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In morte di Alejandro Casona

“Un hombre vale por lo que construye”. (Il valore di un uomo è in quello che costruisce) Alejandro Casona , (che in realtà di cognome faceva molto più profanamente Rodrìguez) altrimenti conosciuto sotto lo pseudonimo “El Solitario”, è morto il 17 settembre del lontano 1965, a Madrid, allora capitale di un paese franchista, immerso fino al collo nell’oppressione della dittatura e terribilmente distante dal resto d’Europa nel quale era ritornato da poco. Meno di tre anni dopo gli studenti della Sorbona avrebbero cercato di mettere la “fantasia al potere” infiammando con le loro contestazioni un maggio da ricordare e dando vita ad un onda che non avrebbe tardato a far sentire la sua eco nei paesi vicini (Italia in primis). Ma Parigi era troppo lontana ideologicamente, la Francia di Sartre , Simone de Beauvoir , Derrida , era infatti anni luce da quella …

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11 settembre dieci anni dopo, una piccola guida bibliografica anno per anno

Sono passati dieci anni dai dram matici momenti in cui tutto il mondo, con gli occhi attaccati ai teleschermi, vedeva il simbolo di un impero crollare. Non c’è alcun dubbio che il crollo delle Torri gemelle sia stato uno degli eventi storici più mediatizzati della storia, esattamente come non ci sono dubbi che sia stato l’evento che con più forza ha scosso l’immaginario di tutti, soprattutto nel mondo occidentale. Sono passati dieci anni dal quel giorno e il mondo è certamente cambiato, due guerre hanno devastato l’Iraq e l’Afghanistan, altri due attentati, a Madrid e a Londra hanno scosso le certezze degli europei, una crisi economica globale ha rivelato la tara ereditaria di un sistema destinato a crollare. Nel frattempo però la vita è continuata e insieme ad essa la Letteratura, che della vita è figlia. Di certo la caduta delle Torri ha lasciato il segno anche in questo piccolo campo della vita sociale e creativa del mondo, lasciandosi dietro una scia di narrazioni figlie di questa tragedia. Quello

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Vargas Llosa torna a scrivere dopo il Nobel e pensa a Boccaccio

Dopo aver smaltito i durissimi, tediosi e faticosi impegni derivati dalla scomoda – si fa per dire – assegnazione del p remio Nobel per la Letteratura lo scorso dicembre, lo scrittore Mario Vargas Llosa ha dichiarato di poter finalmente tornare ad applicarsi all’attività che predilige, che per fortuna non è vendere milioni di copie dei propri romanzi grazie all’assegnazione di un premio, ma scrivere, inventare storie, vale a dire fare letteratura. E difatti, in un intervento all’Università Complutense di Madrid lo scrittore cileno ha dichiarato di voler tornare subito a scrivere e di avere già in mente un progetto per un prossimo libro (tra le altre cose ha dichiarato anche che non ha mai sofferto della sindrome della pagina bianca, beato lui) ma anche che il suo prossimo lavoro, piuttosto che un romanzo sarà un’opera di teatro basata sull’inizio del Decameron di Boccaccio. Dopo Dario Fo , dunque, che ha festeggiato

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Apocalisse Z e I giorni oscuri, di Manel Loureiro. Dalla Spagna con horror-e

Apocalisse Z: i giorni oscuri , di Manel Loureiro , è il secondo volume di una serie spagnola fanta-horror apocalittica a base di zombie. Nata sul web, dopo tre milioni di lettori da tutto il mondo in tre anni, è stata trasferita su carta con grandissimo successo e apprezzamento da parte di critica e pubblico e poi diffusa anche all’estero. Il fumetto e il film sono dietro l’angolo. E’ una serie che mi incuriosisce molto e colgo al volo l’occasione della seconda uscita per recuperare il volume precedente e iniziare, finalmente, a vedere come quest’avvocato galiziano, amante degli zombie e della letteratura, abbia trattato i “temi a catena”, a me molto cari, di virus > pandemia > apocalisse > post-apocalisse … alla spagnola. Stanno arrivando molti libri di questo tipo – pensiamo a Il passaggio di Justin Cronin, a La foresta degli amori perduti di Carrie Ryan, a La Progenie di Guillermo del Toro e Chuck Hogan (a breve il seguito), a Parainsonnia di Charlie Houston, ai futuri Rot & Ruin e As the World Dies: The First Days di Odissea Zombie – ma dalla Spagna non ricordo molti esempi, tra quelli arrivati…

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