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L’amore per la lettura si impara grazie ai classici?

Prendo spunto da una dichiarazione di Valerio Massimo Manfredi, che inaugurando ieri la Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna ha detto che “e’ fondamentale leggere libri fin da piccoli. Purtroppo la scuola non incoraggia molto la lettura , quando i ragazzi arrivano alle superiori non leggono piu’”. D’altroa parte una rilevazione effettuata dalla Nielsen per il Centro per il Libro e la Lettura rende noto che solo un terzo dei nostri connazionali legge e compra “almeno un libro all’anno”. Accosto la…

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L’esperienza di leggere un eBook

C’è chi difende a spada tratta il libro cartaceo, la sensazione di sfogliare le pagine, l’odore della carta, la fisicità delle sensazioni e chi è un paladino degli eBook , degli eReader e del “nuovo modo di leggere”. Per quel che mi riguarda, l’importante è leggere e in questo senso eBook o libro cartaceo è secondario (anche se, lo confesso, ho un debole per l’eBook). Giuseppe Granieri riporta nel suo blog un aneddoto personale su come ci si abitua ben presto a leggere tramite eReader e come ci si può disaffezionare al libro cartaceo: Un paio di giorni fa ho iniziato a leggere un parallelepipedo di carta. Erano mesi che non lo facevo. Poiché si tratta di un romanzo, ho iniziato a leggerlo a letto, che è il posto dove leggo la narrativa. La prima cosa che ho pensato, prendendolo in mano, è stata: “Maledetti hardcover. Pesa quanto l’iPad e non si connette a Internet”. La seconda è stata: “Mi conviene iniziarlo ora che devo partire? Altro peso in borsa. Con l’iPad verrebbe con me comunque”. Poi mi sono messo a letto e ho iniziato a leggere. Sbuffando: “Ma cavolo, non è nemmeno retroilluminato”. Dopo qualche minuto di lettura, infine, i miei amati parallelepipedi di carta mi sono definitivamente caduti dal cuore. Ed è stato quando ho cercato di evidenziare un brano passando due dita sul foglio e non è successo nulla. Nota Granieri che il suo rapporto con i libri cartacei ha una virata vintage , come succede con lo stereo, con il videoregistratore e con le ingombranti videocassette. Alla fine, è

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Riflessioni di fine d’anno sui libri: realtà e sogni

Come riflessione di fine anno sui libri, sono andato a rileggermi un’intervista di Marcello Baraghini, fondatore di Stampa Alternativa , pubblicata su Leggere:Tutti (rivista che non mi fa impazzire, a essere sincero…) in cui l’inventore della celeberrima collana Millelire parla, tra l’altro, della situazione attuale dei libri in Italia ed espone alcuni suoi sogni. Per Baraghini – come per molti di noi, immagino – l’importanza del libro è nel suo contenuto, e non negli aspetti esteriori, nati solo per sottostare ad una logica di marketing e di “sconfitta” del nemico (commercialmente parlando) e non per promuovere cultura: Mentre un cibo non di qualità non procura inquinamento alla vita dei lettori, inquinare con cattivi libri, con libri spazzatura, significa inquinare l’intelligenza dei lettori […] Per ritrovare un giusto equilibrio bisogna capire che non sono importanti le copertine sbrilluccicanti o altri abbellimenti estetici. In questo modo si può scarnificare anche il prezzo e proporre quella qualità che è la vera sfida che dovrebbe caratterizzare ogni editore, piccolo o grande. Quando dico qualità dico recupero di testi fondamentali, mai tradotti prima o mal tradotti per offendere il lettore. Dopo aver stigmatizzato i bestseller (“L’onda dei grandi besteller sta togliendo sempre più spazio all’editoria di qualità”) – stigma con cui sono pienamente d’accordo, perché, personalmente, non ne posso più di tutte queste eccelse novità sbandierate ai quattro venti, con scrittori e scrittrici che vengono presentati come il nuovo che sempre avanza (e mai arriva!) – Baraghini racconta del suo sogno, che è quello di far sorgere una rete di complicità tra i lettori in modo che il libro passi direttamente dall’autore al lettore, senza mille intermediari che fanno solo lievitare i prezzi. Si tratta di un suicidio dal punto di professionale, ma l’ eretico Baraghini…

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Leggere eBook è molto più ecologico che leggere libri cartacei

Se tutte le motivazioni che mano a mano vi proponiamo per invogliarvi a leggere gli eBook non vi hanno soddisfatto, allora eccone un’altra che non potrà lasciarvi indifferenti: l’ eBook è molto più ecosostenibile del cartaceo . Da una ricerca condotta da Cleantech Group sul ciclo di vita di un Kindle (ricerca limitata solo agli USA) risulta, infatti, che il mercato degli eBook è molto più sostenibile dell’editoria tradizionale, considerata una tra le più inquinanti al mondo per emissioni e dispendio di energia e materie prime. Basti pensare che nel 2008 e solo per il mercato editoriale americano sono stati abbattuti 125 milioni di alberi. I dati della ricerca indicano che le emissioni di CO2 provocate da un lettore eReader nel corso del suo intero ciclo di vita vengono ammortizzate in un anno di uso, grazie al risparmio che nasce dalla rinuncia ai volumi cartacei: tale risparmio viene calcolato in circa 168 kg di CO2 all’anno, che equivalgono alle emissioni provocate dalla produzione e dalla distribuzione di 22,5 libri. Insomma: leggere quasi 23 eBook l’anno aiuta l’ambiente. Non è poco, no? Riprendendo una domanda degli amici di Ecoblog: rinuncereste ai libri cartacei per ridurre le emissioni? Foto | Flickr Leggere eBook è molto più ecologico che leggere libri cartacei