Tag Archives: gordon-brown

2012: Anno Nazionale della lettura!

Sembra che restino ancora undici mesi prima di concludere questo 2012, dichiarato dall’ UNESCO Anno nazionale della lettura! La scelta è caduta proprio su un periodo cruciale, lo stesso della presunta realizzazione della profezia Maya, ma soprattutto un momento di bilanci e rilanci. Il progetto indetto dalla prestigiosa organizzazione internazionale impegnata nel sostegno dell’educazione, delle scienze e della cultura , si propone infatti di unire biblioteche, enti pubblici, partner commerciali e community (fisiche e virtuali) a sostegno della causa della lettura. L’iniziativa ha avuto un illustre precedente inglese , indetto dal Primo Ministro Gordon Brown nel 2008. Per favorire le adesioni locali, ci si avvale del sostegno di numerosi ambasciatori nazionali, impegnati a vario titolo nel mondo della cultura e dello sport. Si tratta principalmente di personalità note, come scrittori, fotografi, pensatori, atleti, politici. L’ Australia sembra aver aderito con entusiasmo e il nostro Belpaese che aspetta? Via | illac.com.mx Foto | thelibraryagency 2012: Anno Nazionale della lettura!

Libri che non vendono: The Change We Choose di Gordon Brown

Lo so che non si dovrebbe gioire delle disgrazie altrui, ma conosco anche il proverbio per il quale aver compagno al duol scema la pena . A quattro mesi dalla pubblicazione, il libro di Gordon Brown (ex primo ministro inglese) The Change We Choose: Speeches 2007-2009 – raccolta di 300 pagine dei discorsi fatti fra il 2007 e il 2009 – ha venduto 32 copie , tanto che diversi librai, pur di toglierselo di torno, lo vendono a 5,97 sterline contro le 20 del prezzo di copertina (lo vendono a poco più di 7 euro mentre in realtà ne costa 24). Non è il primo libro di Gordon Brown che va male: il suo Wartime Courage : Stories of Extraordinary Courage by Ordinary People in World War Two non ha superato le 800 copie vendute, mentre Courage: Eight Portraits ne ha vendute 5.200. Dalla casa editrice, Mainstream , fanno sapere che “i numeri delle vendite sono informazioni private e non intendiamo commentarle pubblicamente”. Se da un lato può essere una (magra) consolazione per l’esercito di editori vari e autori esordienti (fermo restando che, comunque, 800 copie e, meglio ancora, 5200 copie sarebbero una vendita interessante per i “piccoli”), dall’altro mette in luce un altro aspetto: non basta essere famosi ed aver pubblicato con una grande casa editrice. Gli ingredienti per un libro di successo sono da ricercare altrove. E, soprattutto, non bisogna mai e poi mai credere alla pubblicità e alle

Vai qui e leggi tutto:
Libri che non vendono: The Change We Choose di Gordon Brown