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Le stelle cadenti in una poesia di Mario Quintana

Nottata magica quella del 10 agosto per le stelle cadenti che esaudiscono i desideri. Gli studiosi ci fanno sapere che lo sciame di stelle cadenti non rispetta il calendario, ma, come si dice, al cuore non si comanda! Molte sono le poesie dedicate a questa giornata: celeberrima quella di Giovanni Pascoli dal titolo X agosto . Noi vi proponiamo una poesia che viene dall’altra parte del mondo: è del poeta brasiliano Mario Quintana . A dire il vero non è una poesia specifica per il 10 agosto ma è dedicata alle stelle cadenti: il poeta descrive cos’ha provato il suo cuore nel vedere per la prima volta una stella che cadeva. Le stelle Si sono aperte poco a poco le stelle… di perle bel campo in fiore! Tanto alto il Cielo! Potessi andarle a cogliere… chiederei a una se mi vuoi bene. Stelle alte! Di che si preoccupano? Tanto distanti sono… tanto lontano da questo mondo… tremula banda di candele distanti ancorate nell’azzurro del cielo profondo… Il mio cuore però si è quasi fermato, volavano là le mie speranze quando una di quelle stelline, Dio la guidi!, dal cielo è precipitata… Certo era l’amore che mi volevi che

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Le stelle cadenti in una poesia di Mario Quintana

Tattica e strategia in amore secondo Mario Benedetti

In amore, come in ogni altra realtà della nostra vita, c’è bisogno di strategie e di tattiche. Ognuno ha le proprie armi segrete per conquistare la persona amata, ma solo alcuni sono disposte a rivelarle. Il poeta Mario Benedetti (1920-2009) in una poesia dal titolo Tattica e strategia svela un po’ i suoi segreti. La tattica consiste nel guardare la persona amata, nel conoscerla profondamente, rispettarla, nell’essere sincero fino in fondo perché così un giorno si potrà mettere in pratica la strategia: che la persona amata, cioè, con una scusa qualunque, si rivolgerà a lui. Mario Benedetti, Tattica e strategia La mia tattica è guardarti imparare come sei volerti come sei la mia tattica è parlarti costruire con parole un ponte indistruttibile la mia tattica è rimanere nel tuo ricordo non so come né so con quale pretesto ma rimanere in te la mia tattica è essere franco e sapere che tu sei franca e che non ci vendiamo simulacri affinché tra i due non ci sia teloni né abissi la mia strategia è invece molto più semplice e più elementare la mia strategia è che un

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Tattica e strategia in amore secondo Mario Benedetti

Balotelli. A cresta alta, di Raffaele Panizza e Gabriele Parpiglia

Raffaele Panizza e Gabriele Parpiglia firmano per Roberto Maggi editore un libro che prova a fare il punto della situazione su uno degli argomenti di gossip del momento: la questione Mario Balotelli e Raffaella Fico con la piccola Pia. Intento del libro Balotelli. A cresta alta è quello di mostrare chi sia Mario Balotelli che è sempre presente nel mondo della comunicazione, sia sui giornali sportivi che sulle riviste patinate. Attraverso varie testimonianze, rivelazioni piccanti, foto e interviste Panizza e Parpiglia ci mostrano varie sfaccettature del campione di calcio. Il volume è organizzato in cinque parti – Infanzia senza tetto, Cuore da ghetto, Campione reietto, Fuori squadra senza nessun rispetto, Vita da maledetto – ha la prefazione di Totò Di Natale, calciatore dell’Udinese e si chiude con una lettera di Jean-Léonard Touadi, esponente del PD, che dedica a Balotelli una lettera in cui lo dichiara un eroe anti razzismo. Nel leggere il libro rimbomba quella domanda che il piccolo Mario rivolse alla sua maestra: “Ma il mio cuore è bianco come quello degli altri?” e mostra sia le difficoltà che Balotelli ha dovuto superare, ma ci fa anche pensare a tutti quei bambini meno fortunati di lui che si sono trovati – e continuano a trovarsi – in situazioni difficili, solo perché la stupidità umana è preponderante. Dicevamo del rapporto con Raffaella Fico e della questione che riguarda …

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11 settembre 2001-2012: una poesia di Mario Luzi

Sono oggi undici anni dagli attentati dell’11 settembre 2001: complottisti vari vedranno senza dubbio qualche segno nefasto in questa sequenza del numero undici. Secondo noi l’aspetto nefasto è solo quello della stupidità umana, che non ha colore o connotazione geografica. Mario Luzi ha dedicato una poesia a quel giorno e invita tutti – ripetiamo: tutti – a dimettere la propria alterigia e a conseguire, insieme, la pace. Che è delicata come gli steli dei fiori. Mario Luzi, 11 settembre Dimettete la vostra alterigia sorelle di opulenza gemelle di dominanza, cessate di torreggiare nel lutto e nel compianto dopo il crollo e la voragine, dopo lo scempio. Vi ha una fede sanguinosa in un attimo ridotte a niente. Sia umile e dolente, non sia furibondo lo strazio dell’ecatombe. Si sono mescolati in quella frenesia di morte dell’estremo affronto i sangui, l’arabo, l’ebreo, il cristiano, l’indio. E ora vi richiamerà qualcuno ai vostri fasti. Risorgete, risorgete, non più torri, ma steli, gigli di preghiera. Avvenga per desiderio di pace. Di pace vera. Foto | Guarda la pagina per l’autore [Public domain], attraverso Wikimedia Commons 11 settembre 2001-2012: una poesia di Mario Luzi