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PendoLibro 2013, il primo e-book collettivo sulla vita del pendolare

Si chiama PendoLibro il primo open e-book realizzato dai pendolari italiani per raccontare e trasmettere al grande pubblico le avventure del viaggiare ogni giorno per andare al lavoro. C’è tempo fino a giugno 2013 per partecipare all’iniziativa del sito Libreriamo , si chiama PendoLibro ed è il primo open e-book scritto dai pendolari italiani per raccontare le vicissitudini, le problematiche e le avventure dei percorsi andata/ritorno effettuati quotidianamente per poter lavorare. Sappiamo che spesso e volentieri il pendolare-tipo è costretto a subire una dose minima garantita di piccole fristrazioni, per non parlare di quando si verificano ritardi e scioperi con il risultato di trovarsi in una sorta di sperdimento geografico ed emotivo. Mi viene in mente che un racconto potrebbe intitolarsi per esempio In the middle of nowhere, oppure si potrebbe parafrasare il film culto Incontri ravvicinati del terzo tipo, per descrivere le interazioni con i compagni di viaggio: imposti dal destino, casuali, irritanti, e qualche volta -si spera- portatori di luce e curiosità nelle nostre vite. Potete partecipare anche voi, basta compilare il form e accettare termini e condizioni; poi sta alla sensibilità individuale dare un taglio più o meno lamentoso alla storia che si propone. Dopotutto, qualsiasi situazione può insegnarci qualcosa, qualsiasi incontro può trasmetterci una nuova visione del mondo; mi viene il sospetto che oltre a un piacevole esercizio di scrittura più o meno creativa, oltre a sensibilizzare il pubblico -e i datori di lavoro- sulle giornatacce che partono male, sia anche una bella occasione per allenare il muscolo dell’apertura mentale. Buona scrittura! PendoLibro 2013, il primo e-book collettivo sulla vita del pendolare

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PendoLibro 2013, il primo e-book collettivo sulla vita del pendolare

Umberto Eco, un documentario che arriva dalla Francia

È considerato lo scrittore della demistificazione per eccellenza, colui che è riuscito nell’incredibile impresa di rendere interessanti al grande pubblico, materie considerato appannaggio di polverosi studiosi, topi di biblioteca ed affini come la filologia classica e religiosa, la storia medioevale, l’arte delle miniature e l’intrigo in salsa monastica. Umberto Eco ha anche il pregio di essere un eccellente ospite, pronto a svelarsi con sincerità e generosità, senza nascondere un fondo sornione. Una caratteristica che non stenta a svelare nel documentario-intervista realizzato per il canale culturale franco-tedesco Arte.tv , dalla regista Teri Wehn-Damisch, che ha avuto l’occasione di trascorre qualche giorno insieme all’autore nelle sue dimore del Monte Cerignone, Milano e Parigi. IL risultato è un lungo racconto nel quale Eco, circondato da innumerevoli libri, cartoni di souvenir e biblioteche infinite, racconta le varie tappe della sua lunga vicenda umana. Suonando il flauto all’interno dell’antico convento da quaranta stanze nei pressi di Rimini, lo scrittore dimora come un re ben accomodato…

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È morto Antonio Tabucchi. Celebre il suo romanzo “Sostiene Pereira”

Antonio Tabucchi è morto questa mattina a Lisbona. Aveva 68 anni ed era da tempo malato. Tabucchi era nato a Pisa nel 1943 e il suo esordio letterario è del 1975 con Piazza d’Italia. Favola popolare in tre tempi, un epilogo e un’appendice (Bompiani). Lo scrittore è stato uno dei maggiori conoscitori e divulgatori dell’opera di Fernando Pessoa ed è divenuto noto al grande pubblico con Sostiene Pereira. Una testimonianza (Feltrinelli) e Notturno Indiano (Sellerio). Il suo ultimo libro, Racconti con figure , è stato pubblicato da Sellerio lo scorso anno. Personalmente ho sempre molto apprezzato Donna di Porto Pim . Tabucchi era legatissimo al Portogallo e il fatto che sia morto proprio a Lisbona sembra ricordare alcuni passi di Notturno Indiano in cui un personaggio del tutto marginale “trasporta” il proprio corpo malato verso Benares, città che avrebbe dato un senso alla sua morte e, quindi, alla sua vita. Antonio Tabucchi ebbe a dire: So sempre, anche se a volte resta vago, quando un’anima o un personaggio sta viaggiando in aria e ha bisogno di me per raccontarsi. Ora ci restano i suoi testi che continuano a raccontare per lui e ci aiuteranno a scrutare “in aria” per cercare di leggere meglio questo nostro mondo. Foto | Panorama È morto Antonio Tabucchi. Celebre il suo romanzo “Sostiene Pereira”

BIRRA: dal 17 al 21 maggio a Bologna torna il festival delle riviste indipendenti

Questa settimana, tra il 17 e il 21 maggio, a Bologna le riviste indipendenti si ritrovano al Bartleby per la nuova edizione del BIRRA, la bagarre internazionale di riviste alternative , un’iniziativa nata nel 2007 come un luogo di incontro e di confronto tra le realtà letterarie indipendenti di tutta Italia. Ad oggi il marchio BIRRA raggruppa quasi 40 riviste, dalle più grandi, come Il primo amore , Terre di Mezzo e Pulp, fino a quelle più piccole, come per esempio il Traghetto Mangiamerda , Banlieue, Follelfo , El Aleph , Progetto Babele , Inutile e moltissime altre, testate che a parecchi di voi suoneranno sconosciute o quasi, ma che da anni producono cultura. Tutte queste realtà appartengono a un livello del discorso culturale che per molti lettori, in questo paese, è invisibile…

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