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Libri da non dimenticare nella giornata della memoria

Ieri pensavo di celebrare la giornata della memoria con una recensione di un libro, molto forte ancorché delicato, dedicato alla tragedia del popolo armeno (Il libro dei sussurri di Varujan Vosganian, Keller editore, 2011). Stamattina invece mi sono ricreduto e ho deciso, vista anche qualche discussione twitteriana, di parlare in questo articolo non solo di uno, ma di una serie di libri che non sono dedicati direttamente alla Shoah – vale a dire l’Olocausto del popolo ebraico – ma che raccontano di altri olocausti, di altre tragedie che meritano, al pari di quella ebraica, di non essere mai dimenticate. Oggi tutti ci affanniamo a cercare, tra i nostri ricordi, libri che possano dare una dimensione attuale e umana a una delle più grandi tragedie dell’umanità. Su twitter non mancano le citazioni da libri miliari della letteratura della Shoah, Primo Levi davanti a tutti, ma escono dal cassetto anche libri su altri genocidi dimenticati, o semplicemente penalizzati dal non essere rubricati sotto la voce Shoah. Oggi è il giorno della memoria. Ma stiamo attenti, questo giorno ha un senso solo se facciamo uno sforzo, se non ci accontentiamo di ricordare i 6 milioni di uomini e donne di credo ebraico barbaramente seviziati nei campi di sterminio dai nazisti. E non basta neppure ricordare che insieme a loro c’erano centinai di migliaia di zingari, di omosessuali, di detenuti politici e anche un paio di milioni di prigionieri di guerra. Lo sforzo che dobbiamo fare, io credo, è quello di ricordare gli sconsiderati effetti che l’istinto tipicamente umano di fare del male ai suoi simili …

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Libri da non dimenticare nella giornata della memoria

Giornata della Memoria 2012: una poesia di Yehuda Amichai

Sessantasette anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Ricordare la “ Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” – come dice il testo della legge italiana che istituisce l’odierna giornata – è un dovere per tutti, perché quegli orrori non accadano più. Noi di Booksblog facciamo memoria di questa giornata proponendovi una intensa poesia di Yehuda Amicai (1924-2000), considerato da molti il più grande poeta israeliano moderno. Dopo Auschwitz non c’è teologia: dai camini del Vaticano si leva fumo bianco, segno che i cardinali hanno eletto il papa. Dalle fornaci di Auschwitz si leva fumo nero, segno che

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Giornata della Memoria 2012: una poesia di Yehuda Amichai