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"Ballata di un amore italiano" di Davide Longo

Ballata di un amore italiano , di quello stesso Davide Longo che abbiamo già “chiamato in causa” qualche tempo fa per “L’uomo verticale” ; è la storia di una storia d’amore che è già scivolato, che ha attraversato un lungo percorso nelle vite di Checco e Renata, sessantenni in forma che si ritrovano a ballare come non accadeva da tempo. Dai venti ai sessanta, dall’incontro, al matrimonio, ai figli, al ritorno ad una vita di complice condivisione a due, in quello scorrere inarrestabile che li ha condotti insieme su quella pista, ancora l’uno nelle braccia dell’altro. La vicenda di una coppia e l’Italia che cambia con lei, ma le voci non sono solo due, ce n’è una terza, prepotente che parla in rima e nessuno vuole ascoltarla… ma non si può più far finta di niente! I loro ricordi scivolano lentamente sulle note leggere di quando quell’amore è nato, di quando era tenero, in un crescendo che rivela una profonda e inquietante spaccatura che si chiama Savino. Una coppia gli sfila di fronte: lei un vestito a fiori troppo piccoli, le braccia nude, scarpe basse. Lui una giacca celeste. Attraversano la pista tenendosi per mano. L’uomo li sbircia mentre si allontanano. perché quando la gente si sfrega, si tocca se te c’hai il dono, ti pare una bocca che parla, che dice, che racconta le storie, di cose passate, di cose ben serie Sfila di tasca una mano. È sporca, lunga ed elegante. Se la passa sulla testa rasata. perché dell’adesso importa una sega, è il prima che conta, il prima che frega! Perché in fondo anche il loro amore si è nutrito di crepe! Video da feltrinellieditore Via | davidelongo.com “Ballata di un amore italiano” di Davide Longo

"Ballata di un amore italiano" di Davide Longo

Ballata di un amore italiano , di quello stesso Davide Longo che abbiamo già “chiamato in causa” qualche tempo fa per “L’uomo verticale” ; è la storia di una storia d’amore che è già scivolato, che ha attraversato un lungo percorso nelle vite di Checco e Renata, sessantenni in forma che si ritrovano a ballare come non accadeva da tempo. Dai venti ai sessanta, dall’incontro, al matrimonio, ai figli, al ritorno ad una vita di complice condivisione a due, in quello scorrere inarrestabile che li ha condotti insieme su quella pista, ancora l’uno nelle braccia dell’altro. La vicenda di una coppia e l’Italia che cambia con lei, ma le voci non sono solo due, ce n’è una terza, prepotente che parla in rima e nessuno vuole ascoltarla… ma non si può più far finta di niente! I loro ricordi scivolano lentamente sulle note leggere di quando quell’amore è nato, di quando era tenero, in un crescendo che rivela una profonda e inquietante spaccatura che si chiama Savino. Una coppia gli sfila di fronte: lei un

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Madeleine sogna, ma cosa sogna secondo voi?

Attenzione ultima chiamata! C’è tempo fino a domani per partecipare all’esperimento proposto dalla casa editrice Transeuropa per dare il benvenuto al libro della scrittrice americana Sarah Shun-lien Bynum . E’ sufficiente scaricare e leggere l’inizio del suo romanzo, “Madeleine dorme” , fino al punto in cui la protagonista si addormenta, per poi immaginare il suo sogno (in un massimo di 2000 battute) e inviarlo entro il 20 novembre a: madeleinesogna@transeuropaedizioni.it I dieci scritti selezionati dalla redazione, saranno pubblicati on-line e l’autore del prescelto sarà invitato ad una cena con l’autrice Sarah Shun-lien Bynum che si terrà in occasione della presentazione del romanzo a Roma, durante la manifestazione romana Più Libri Più Liberi 2011 . Un’esordiente, ma tutt’altro che sconosciuta (tanto da meritarsi un posto nella classifica dei 20 migliori scrittori under 40 del New Yorker ) rappresenta infatti la “prima pietra fondante” della una nuova politica di internazionalizzazione sostenuta dall’editrice. Il suo libro è già stato premiato con il Janet Heidinger Kafka Prize oltre a risultare fra i finalisti del National Book Award , per un debutto degno di nota per la scrittrice amata da Franzen . Tantissimi i contributi inviati

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"Mes amis! Mes Amis" di Corrado Levi

“Mes amis! Mes Amis” di Corrado Levi è “una collezione di 100 indizi, 100 piccoli e leggeri pensieri su 100 artisti italiani del ‘900″. Un “concentrato di memorie condensate” nelle opere dei grandi protagonisti dell’arte italiana dell’ultimo secolo, presentato alla Triennale di Milano dal critico e storico del design Beppe Finessi e dal docente ed esperto d’arte Giacinto di Pietrantonio . L’emozione delle poche parole che accompagnano i grandi capolavori è il segno distintivo dei rapporti di amicizia e coinvolgimento, che legano l’autore a coloro che quei lavori li hanno immaginati, realizzati e offerti. Carol Rama , Getullio Alviani , Giulio Turcato , Felice Casorati , Bruno Munari , si ritrovano tra le pagine di Levi in una specie di filrouge emozionale che ricostruisce in una prospettiva altra, lo svolgersi e il susseguirsi delle personalità. Un accadimento palpitante che fa in modo che ogni “fautore” si leghi indissolubilmente a quell’arte che lo accoglie, lasciandocene percepire dolcemente l’alone. L’oltre suggerito da Giulio Turcato quando su tele monocrome getta a caso della sabbia colorata su spruzzi di colla . Oppure fa delle sculture astratte altre come sottili colli di giraffa a ergersi sul mondo. Turcato ci invita a desiderare l’impossibile. Video da buburm83 “Mes amis! Mes Amis” di Corrado Levi