scomparsa. Questo, però, è quello che non vede, ciò che vede, invece, non è certo meglio: un marito colpito a morte dalla pistola di ordinanza dell’agente della stradale Tessa Leoni. Tessa, infatti, ha appena sparato al marito, Brian, un ingegnere che lavorava sui mercantili, conosciuto poco tempo prima. Amore a prima vista. Un colpo di fulmine colpisce Tessa e sua figlia Sophie. Per poi scoprire che a Brian piaceva bere parecchio e si divertiva a essere violento. Forse. Questa almeno è la versione di Tessa che è pur sempre un agente della stradale addestrata per affrontare ogni eventuale violenza, tra le quali la più frequente è per l’appunto la violenza domestica. Quindi, l’agente Leoni sa cosa deve fare e cosa invece non deve fare. Sa che non bisogna eccedere nei particolari, la strategia migliore è limitarsi a raccontare i fatti nudi e crudi, altrimenti non ti credono. Sa che la prima sospettata, in ogni caso e benché abbia i segni del pestaggio su tutto il corpo – molto diversi dai segni di difesa che Tessa non ha –, è colei che rimane in piedi. Tutto ciò lo sa D.D. e lo sa Tessa Leoni che, infatti, dopo aver fatto fuori Brian, si è guardata bene le spalle: ha chiamato la sua centrale, un sindacalista e addirittura anche un avvocato che la sostenessero nel gestire la situazione. Dunque, all’apparenza ci si trova di fronte a un dilemma di questo genere: reazione alla violenza domestica o solo il modo di una moglie infelice di sbarazzarsi del marito? Difesa personale o raptus? E poi perché prendersela anche con la figlia? Dov’è Sophie? È questo il doppio binario su cui deve viaggiare il sergente D.D. Warren e sui cui viaggia il lettore di A chi vuoi bene , di Lisa Gardner, appena uscito per di Marcos y Marcos, salvo poi scoprire che la tragedia, quella vera, è su un altro binario del tutto …

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Requiem per la Ligera, di Omar Gatti

C’è un giovane autore brianzolo, uno bravo, si chiama Omar Gatti, e per La Ponga Edizioni ha pubblicato un noir niente male: Requiem per la Ligera . Andiamo subito al sodo: siamo nella Milano dell’immediato dopoguerra, per essere precisi siamo nel 1952, e non è la stessa città in cui negli anni Ottanta si consumavano galloni di Martini e Campari. Questa è una Milano «era come una pentola di fagioli. Un fermento, in continua ebollizione dove a turno affioravano in superficie diversi personaggi, che mantenevano il potere per un po’ e poi affogavano»; insomma, è la Milano del glorioso Punt e Mes. In un bar, dove per l’appunto il Punt e Mes va per la maggiore, vengono ritrovati i cadaveri delle quattro persone che formano la famiglia del Sciresa, il boss della mala milanese: la ligera, che a dirla tutta non è l’unica organizzazione criminale in città, anzi, ce n’è in abbondanza. Ci sono i calabresi, i siciliani, i marsigliesi, i sardi e ognuno di loro potrebbe essere responsabile della strage. Ma potrebbe anche non essere così. Quindi, in primis bisogna «capire un po’ di cose» per trovare il mandante e di conseguenza l’esecutore. Per Cinghei – braccio destro del Sciresa e voce narrante nella storia – che dovrà occuparsi di radunare un bel po’ di gente pronta a stare dalla parte della ligera e, soprattutto, pronti a sparare, sarà innanzitutto un viaggio in quella Milano nera, violenta, tumefatta, povera. Solo che non è così facile come potrebbe sembra: una strage di quel tipo ha un solo significa: distruggere la ligera; di fatto, anche le altre organizzazioni sono forti, hanno regole precise, hanno uomini e armi. Ma, in ogni caso, la risposta del Sciresa deve e sarà una sola: combattere. In una nota finale, l’autore spiega che la ligera è una organizzazione criminale che non è mai esistita, che non si è mai organizzata, ma nel libro è assolutamente credibile, verosimile, e questo va tutto a vantaggio della storia e, ovviamente, dell’autore. Requiem per la Ligera Gatti Omar € 9,00 Editore La Ponga Requiem per la…

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Requiem per la Ligera, di Omar Gatti