Tag Archives: maggior-numero

Leggere i libri in Italia. I dati dell’Istat

In occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino l’Istat ha pubblicato il report sullo stato della lettura in Italia nel corso del 2010. Alcuni dati sono ovvi, altri lasciano riflettere. Il 46,8% della popolazione sopra i sei anni ha dichiarato di aver letto almeno un libro per piacere (quindi non per motivi scolastici o di lavoro) nell’ultimo anno; nel 2009 tale percentuale era del 45,1%. Il maggior numero di lettori (i dati parlano del 59%) è di età compresa tra gli undici e i diciassette anni, e il picco si raggiunge con lettori tra gli undici e i quattordici anni. In ogni caso sono le donne a leggere più degli uomini: le lettrici, infatti, si attestano al 53,1% e i lettori al 40,1%. Il 44,3% della popolazione ha dichiarato di aver letto fino a tre libri nel corso dell’anno scorso mentre solo il 15,1% ne ha letti dodici o di più. Geograficamente parlando, abbiamo un dato noto: al centro e al nord i lettori si attestano al 50%, mentre al sud e nelle isole la percentuale scende al 37%. Le tre regioni che più si distinguono per numero di lettori sono il Trentino-Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia e la Valle d’Aosta; all’ultimo posto, invece, figura la Basilicata. La classifica completa divisa per regioni delle…

Leggi la fonte originale:
Leggere i libri in Italia. I dati dell’Istat

I premi letterari influenzano le vostre scelte di lettura?

“L’Italia e’ un paese anomalo che ha il maggior numero di telefonini, suv e premi letterari del mondo. Ce ne sono troppi”. A dirlo è, in una bella intervista all’Adnkronos, Cinzia Tani, giornalista e scrittrice, autrice del saggio Premiopoli. Un indice ragionato dei premi letterari (Mondadori ed.). Tani ha commentato così la decisione di John Le Carrè di rifiutare il Booker Prize “anche se – ha aggiunto – solo chi e’ famoso e vende molti libri si puo’ permettere di rinunciare ai premi”. La ragione per cui in Italia uno scrittore non può permettersi di rifiutare un premio sta però, secondo Tani, nel fatto che nel nostro Paese è difficilissimo promuovere un libro. E quindi via libera anche a quei premi “meno seri” del Viareggio, il Bautta, il Fregene, oltre che allo Strega e al Campiello (che “pur non essendo “puri” fanno però vendere i libri”). Voi vi fate influenzare, nelle vostre scelte di lettura, dai premi letterari? Insomma: siete invogliati a comprare un libro, sapendo che si è classificato ai primi posti di un concorso? Foto | Flickr I premi letterari influenzano le vostre scelte di lettura?