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La libreria Ptyx di Ixelles, una bella facciata omaggio per una mecca dalla feroce indipendenza

C’è una libreria belga che ha aperto solo recentemente (il 29 settembre 2012 per essere precisi al millimetro) e si é già ritagliata un posticino d’onore nel cure e negli occhi di tanti appassionati di tomi. Si tratta di un bel luogo di tre piani situato al numero 39 della rue Lesbroussart, a due passi dalla place Flagey di Ixelles , cittadina belga inserita nella cintura a sud di Bruxelles. Risponde al nome di librairie Ptyx ed offre ai suoi clienti un’ampia scelta di letteratura, scienze umane, libri per ragazzi e fumetti, ma quel che cattura al primo sguardo sono i volti celebri della letteratura, i cui ritratti troneggiano dritti sulla facciata. Si va da Virginia Woolf a Marcel Proust , passando per Spinoza , con citazioni di Mark Twain , in un confluire di pensieri e di grandi opere letterarie che non può che imprimersi piacevolmente nella memoria. Ogni mese dall’inaugurazione (tranne dicembre) é stato dedicato ad un tema diverso, dagli editori B.S.Johnson e Attila…

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La libreria Ptyx di Ixelles, una bella facciata omaggio per una mecca dalla feroce indipendenza

Marcel Proust e i carnets della BNF

Il grande scrittore francese Marcel Proust era ossessionato dalla scrittura, e i momenti di ispirazione lo assalivano ovunque. Per catturare le idee, subitanee come le sensazioni, si affidava alla penna e a dei quaderni tascabili, come i cinque carnets stretti e lunghi dalla copertina dipinta, acquistati nel negozio inglese Kirby Beard, situato nel quartiere di Opéra, che sono il frutto di un regalo indovinato offerto nel gennaio 1908 da Geneviève Straus , al suo grande amico Marcel. Di qualità superiore e con finiture lussuose, quattro dei piccoli tesori di carta, che sono ormai conservati alla Bibliothèque Nationale de France ( BNF ) furono impiegati dall’autore

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Marcel avant Proust, 11 testi inediti riuniti e pubblicati in Francia

I suoi contemporanei molto probabilmente non immaginavano nemmeno di trovarsi davanti alle parole di colui che sarebbe diventato uno dei monumenti della letteratura francese, e lo stesso Marcel Proust , allora solo un brillante diciannovenne agli esordi, faceva di tutto per nascondersi, celando la sua identità dietro innumerevoli soprannomi fantasiosi come Pierre de Touche, Étoile filante, de Brabant, Fusain, Y, M.P. Giovane rampante appena approdato alle scene del belmondo della capitale, tra la fine del 1890 e il dicembre dell’anno successivo, il giovane Marcel pubblicherà sulle colonne della rivista “Le Mensuel” ben undici articoli, dei quali solo uno riporta la sua firma per esteso. Questi testi, rari e sconosciuti al grande pubblico, sono oggi riuniti per la prima volta in un libro: “Marcel avant Proust” , 160 pagine pubblicate dalle éditions des Busclats , con prefazione di Jérôme Prieur , scrittore, cineasta, autore di “Proust fantôme” (per Gallimard) che ha ricevuto da una giuria di esperti di Proust il “Prix Céleste”. Questi pezzi inediti ormai disponibili alla lettura, tratteggiano le sembianze di un grande autore ancora agli albori, svelando curiosi riferimenti ai temi che saranno sviluppati nella famosa Recherche : Cronache di moda, descrizioni della vita mondana e culturale, commenti di esposizioni, pareri e critiche a proposito di raccolte poetiche… Vi troviamo il giovane dandy affrontare i suoi primi passi nei salons e nell’universo parigino delle arti e delle lettere che nutrirà la sua opera futura, mentre affila la sua piuma infilandosi nei bassifondi dei music-hall, scive un corto poema e pubblica due racconti. Via | Le

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La liturgia della lettura

Si dice che Machiavelli , quando leggeva, si vestisse con abiti del periodo in cui era vissuto lo scrittore che stava leggendo; si dice anche che, quando era immerso nella lettura, facesse imbandire la tavola sia per lui che per l’autore che stava leggendo. Marcel Proust , nello scritto Sulla lettura – che nacque come introduzione alla versione francese di Sesamo e gigli di John Ruskin – parla di quella speciale liturgia che accompagna la lettura di un libro speciale: Non esistono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto intensamente quanto quelli che crediamo di avere perduto senza viverli, i giorni trascorsi in compagnia di un libro molto caro. Tutto quello che piaceva ai più lo allontanavamo come un volgare ostacolo per un piacere divino: l’amico che veniva a cercarci per giocare quando stavamo nel passaggio più interessante; la molesta ape o il raggio di sole che ci obbligava ad alzare gli occhi dalla pagina o a cambiare posizione; la merenda che ci avevano …

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