Tag Archives: iperborea

L’ebook della settimana: "Io non mi chiamo Miriam", di Axelsson Majgull

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I pesci non hanno gambe, di Jón Kalman Stefánsson

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I pesci non hanno gambe, di Jón Kalman Stefánsson

L’allegra apocalisse, di Arto Paasilinna

Asser Toropainen sul punto di morire fa chiamare il nipote, Eemeli, al quale lascia un’incredibile quantità di soldi e di terra nella foresta su cui costruire la sua ultima volontà: una chiesa. Strana richiesta, per un uomo definito come il «grande bruciachiese». Perché? chiede il nipote, «non sarà che sei un po’ fuori di testa?» Niente affatto, «Asser ne aveva commessi tanti» di peccati, ma ha vissuto abbastanza a lungo per capire dove si sta andando e che il mondo è sull’orlo del baratro. «Un monumento» così mente a Eemeli che da quel momento ha anche un lavoro cui dedicarsi, «tanto per cambiare». Insieme ad Asser, però, se ne va tutto un mondo, il nostro, quello che conosciamo, fatto di cose da consumare il prima possibile; ecco, quel mondo ha fatto il suo tempo, se ne va a rotoli. Eemeli diventa presidente della fondazione creata dal nonno e comincia a costruire il «monumento» ad Asser, che si ispira alla più grande chiesa mai vista in Finlandia. Le cose vanno per il meglio: gli operai lavorano bene e tutto fila liscio, fino a quando deve scontrarsi con la burocrazia che ostacola in tutti i modi la realizzazione delle volonta di quel «feroce comunista» di Asser. Ci riescono fin tanto che le cose rimangono nell’alveo della normalità, per così dire, ovvero finché si commina sull’orlo del baratro. Superato il quale, però, «indigenti e disoccupati si contano a …

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L’allegra apocalisse, di Arto Paasilinna

Una nuova collana e un cambio di formato: le novità della casa editrice Iperborea

Restyling di collane e di aspetto per la casa editrice Iperborea. Nata più di 20 anni fa, l’ Iperborea ha saputo crearsi uno zoccolo durissimo di lettori, fondando la propria fortuna sulla letteratura scandinava. Un libro per tutti? Il bell’”Anno della lepre” di Arto Paasilinna, forse lo scrittore di maggior successo scoperto negli ultimi anni da Emilia Lodigiani. Una delle caratteristiche della casa editrice è che non ha mai pubblicato gialli. Una scelta “culturale”, si potrebbe dire, dato l’enorme successo del genere tra il grande pubblico. E dev’essere stata anche una scelta sofferta, a giudicare dalla fortuna che ha accompagnato (e accompagna tuttora) i giallisti scandinavi. Ebbene, le cose stanno cambiando. Anche se con un po’ di ritardo, anche la casa editrice Iperborea sta aprendo una collana dedicata a investigatori e morti ammazzati. Il nome? “Ombre”, e verrà avviata tra un mese con tre titoli. Ecco qui a fianco, nel frattempo, una delle tre copertine. Chissà se riuscirà a lanciare (o rilanciare) qualche autore svedese; speriamo solo che non perda la sua identità. Ma questo non è l’unico cambiamento in vista. In un momento in cui alcune case editrici stanno rivedendo le proprie impostazioni grafiche (Einaudi Stile Libero cambierà presto formato, senza perdere la costa gialla), anche l’Iperborea ha deciso di mettere mano alle font e alla grandezza delle pagine. E mai come con questa casa editrice, la scelta parrebbe azzeccata. Il formato Iperborea era tanto bello quanto poco pratico. Avete presente quei libri molto stretti e alti con una bella copertina rigata? Quelli sono (erano) i libri Iperborea. Il risultato di questa impostazione grafica? Per via delle dimensioni, un libro che si legge in due ore diventava un faticosissimo “Signore degli…

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