Tag Archives: hikaru-nakamura

Salone del Libro di Parigi, dulcis in fundo!

Lunedì 25 marzo. Ore 16.00 Il Salon du Livre 2013 per noi termina qui, anche se i battenti si chiuderanno ufficialmente al pubblico solo alle 19.00. Gli ultimi quattro giorni passati ad esplorare gli angoletti di quest’iniziativa ci hanno lasciato sulla pelle una bella sensazione di internazionalità. In un padiglione riempito di visitatori, editori, scrittori, fotografi e giornalisti di tutte le nazionalità, passeggiare tra gli stand è stato come intraprendere un viaggio che ci ha portato alla scoperta dei gioielli letterari e del fervore culturale delle varie regioni della Francia, territori d’oltremare ed ex-colonie comprese, ma soprattutto di molte nazioni emergenti nel campo dell’editoria, in un meltin pot di voci e di parole che difficilmente dimenticheremo. Tra domande attuali legate al futuro della lettura, e interrogativi che gli stessi scrittori si pongono, ci siamo divertiti a presentarvi le due aree che arricchivano con la loro presenza questo salone (rispettivamente la Square Culinaire che emerge nella rubrica settimanale dedicata alla gastronomia francese su gustoblog.it e l’Art Square con la sua mostra di Superman che vi abbiamo descritto stamattina su artsblog.it ) e una delle tendenze del settore in continuo sviluppo, come la fotografia culinaria applicata ai libri di cucina, che è apparsa su clickblog.it . Per terminare il quadro e dulcis in fundo, eccovi le nostre due scoperte letterarie di questo salone che appartengono a domini diversissimi tra loro. Se la prima, una golosissima antologia di testi letterari a tema mangereccio, ve l’abbiamo già presentata stamattina nelle pagine di gustoblog.it , la seconda è un omaggio alla Romania, invitata speciale del salone, che vogliamo ricordare con un estratto liberamente tradotto dal simpatico libro di Matei Vișniec , un drammaturgo …

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Lunedì 25 marzo. Ore 16.00 Il Salon du Livre 2013 per noi termina qui, anche se i battenti si chiuderanno ufficialmente al pubblico solo alle 19.00. Gli ultimi quattro giorni passati ad esplorare gli angoletti di quest’iniziativa ci hanno lasciato sulla pelle una bella sensazione di internazionalità. In un padiglione riempito di visitatori, editori, scrittori, fotografi e giornalisti di tutte le nazionalità, passeggiare tra gli stand è stato come intraprendere un viaggio che ci ha portato alla scoperta dei gioielli letterari e del fervore culturale delle varie regioni della Francia, territori d’oltremare ed ex-colonie comprese, ma soprattutto di molte nazioni emergenti nel campo dell’editoria, in un meltin pot di voci e di parole che difficilmente dimenticheremo. Tra domande attuali legate al futuro della lettura, e interrogativi che gli stessi scrittori si pongono, ci siamo divertiti a presentarvi le due aree che arricchivano con la loro presenza questo salone (rispettivamente la Square Culinaire che emerge nella rubrica settimanale dedicata alla gastronomia francese su gustoblog.it e l’Art Square con la sua mostra di Superman che vi abbiamo descritto stamattina su artsblog.it ) e una delle tendenze del settore in continuo sviluppo, come la fotografia culinaria applicata ai libri di cucina, che è apparsa su clickblog.it . Per terminare il quadro e dulcis in fundo, eccovi le nostre due scoperte letterarie di questo salone che appartengono a domini diversissimi tra loro. Se la prima, una golosissima antologia di testi letterari a tema mangereccio, ve l’abbiamo già presentata stamattina nelle pagine di gustoblog.it , la seconda è un omaggio alla Romania, invitata speciale del salone, che vogliamo ricordare con un estratto liberamente tradotto dal simpatico libro di Matei Vișniec , un drammaturgo …

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Parigi, il Salon du Livre tra fascino dell’antico, tecnologie digitali e multimedialità

Domenica 24 marzo. La nostra presenza al Salon du Livre di Parigi assume oggi la forma di un grande interrogativo: Ebook o tomo? Il dilemma che attanaglia molti lettori seriali era ben presente passeggiando tra gli stand del Salon du Livre di Parigi. E la risposta, ben lungi dal propendere per estreme prese di posizione, che in un caso si configurerebbero inevitabilmente come anacronistiche, e nell’altro non oscurerebbero ere di sviluppo, è ancora una volta un connubio che però, nonostante la crescente attenzione che circondale edizioni digitali, propende ancora per il portato tattile originario e configura l’oggetto-libro, un parallelepipedo cartaceo ancora molto richiesto. Tra fumetti, romanzi, ricettari, dizionari e quant’altro, il fior fiore della letteratura francese e estera continua a sfilare in busta, con tutto il suo « peso materiale », come se le parole prendessero sostanza unicamente se fissate su carta, e tra le “porta-voci della versione cartacea”, con un occhio particolare alla calligrafia, ci siamo imbattuti nello stand di Montmorrilion, città dello scritto e dei mestieri del libro , un luogo quasi mitico, del quale vi abbiamo già parlato l’anno scorso . E il potenziale della multimedialità paga soprattutto per il suo portato di curiosità, e agisce a mo’ di stimulus, soprattutto visivo, che può portare i potenziali lettori in direzione del prossimo titolo, ma raramente riesce a insinuarsi nella loro mente se priva di una sostanziale e solida qualità, ciò non toglie che, in caso di prodotti degni, riesca ad aggiungere un surplus di realtà, che diventa particolarmente presente nel caso degli audio-libri. Tra cartelloni pubblicitari giganti, che vantano le …

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Parigi, l’infanzia al Salon, tra Sepùlveda e Titeuf

Ore 15.20. Eccoci di nuovo qui, per aggiornarvi sull’evolvere del salone. Vi avevamo lasciato per raggiungere il seguitissimo appuntamento con Luis Sepùlveda , e non ce ne siamo pentiti. Tra vari aneddoti riguardanti la poetica de delicata “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” , ci siamo imbattuti nella trasposizione cinematografica a cura dell’italiano Enzo D’Alò, citato dallo stesso scrittore cileno, preoccupatissimo di ritrovare la su opera ridotta ad un “adattamento disneyano” . E’ proprio Sepùlveda infatti a raccontare in uno spagnolo ricco e fluente, intervallato da accenti quasi commossi, l’occasione dell’incontro con il regista italiano, avvenuto a Torino, e il procedere del lavoro, concentrato lungo due mesi che sono stati capaci di restituire un cartone animato gradevolissimo e fedele ai valori originali del libro. E dopo la favola ci siamo concessi una virata comics visitando la mostra dedicata ai vent’anni di Titeuf , eroe e monellaccio dal ciuffo biondo, che nonostante il doppio decennio continua a realizzare marachelle a ripetizione. Una fortunata creazione dello svizzero Philippe Chappuis, in arte Zep, che ha calamitato l’afflusso dei più giovani, accorsi a guardare sghignazzando sotto i baffi, un resoconto delle sue avventure, con tanto…

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