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Giorni d’amore e inganno, di Alicia Gimenez-Bartlett

Il villaggio, con le sue ampie villette, con i quieti giardini privati e il bellissimo parco pieno di fiori e di silenzio, era il luogo ideale per vivere, a patto di riuscire a dimenticare che tutt’intorno a quella specie di campus paradisiaco si ergeva un muro altissimo sormontato da una rete di gilo spinato, e che guardie armate sorvegliavano il cancello d’ingresso. Alicia Gimenez Bartlett è apprezzata scrittrice di gialli edita da Sellerio. Ho trovato una lettura molto piacevole e pulita, e contemporaneamente densa, questo suo Giorni d’amore e d’inganno. Nessun omicidio e nessuna indagine, qui. O forse sì. Una indagine ben elaborata di cosa significa la vita di coppia. A confronto, l’esistenza di quattro donne. La (apparentemente) insignificante Victoria, la “bambolina” americana Susy, l’autodistruttiva Paula dalla lingua salace. E infine la più anziana, quella che sembra a prima vista la più realizzata, Manuela. Tutte e quattro hanno seguito i rispettivi mariti in un cantiere edile in Messico, ognuna con le sue aspettative. Sradicate dal loro contesto abituale di vita, sole in casa cinque giorni su sette (il cantiere è distante dal borgo abitato dalle famiglie di chi ci lavora), i loro rapporti improntati in un primo momento a una cordiale formalità si trasformeranno quando una di loro si innamora del marito…

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Giorni d’amore e inganno, di Alicia Gimenez-Bartlett

Letto in vacanza: Il silenzio dei chiostri, di Alicia Giménez-Bartlett

Pensavo con Nido vuoto di avere letto tutte le avventure di Petra Delicado pubblicate in Italia e invece mi era sfuggito questo. Stavolta l’ispettrice più amata di Spagna si ritrova a indagare nel clima asettico e ovattato di un convento di suore. La vittima è frate Cristobal, trovato riverso nella cappella dove conduceva dei lavori di restauro sulla salma di un beato, ora scomparsa. L’unica testimone, una senza tetto, sembra essersi dissolta e le ipotesi più strampalate sull’assassino si accavallano: psicopatico, vendicatore ossessionato dalla Storia, nostalgico della guerra civile. Una strana squadra affianca stavolta l’indagine di Petra e Grazòn: un frate, una suora, uno strizzacervelli borioso e le solite giovani agenti Sonia e Jolanda. L’ispettrice Delicado, però, è titubante rispetto alle congetture sull’uccisore (” Per me chi commette un delitto obbedisce a una spinta concreta, alle passioni umane, alle normali forze che muovono il mondo. Faccio fatica a credere a ciò che esula completamente dalla realtà comune .”) Non è abituata Petra a sottostare a regole che non siano le sue e invece in questa vicenda dovrà imparare a muoversi in punta di piedi, perché i conventi sono mondi a parte, oasi indipendenti, dove a dire l’ultima parola non è la polizia, ma la madre superiora. Siamo sicuri, si domanda, che l’invidia, la meschinità, la paura, non riescano ad attraversare il pesante portone che divide le suore dal resto della società? Il silenzio dei chiostri Alicia Giménez-Bartlett Sellerio, 2009 pp.527, € 15,00 Letto in vacanza: Il silenzio dei chiostri, di Alicia Giménez-Bartlett