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Maturità 2014: la prima prova e il toto autori

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Maturità 2014: la prima prova e il toto autori

Addio a Gore Vidal

Gore Vidal, scrittore, saggista, sceneggiatore e drammaturgo statunitense, è morto nella sua casa di Los Angeles (USA). Aveva 86 anni. La morte è sopraggiunta per complicanze di una polmonite . Se ne va così uno dei mostri sacri della letteratura americana che per circa trent’anni ha vissuto anche in Italia. Gore Vidal era considerato uno degli intellettuali nordamericani più critici nei confronti della politica ufficiale del suo paese. La sua eredità letteraria ci lascia titoli come Burr , 1876 , Lincoln , L’età dell’oro e la commedia satirica transessuale Myra Breckinridge . Gore Vidal nacque il 3 ottobre 1925 a West Point (New York) e iniziò a scrivere a diciannove anni, quando era un giovane soldato in Alaska: testimonianza delle sua esperienza nelle due Guerre Mondiali è il romanzo Williwaw (1946). Il suo terzo libro, La statua di sale , ebbe un grande impatto nel 1948, dal momento che era uno dei primi romanzi ad avere come protagonista un omosessuale. Il suo rapporto con gli scrittori del suo tempo fu molto complicato: basti pensare che considerava Ernest Hemigway una barzelletta e paragonava Truman Capote a un “animale sporco che ha trovato il suo posto in una casa”. Lo salutiamo con una citazione da Myra Breckinridge : Non comincerò dal principio perché non c’è principio, ma solo da un mezzo in cui tu, fortunato lettore, sei appena capitato, ancora ignaro di ciò che ti faranno nel corso del nostro comune viaggio nel mio intimo. No, nel nostro intimo. Perché noi siamo, almeno nell’atto di questa creazione, una cosa sola, ciascuno nella trappola del tempo: tu dopo, io subito, attentamente, pensosamente formando lettere per comporre parole che compongano frasi. Foto | © TM News Addio a Gore Vidal

"Nessuno vede il mio pianto" di Maurizio Sorrentino

Un’ulteriore prova che “l’epopea” è ancora possibile, sta tutta nelle pagine di “Nessuno vede il mio pianto” , il libro che “canta” di Castellammare di Stabia e di Sorrento, soffermandosi su buona parte degli avvenimenti che hanno attraversato la penisola italiana dalla sua unità alle soglie del ventunesimo secolo. Passando per ben due guerre mondiali, con le rispettive ricostruzioni, e attraversando peripezie di ogni genere e grado, i numerosi protagonisti di questo romanzo a mille voci, tratteggiano un quadro fedelissimo e colorato della complessità dell’esistenza umana, sottraendo al loro autore varie e intense scintille di ispirazione, che molto hanno a che fare con i contrasti cobalto di quel mare imperioso che non esita ad insinuarsi, dritto nel seno di una terra costiera generosa, pur nel suo strapiombo di roccia. Si tratta del romanzo d’esordio del giurista cinquantenne Maurizio Sorrentino, pubblicato alla fine dell’inverno e dedicato a quelle donne che “nessuno vede piangere”, perché le loro lacrime sono ormai invisibili. Proprio il pianto sembra quasi aver abbandonato per sempre, con tutto il suo portato di disperazione e consolazione, …

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"Nessuno vede il mio pianto" di Maurizio Sorrentino