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Io speriamo che me la cavo, la periferia di Napoli di Marcello D’Orta

Napoli è stata milionaria tante volte, la sua periferia invece resta immortalata soprattutto nel testo di Marcello D’Orta. Il testo del compianto Marcello d’Orta è stato un grande classico delle letture giovanili di tanti ragazzi italiani, a maggior ragione in provincia di Napoli, un ricordo che resterà negli anni nella memoria di un’intera generazione. Una raccolta di temi fantasiosi e tristemente reali, raccolti proprio da d’Orta nel suo decennio “al fronte” come maestro elementare ad Arzano . Documenti che a detta di colui che li lesse e corresse per poi raccoglierne sessanta nel libro intitolato “Io speriamo che me la cavo” : Colorati, vitalissimi, spesso prodigiosamente sgrammaticati e scoppiettanti di humour involontario, di primo acchito possono far pensare a una travolgente antologia di “perle”. Ma, per chi sa guardare, sotto c’è qualcosa di diverso e di più. Una saggezza e una rassegnazione antica, un’allegria scanzonata e struggente nel suo candore sottoproletario, una cronaca quotidiana ilare e spietata che sfocia in uno spaccato inquietante delle condizioni del nostro Sud. Il maestro Marco Tullio Sperelli, nuovo venuto dal nord e fresco trasferito per errore alla scuola Edmondo De Amicis di Corzano, Paolo Villaggio nell’adattamento cinematografico del 1992 firmato da Lina Wertmüller , il suo incontro con la realtà del napoletano, lo choc degli scugnizzi, dei ragazzini in strada e il lavoro minorile imperante, elementi di una realtà che a pochi anni dalla fine del millennio sembra quasi impossibile, eppure esiste ed in certi casi è ancora la stessa in molti comuni. Una specie di libro Cuore degli anni ‘90 e in versione napoletana, richiamato anche nel riferimento all’autore nel nome della scuola che dovrebbe essere frequentata proprio da quei ragazzini che invece sono …

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È morto Carlo Castellaneta. Aveva 83 anni

Lo scrittore è morto a Udine. Nel 2007 aveva pubblicato il suo ultimo libro: “Gridando: avanti Savoia!”. Lo scrittore Carlo Castellaneta è morto la scorsa notte a Palmanova (Udine). 83 anni, milanese, viveva però in Friuli da una decina d’anni. La morte è giunta in ospedale, dove Castellaneta era ricoverato in seguito a complicazioni causate da una polmonite. Scrittore e giornalista, ha legato il suo nome alla città di Milano, dove era nato nel 1930. La sua carriera inizia in Mondadori , come correttore di bozze. Nel 1958 Elio Vittorini, consulente della casa editrice, legge il manoscritto di “Viaggio col padre” e approva la pubblicazione di quello che è stato il suo primo libro. Quasi 50 anni dopo, nel 2007, diede alle stampe il suo ultimo lavoro: “Gridando: avanti Savoia!”, sempre per la casa editrice Mondadori. Ha collaborato con il Corriere della Sera ed è stato anche direttore di Storia Illustrata; ma è ricordato soprattutto per i libri, in gran parte dedicati alla città di Milano . Tra i suoi lavori più noti si ricorda “La Paloma”, “Notti e Nebbie” da cui è stata tratta una serie televisiva diretta da Marco Tullio Giordana su sceneggiatura dello stesso Castellaneta, “L’età del desiderio”. È morto Carlo Castellaneta. Aveva 83 anni

Giornata Mondiale del Libro: 13 citazioni celebri!

Arrendiamoci ad un dato di fatto, oggi è la Giornata Mondiale del Libro, e ne sentiremo parlare “in tutte le salse”. Per rendere onore a questi amati “ammassi di fogli e di vita”, che ci consentono di varcare i limiti cronologici e fisici delle nostre esistenze, abbiamo già “scomodato” una poesia del grande Saramago , ma non è finita lì. Eccovi quindi una serie di frasi celebri, brevi e incisive, di quelle da baci Perugina, giusto per capirci, semplici da ricordare e facili da riutilizzare, un po’ come i luoghi comuni, che quando coinvolgono i nostri cari libri, mantengono il nostro sdegno dentro limiti più stretti, e si lasciano persino ripetere. Vi troverete proverbi e citazioni, aforismi e detti, ricordi e riflessioni di…

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