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Diritto d’autore, eBook, DRM e pirateria

Gli eBook sono finalmente entrati nel mondo librario italiano e i mezzi di informazione se ne sono accorti e ne parlano. Così si fa una sorta di gara a chi ha più titoli, chi è più bravo, quanti libri ci saranno da qui a Natale, da qui a Pasqua, da qui al 2012, fine del mondo permettendo. Tutto questo entusiasmo inizia a scontrarsi con la politica dei prezzi che applicano le case editrici e con l’adozione, da parte di molti editori (non tutti, per fortuna!) dei DRM ( Digital Rights Management ). La motivazione del ricorso ai DRM è che bisogna tutelarsi. Da chi? , ci chiediamo. È sempre più necessario ripensare i diritti di autore, ma urge anche riflettere sui diritti del lettore. Cosa sono i DRM? Dice Wikipedia : Con Digital Rights Management (DRM), il cui significato letterale è “gestione dei diritti digitali”, si intendono i sistemi tecnologici mediante i quali i titolari di diritto d’autore (e dei cosiddetti diritti connessi) possono esercitare ed amministrare tali diritti nell’ambiente digitale, grazie alla possibilità di rendere protette, identificabili e tracciabili le opere di …

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La cura letteraria di Blogo.it: Resident Wonderland

Oggi pubblichiamo su Pinkblog Resident Wonderland di Sexyvia, il nostro primo esperimento di mashup letterario, in bilico tra libri e videogiochi con personaggi strappati da un ambiente e forzati ad un altro. Se avete voglia di qualcosa di diverso, leggetelo e poi diteci cosa ne pensate. Come tutte le cose nuove, ci vuole un pò di spirito per apprezzarlo e magari consigliarci un seguito, una trama alternativa, un’opera da cannibalizzare in diecimila battute, un personaggio che Sexyvia deve assolutamente bistrattare. In quale videogioco vorreste aver a che fare con Harry Potter? Cosa vorreste da un solitario onanista come il Conte di Montecristo? I Tre moschettieri spaesati dentro alle Iene di Tarantino? Un Giovane Holden scritto da Carver? Spiegateci cosa vi turba, proveremo a fissare per iscritto i vostri incubi e darli in pasto a tutta la community… qui la prima puntata! PS Se poi avete voglia di proporci i vostri testi di fanfiction e

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Leggere 2.0: gli eBook del futuro

Se, come recitava uno spot tempo fa, leggere è il cibo della mente, allora variare la dieta è sempre una cosa ottima. Se poi oltre al contenuto cambiamo anche il contenitore , l’apporto dei nutrienti sarà più stimolante. Leggere in epoca di audiolibri ed eBook è un’esperienza totalmente differente da quella che poteva essere la lettura di mezzo secolo fa o dello scorso millennio. Perché, allora, non renderla ancora più ampia? Un’esperienza è quella degli ipertesti o dei libri “ampliati” come The Mongoliad , per esempio. Ma c’è chi si spinge ancora più avanti. L’agenzia di design IDEO , infatti, ha presentato in questi giorni Nelson , Coupland e Alice , tre applicazioni che, nelle intenzioni degli sviluppatori, permetteranno di leggere in maniera innovativa: Con Nelson si potranno avere informazioni addizionali e aggiornate in tempo reale sul testo che si sta leggendo: girando orizzontalmente il proprio tablet si verranno a formare sullo schermo due colonne di cui una contiene il testo originale e l’altra i dati, le news e le discussioni principali che sono nate in rete sul testo che si sta leggendo; è chiaro che si tratterebbe di una risorsa molto utile per gli studenti di qualunque livello; Coupland , invece, è una sorta di social network stile aNobii per rimanere in contatto con altri lettori incalliti e scambiarsi opinioni su quanto si legge; Alice è l’app più interattiva: trasformerebbe, infatti, la lettura in una esperienza a tutto tondo. Ad esempio, alcuni dettagli del libro verrebbero forniti solo quando ci si trova in un determinato punto, dei capitoli potrebbero essere sbloccabili, parole nascoste – un po’ come le classiche Easter Eggs dei programmi – che comparirebbero …

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Michel Houellebecq su Paris Review: ecco a chi mi ispiro

Michel Houellebecq per quanto mi riguarda è un narratore immenso: ha aperto uno squarcio bello largo su un certo orrore che viviamo ogni giorno, e ci ha fatto infilare la faccia dentro costringendoci a guardare. Leggo su Paris Review una lunghissima intervista molto interessante – tutta in inglese – in cui Houellebecq racconta delle sue fonti di ispirazione. E’ un classico, la domanda nell’intervista allo scrittore famoso: a chi ti ispiri? Di chi ritieni essere un erede? O chi pensi siano i tuoi predecessori nella storia della letteratura? L’autore de Le Particelle Elementari non si fa pregare – stranissimo: al solito è molto evasivo – e traccia una planimetria dei suoi pilastri. Sorpresa: gli piace molto Hans Christian Andersen. Ma anche Lovecraft, Baudelaire, Nietzsche, Schopenauer: e soprattutto Blaise Pascal. In attesa di La Carte et le Territoire , scopriamo che cosa ha letto Houellebecq, prima …

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