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Librerie indipendenti a impatto sostenibile

Letteratura e rispetto per l’ambiente vanno a braccetto, almeno nel centro di Roma e più precisamente nelle librerie Odradek e Altroquando . In mezzo agli scaffali pieni di libri è infatti possibile acquistare prodotti a basso impatto ambientale: ogni tipo di detersivo biologico alla spina e in confezione, pannolini e salviettine biodegradabili, piatti, bicchieri e posate in Mater-B. Niente più sacchetti di plastica, sostituiti da quelli biodegradabili. “ Tutti i nostri prodotti , è scritto sul sito di Odradek, contribuiscono allo sviluppo sostenibile perché riducono, a volte anche nella loro fabbricazione, gas a effetto serra; riducono l’uso di energia ed eliminano il consumo di risorse non rinnovabili .” Io ci farò un salto a più presto e spero lo facciate anche voi! Librerie indipendenti a impatto sostenibile

La libreria del buon romanzo, di Laurence Cossè

Mi è molto piaciuto il romanzo di Laurence Cossè, anche se all’inizio predominava lo scetticismo: la narrativa che inserisce ’strategicamente’ nel titolo le parole ‘libri, libraio, biblioteca’ etc si sta espandendo, e nella maggior parte dei casi solo perchè l’argomento intriga. Intrigano le atmosfere tipiche della libreria, affascinano i personaggi – librai, e magari anche l’idea che nel testo potrai trovare suggeriti dei bei libri da leggere. Ne ho annotato qualcuno anche da questo libro, la cui storia è presto detta: una ricca ereditiera con la passione della lettura chiede a uno spiantato libraio di aiutarla a creare la libreria del Buon Romanzo. Si tratterà di un locale in cui saranno al bando le novità (saranno inserite solo dopo averle saggiate, e quindi mesi dopo il lancio editoriale), e inseriti 600 titoli scelti da alcuni Lettori eccellenti fra i più bei testi della letteratura internazionale. Solo che all’improvviso iniziano a succedere degli ‘incidenti’ ai Lettori (che fino ad allora erano rimasti anonimi), e parte una campagna di stampa manovrata da non si sa chi contro la filosofia ‘totalitaria’ dietro le scelte del buon romanzo. La libreria infatti va a gonfie vele. Unici italiani che l’autrice ha inserito nel suo ’scaffale ideale’ sono i libri di Fruttero e Lucentini, l’Iguana di Anna Maria Ortese e Tristano Muore: Una vita, di Antonio Tabucchi. Ma il libro merita di essere letto soprattutto per le riflessioni che i due protagonisti, lo spiantato Van e l’ereditiera Francesca, si scambiano sul mondo dell’editoria e sulla loro passione comune: leggere. Frasi che di sicuro un lettore Doc non può non condividere, come questa: La letteratura è una mia grande passione, e in quanto appassionato soffro. Mi aspetto tanto da un romanzo. Sono rimasto così spesso deluso che da quasi dieci …

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Lady Moon, di Annette Curtis Klause – Fairy Love, di Cyn Balog – Legacy, di Cayla Kluver

Lady Moon , di Annette Curtis Klause, Fairy Love , di Cyn Balog e Legacy , di Cayla Kluver sono tre libri per ragazzi usciti in Italia di recente: i primi due sono urban fantasy/paranormal romance, il terzo è una “favola fantasy”. Lady Moon è più adatto a un pubblico tardo-adolescenziale (YA), Fairy Love e Legacy anche a un pubblico più giovane. Lady Moon , apprezzato libro dell’inglese Annette Curtis Klause , trapiantata in America, racconta la storia di Vivian, una giovane licantropa , fiera della sua natura “selvaggia” e orgogliosa di essere la figlia del capo-clan. La morte del padre, però, cambia tutti gli equilibri. Trasferitasi in Maryland, inaspettatamente, Vivian si innamora di un umano, Aiden; ma il maschio alfa che vuole diventare capo-clan, l’affascinante e forte Gabriel, la vuole come compagna. Attraverso questi rapporti, che avranno evoluzioni particolari , e barcamenandosi tra lotte di potere, tentativi di mantenere nascosta la natura della sua famiglia agli umani, azioni sconsiderate di un gruppo di giovani licantropi (I Cinque), Vivian arriverà a comprendere qual’è l’essenza della sua complessa e duplice natura, caratterizzata da una parte animalesca, selvaggia e sensuale profondamente radicata. ( «L’immaginario della Klause è magnetico, il suo linguaggio feroce, ricco e impeccabile. Il risultato è un romanzo pieno di forza. Booklist – Una storia da brivido, piena di suspense. Kirkus Reviews» ). Dal libro, che è autoconclusivo , è stato tratto, nel 2007, il film Blood and Chocolate (diverso e meno riuscito del libro stesso). Della Klause, in Italia, era già stato pubblicato il Il bacio d’argento . Fairy Love , romanzo d’esordio dell’americana Cyn Balog , ci porta nell’ urban fantasy con fate , “regno” di autrici come Aprilynne Pike , Lesley Livingiston e Melissa Marr . L’ autoconclusivo Fairy Love racconta la storia dei giovani Morgan Sparks e Cameron Browne. Cam è incredibilmente bello, atletico e intelligente. E’ fidanzato con Morgan e i due …

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La “Bugia d’amore” di Lorenzo Laporta

L’atmosfera è quella quasi banale di una ragazzetta romana che vive la sua vita da 17enne: amori, liceo, famiglia. Ma c’è qualcosa di diverso. Chiara, questo il nome della ragazza, scruta nel profondo della propria vita e di quella degli altri, cercando risposte, ponendo domande. Non le basta accettare di vivere quel che viene, vuole imparare a vivere e farlo appieno. Attorno a lei due genitori traditi e traditori che sapranno riscoprire l’amore dopo le bugie, una sorella bulimica che smette di parlare, forse per quel coraggio che le manca nel cambiare la sua stessa vita, fino a quando non ritrova la “scintilla”. E poi gli amori, gli amici, la scuola. E quella bugia, l’unica vera e giusta, detta solo per amore. Non sto parlando di un film. Nemmeno della storia della mia vicina di casa. Anche se potrebbe essere entrambe le cose. Perché “Bugia d’Amore” di Lorenzo Laporta (Aliberti Editore) è uno spaccato di vita raccontato in un libro leggero ma intenso, dalla narrazione cinematografica, con immagini nitide e personaggi completi. Senza mai strafare, senza cadere nella minaccia di un “moccismo” adolescenziale e tentatore, il romanzo young-adult del giovane scrittore tarantino sorprende e conquista, facendosi letteralmente “divorare” nella lettura in un solo pomeriggio. La narrazione è agile, seppur costellata di momenti di elevato slancio letterario, il linguaggio è curato ma mai esagerato, la punteggiatura perfetta, le scene – ed il cambio di scena – curato come l’autore fosse in realtà un regista. La storia, apparentemente “una delle tante” diviene simbolo di quella modernità di cui non bisogna avere paura, di quei tempi moderni in cui i giovani sanno indagare la realtà oltre la superficie, riuscendo a scavarla nel fondo, a metabolizzarla, ad affrontarla. Il filo conduttore di tutta la …

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