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L’esperienza di leggere un eBook

C’è chi difende a spada tratta il libro cartaceo, la sensazione di sfogliare le pagine, l’odore della carta, la fisicità delle sensazioni e chi è un paladino degli eBook , degli eReader e del “nuovo modo di leggere”. Per quel che mi riguarda, l’importante è leggere e in questo senso eBook o libro cartaceo è secondario (anche se, lo confesso, ho un debole per l’eBook). Giuseppe Granieri riporta nel suo blog un aneddoto personale su come ci si abitua ben presto a leggere tramite eReader e come ci si può disaffezionare al libro cartaceo: Un paio di giorni fa ho iniziato a leggere un parallelepipedo di carta. Erano mesi che non lo facevo. Poiché si tratta di un romanzo, ho iniziato a leggerlo a letto, che è il posto dove leggo la narrativa. La prima cosa che ho pensato, prendendolo in mano, è stata: “Maledetti hardcover. Pesa quanto l’iPad e non si connette a Internet”. La seconda è stata: “Mi conviene iniziarlo ora che devo partire? Altro peso in borsa. Con l’iPad verrebbe con me comunque”. Poi mi sono messo a letto e ho iniziato a leggere. Sbuffando: “Ma cavolo, non è nemmeno retroilluminato”. Dopo qualche minuto di lettura, infine, i miei amati parallelepipedi di carta mi sono definitivamente caduti dal cuore. Ed è stato quando ho cercato di evidenziare un brano passando due dita sul foglio e non è successo nulla. Nota Granieri che il suo rapporto con i libri cartacei ha una virata vintage , come succede con lo stereo, con il videoregistratore e con le ingombranti videocassette. Alla fine, è

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L’esperienza di leggere un eBook

Tra il già e il non ancora: Biblet Store di Telecom e le altre realtà italiane

La notizia ha avuto vasta eco mediatica: nasce Biblet , l’eBook Store di Telecom e, grazie a un accordo con Mondadori, sono reperibili oltre 1200 titoli della Mondadori (1800 entro dicembre) tra cui 400 novità. È stato annunciato anche un eReader della Telecom. Così, come sempre ogni volta che mamma Telecom si muove, la notizia finisce su tutti i siti e blog e pare che finalmente anche in Italia si sia usciti dai secoli bui e approdiamo alla luce della “ prima libreria digitale ”. Diciamolo subito: è falso. Da mesi in Italia sono attivi diversi store, sia grandi che piccoli, che funzionano egregiamente. C’è, per esempio, Simplicissimus Book Farm di Antonio Tombolini, pioniere degli eBook in Italia, che tramite Stealth distribuisce eBook a diversi negozi virtuali. Stealth è la “piattaforma di Simplicissimus Book Farm per vendere e comprare libri ai tempi della rete!”: di fatto funziona come un fornitore/distributore. I libri in catalogo sono oltre mille e sono acquistabili oltre che su SBF Store anche su Internet Books Store , su BOL , su Pilade oltre che accessibile dai vari dispositivi mobili . C’è, poi, BookRepublic che al momento attuale “è l’unica libreria italiana di ebook con più di 2.000 titoli di oltre 60 editori”. Il già è questo: la realtà di diversi editori – grandi, medi, piccoli – che si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a lavorare. Il non ancora è Telecom, Mondadori, Edigita. Il fatto è che oggi, nella realtà dei blog e della rete, fare proclami alla vecchia maniera ( siamo i primi, siamo i più grandi, siamo i migliori ) ha, sinceramente, poco senso e denota un modo di fare che poco si addice alla modernità di quanto si propone. Antonio Tombolini , ad di Simplicissimus, ci ha detto che saluta con piacere l’accordo Telecom-Mondadori, ma ci tiene a sottolineare le realtà che già esistono in Italia (a dispetto di quanto dichiaravano tempo fa alcuni colossi dell’editoria): A chi, come noi di Simplicissimus, ha fatto dell’eBook evangelism la …

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