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Trastevere noir 2013, la capitale nel segno del giallo

La capitale tra misteri e polizieschi in un festival a tema. Le sere in nero di Roma cominciano proprio domani, martedì 9 giugno 2013, per terminare sabato 13 . Un crescendo di incontri, eventi che complice questo primo scorcio d’estate, e le fresche notti dello storico Trastevere, animate da tante storie e da leggera brezza di fiume, porteranno il giallo a due passi dal cuore della capitale. Lo strumento di tale pacifica ed interessante colonizzazione: il festival Trastevere noir , all’interno del quale trenta nuove leve avranno la possibilità di cimentarsi con un apposito Laboratorio di scrittura con delitto (dal 9 al 12 luglio, secondo le fasce orarie 18,30 – 20,30 = stage, 21,00 – 23,00 = set). Attraverso un iscrizione gratuita, ma dipendente dai posti imitati a tre decine, gli interessati saranno guidati nella scrittura di un racconto breve su un crimine, ambientato all’interno dello stesso scenario del Festival. I migliori risultati saranno poi premiati dalla giuria, letti nella serata conclusiva e poi pubblicati in versione e-book. Ma non è tutto, perché a terminare il quadro ci pensa una carrellata di sedici volti , quelli dei più promettenti e noti autori italiani specializzati nel genere, presentati nelle seguenti suite: dalla sera del 9 luglio con Donato Carrisi (ore 21) e poi 45 minuti dopo Ilaria Beltramme e Carlo Callegari; a quella del 10 luglio in compagnia prima del duo Riccardo Gazzaniga e Francesco Carincella (Ore 21) e di quello Mario Falcone e Massimo Maugeri; passando per l’11 luglio, quando sul palco arriverà una nostra …

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Viaggio all’alba del millennio, di Massimo Maugeri

Massimo Maugeri, deus ex machina del blog Letteratitudine , ha da poco pubblicato con Perdisa Pop la raccolta di racconti Viaggio all’alba del millennio . Sul sito della casa editrice si legge : “ Viaggio all’alba del millennio è un’originalissima miscellanea di generi, di toni e registri stilistici”. E uno pensa: “Ok, le solite cose che si scrivono per accalappiare l’attenzione del lettore”. Poi inizi a leggere e ti rendi conto che si tratta veramente di una raccolta di racconti molto interessanti e la dicitura “miscellanea di generi, di torni e registri stilistici” corrisponde al vero. Un esempio è il racconto Aclas che riporta una telefonata in cui possiamo leggere le parole solo di chi ha chiamato, mentre al posto delle parole di chi risponde abbiamo solo tre puntini di sospensione: possiamo ricostruire il dialogo senza problemi, ma quest’invito a interagire direttamente con il testo rende la lettura più avvincente. Raptus , poi, è scritto in maniera così volutamente sgrammaticata (è una sorta di lettera/confessione) e con così tanti salti logici e cronologici da rammentare le varie chiacchierate che si fanno nel corso della giornata con …

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