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Filastrocche contro la fifa, di Janna Cairoli

Aria di menta vento di bosco/vi ho già annusati e vi conosco. Respiro forte un altro po…sono sicuro: è odore di gioco (aerosol) Un colorato libretto con cd di musiche e parole, questo Filastrocche contro la fifa, che va applicato in un caso altamente specifico: se il vostro bambino non riesca proprio a far pace con medicine, attrezzature per la visita, supposte & Co. (e quale bambino ci riesce, prima di una certa età?!). Un regalo delicato anche per quei bimbi che debbano invece avere a che fare con cure in ospedale. L’idea che rende veramente delizioso questo libretto è infatti quella di giocare con le forme e le funzioni di tutto ciò che ruota intorno alla salute del bambino, con una buona dose di fantasia. E così le attrezzature del dottore possono avere dei compiti inaspettati, come lo stetoscopio: “Con quello stetoscopio che si sente? Tutto quello che succede/nel cuore della gente? Il mio respiro/che assomiglia al mare?Dai dottoressa/me lo fai provare?”. Oppure c’è il termometro spione “faccio un patto/sto buono a letto e dormo come un gatto/però se faccio questa sfacchinata/mi dici che la febbre è già passata”. E anche l’elettrocardiogramma “è come un pentagramma: ti dice in poche ore/come canta il cuore”, mentre accanto a te c’è un orsetto che ti fa compagnia. La vera arma però è la fantasia, che fa immaginare che nelle sacche di sangue dopo il prelievo ci …

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Filastrocche contro la fifa, di Janna Cairoli

La contessa di ricotta, di Milena Agus

L’ultimo romanzo della scrittrice sarda Milena Agus , La contessa di ricotta, è secondo me anche più bello dell’acclamato Mal di Pietre , osannato in Francia e scoperto dai nostri editori dopo il boom di vendite d’Oltralpe. Vediamo: potrei dirvi che vi piacerà se amate Garcia Marquez o Isabel Allende, ma anche Niffoi ad esempio, perchè si tratta di una saga familiare, tutta al femminile e dal sapore meridionale, che racconta di passioni inesplose e di figure al femminile perse nelle loro ossessioni. Bellissima secondo me la figura della contessa di ricotta, dal cuore fragile e morbido come appunto l’omonimo prodotto caseario, che va in giro a preoccuparsi degli sfortunati della vita, profondamente insicura di sè, e con un figlio a carico. Il bambino – Carlino, con un deficit mentale – la contessa l’ha avuto da un uomo sposato a cui, guarda caso, non rimprovera proprio nulla, non aspettandosi che possa amare una come lei, infagottata nei suoi vestiti sgraziati, sempre paurosa di tutto. Eppure un giorno le è riuscita un’impresa impossibile: sfornare un dolce di ricotta che si è mantenuto in piedi da solo, per qualche minuto. Ma nessuno ha assistito alla scena, e nessuno ci crede, tranne il suo bel vicino di casa, con cui lei la sera parla attraverso le mura del giardino, e che la incoraggia a vivere, a lavorare, a vedersi in modo diverso. E poi c’è Noemi, la sorella magistrato che dispera di poter essere amata, che fa l’amore con il muratore…

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La contessa di ricotta, di Milena Agus

I pensieri oziosi di un ozioso, di Jerome K. Jerome

Un libro con questo titolo sembra adattarsi perfettamente allo stile vacanziero di questi giorni; eppure, sebbene potrebbe all’apparenza evocare disimpegno e relax, riserva delle sorprese. E ciò fa piacere a chi, come me, pensa che l’estate non debba per forza essere il momento in cui si stacca completamente il cervello. Tutto, dalla televisione al cinema, passando per l’editoria, suggerisce frivolezza e superficialità ad ogni costo. Come se pensieri un po’ più profondi potessero rovinare il divertimento. Jerome K. Jerome , il geniale autore di Tre uomini in barca e Tre uomini a zonzo , partendo dall’elogio di una certa forma di pigrizia (” E’ impossibile godere della pigrizia fino in fondo se non si ha parecchio lavoro da compiere “) lascia scorrere la penna sui più svariati e universali temi (l’innamoramento, il tempo, la timidezza, la povertà, la memoria…) con l’ironia e la lucidità che lo contraddistinguono. Ed è sorprendente accorgersi di quanto le sue riflessioni, nate più di un secolo fa, siano attuali. Segno che fosse una grande conoscitore della natura umana, o che, forse, evolversi in alcuni campi sia per l’uomo impossibile. I pensieri oziosi di un ozioso Jerome K. Jerome Piano B edizioni € 11 pp. 141 I pensieri oziosi di un ozioso, di Jerome K. Jerome