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Centouno tesori nascosti di Roma, di Gabriella Serio

Sull’onda del successo di Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti di Roma , segnalo volentieri l’uscita di questo libro scritto da una archeologa, Centouno tesori nascosti di Roma da vedere almeno una volta nella vita , edito da Newton Compton. Gabriella Serio, che lavora presso il ministero per i Beni e le attivita’ culturali ed è laureata in topografia antica, promette nel volume di svelare angoli nascosti e sconosciuti della Capitale, lontano dai monumenti più appariscenti, spesso sotto terra. Luoghi di Roma che hanno ospitato misteriose congreghe segrete (ad esempio c’è il capitolo riti Voodoo a piazza Euclide)

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Centouno tesori nascosti di Roma, di Gabriella Serio

Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti di Roma, di Costantino d’Orazio

Esistono delle ‘chiavi’ per accedere ai luoghi più belli di Roma? Ce le rivela, in un bel volume edito per Palombi, lo storico dell’arte Costantino d’Orazio, che da quindici anni organizza aperture straordinarie di luoghi d’arte esclusivi e mostre d’arte contemporanea in siti di valore storico, in Italia e all’estero. Questo bel volume, Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti di Roma , è diviso secondo una tipologia dei luoghi che comprende palazzi, casini, ville; conventi, chiese, biblioteche; sotterranei, mitrei, necropoli. C’è anche un indice dei luoghi per zone, e ogni scheda fornisce le indicazioni pratiche per prenotare una visita (numeri di telefono, spesso e-mail dei referenti). Viene naturalmente fornita l’indicazione su come superare la porta di S. Pietro in Montorio (che ha la serratura più famosa del mondo, perchè da essa si vede la Cupola di san Pietro), e l’autore ci augura ‘buona fortuna’ indicandoci i numeri di telefono a cui cercare di prenotare una visita ai giardini Vaticani. E così a Palazzo della Cancelleria possiamo ammirare il suggestivo spettacolo di un lago che si apre nei sotterranei (si tratta in realtà del sepolcro di Aulio Irzio, il cui recinto in tufo è “completamente sommerso sotto la limpida acqua dell’Euripo, un canale che attraversava il Campo Marzio per sfociare nel Tevere”). Oppure, andiamo a scoprire il soffitto del Casino dell’Aurora Pallavicini, un quadro di Guido Reni per ammirare il quale, al centro della sala, è messo a disposizione uno specchio; a Villa Lante invece un lanzichenecco lasciò traccia del suo passaggio sul salone del muro. “A dì de magio 1527 fo la presa di Roma”, scrisse baldanzosamente. Scopriamo che gli interni del villino Gamberini ricordano l’atmosfera dei saloni di palazzo Baylerbey di Instanbul, mentre a Villa Madama una fontana, realizzata con conchiglie e fossili di molluschi, doveva commemorare l’animale domestico preferito di papa Leone…

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Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti di Roma, di Costantino d’Orazio