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A L’arte francese della guerra di Alexis Jenni il Prix Goncourt 2011

L’Art français de la guerre del lionese Alexis Jenni ha vinto il Prix Goncourt 2011 . E’ un’opera prima uscita dalla penna di un professore liceale di scienze naturali, pubblicata il 18 agosto di quest’anno dal famoso editore Gallimard, ad aver conquistato l’ambito riconoscimento. Un romanzo che rimanda nel titolo alla famosa trattato militare di Sun Tse , che si sviluppa come il frutto dell’immaginazione di un uomo che si è ritrovato scrittore alla non più tenera età di 48 anni facendosi portavoce di una visione estremamente polemica del ruolo della Francia nelle vicende storiche della Seconda Guerra Mondiale. La sua voce ripercorre attraverso i ricordi dell’amicizia con Victorien Salagnon, pittore ed ex-soldato, “il donchichottismo” la mancanza di un’efficace strategia militare e politica che caratterizzò, tra le altre, le azioni in Indocina e Algeria. Stavo male, tutto andava male, attendevo la fine. Quando ho incontrato Victorien Salagnon non sarebbe potuta andare peggio. Lui l’…

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"Tu che te ne andrai ovunque" di Ilaria Rossetti

Lodigiana, classe 1987, già vincitrice dei premi Subway (2006), Campiello Giovani (2007) per la La leggerezza del rumore , LOGOS indetto della Giulio Perrone Editore (2008). Ilaria Rossetti è ben più che un talento emergente della narrativa italiana contemporanea, è una voce chiara e distinta della sua generazione, ma anche un amo che analizza il dialogo mancato con quella precedente. La sua scrittura è densa come il fumo di una Milano affogata nel calore di vapori pestilenziali, densa come il muro di note che sprigiona il violino di Eva, come l’intensità delle parole delle sue lettere d’amore. Densa come la vita complicata di Argo, falso prete e vero venditore di cd alla ricerca di se stesso. Densa come l’acqua che bagna il paesino della Liguria e nella quale Nicola immagina di rimettere i piedi quando guarda fuori della finestra della classe nella quale insegna italiano. E’ giovane Nicola, ma ciò non gli impedisce essere anni luce dal prototipo del “giovane professore idealista” e i suoi studenti lo scopriranno respirando fumo di libro, osservando una scena che hanno sognato mille volte, ma che sicuramente non immaginavano di vedere. Dall’incipit: Tutti tacevano. – Avete da accendere? – chiesi sorridendo. Dopo qualche istante di smarrimento, qualcuno mi lanciò un accendino. – Molte grazie. Diedi un ultimo sguardo a Milano che affogava nella canicola, là fuori, alla ruspa che divorava la terra secca, alle macchine in strada, al tipo con la stampella che vendeva i fiori sul marciapiede, alla bella ragazza che si sistemava il reggiseno convinta che nessuno vedesse. Feci scattare l’accendino di fronte agli sguardi attoniti dei ragazzi. Nulla avevo, del professore idealista: c’era paura, solopaura. Fissai la fiammella per qualche istante, poi appiccai il fuoco. Bruciate, pensai. Bruciarono. Le vite scorrono velocissime, sembrano colare come l’umidità della capoluogo lombardo, tra istantanee che coinvolgono personaggi chiave, sconvolgimenti, bombe e tutto quel quotidiano tran tran che si sussegue tra le linee della metropolitana meneghina. Via | giulioperroneditore.it “Tu che te ne andrai ovunque” di Ilaria Rossetti…

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I pesci non chiudono gli occhi nelle pagine di Erri De Luca

Attesissimo e non a caso. Ancora un romanzo di formazione, (come Tu, Mio e Montedidio) un libro su un’estate ad Ischia di mezzo secolo fa che arriva alla fine di una stagione della vita. Un scrittore, il napoletano Erri De Luca, che non rientra nella categoria, a dire il vero “non è categorizzabile in assoluto” poiché le sue parole crescono in una specie di coscienza autonoma, come se fossero episodi di un essere che cammina su gambe d’inchiostro. I pesci non chiudono gli occhi è l’ennesima declinazione della sua storia, l’ultimo flashback che arriva dritto da un isola di fronte le coste napoletane, in quell’attimo di “solarità inselvatichita” che solo le vacanze dei ragazzini sul limitare della preadolescenza possono davvero comprendere. In quel momento incredibile in cui l’amore cambia il corpo e lo spirito, è la lotta contro un tempo che sembra non voler mai essere all’altezza del sentimento di sé che si fa prepotente, ma che resta confinata in un angolo di Mediterraneo. L’autore stesso riallaccia dei fili vecchi mezzo secolo: Questo ricordo a distanza di un giubileo di cinquant’anni mi ha riportato all’età in cui ne avevo dieci ad Ischia, ed è l’età in cui si scrive per la prima volta il primo numero di anni a due cifre. […] E’ questa cifra doppia che inaugura l’età dell’adolescenza mentre una testa che sta correndo avanti rimane compressa dentro un corpo chiuso, ancora infantile. Un ragazzino e una ragazzina appena più grande. Il loro è un incontro che dipana sentimenti acerbi e forti, un’epifania che si fonda sulla visione della giustizia, quella che non può riparare nulla per lui, mentre esige la sua esistenza per lei, che pronuncerà quella frase che a distanza di tanti anni è diventata il titolo del libro: Come tutti i miei titoli è una frase presa dalla bocca di qualcuno che la sta dicendo, in questo caso si tratta di una ragazzina che…

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I ricordi mi guardano, di Tomas Tranströmer: 8 racconti del premio Nobel per avvicinarsi alla sua poesia

Quando qualche settimana fa abbiamo assistito alla premiazione di Tomas Tranströmer da parte dell’Accademia Svedese, la maggior parte degli italiani – anche tra i più voraci lettori di poesia – si sono guardati intorno cercando qualcuno che non si domandasse la fatidica domanda: «Ma chi diavolo è costui?». E’ inutile negarlo, Tomas Tranströmer, se si escludono i pochissimi lettori degli unici due libri tradotti in italiano (i famosi 5 lettori), è assolutamente sconosciuto. In un contesto del genere, dunque, la pubblicazione di questa piccola raccolta di racconti del neo-premio Nobel per la letteratura da parte della casa editrice milanese Iperborea capita decisamente a fagiolo. Si intitola I ricordi mi guardano e sarà a disposizione dei lettori italiani a partire dal 18 novembre. Gli otto racconti che contiene “immortalano episodi, immagini, piccole grandi avventure interiori nella quotidianità di

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