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Diritto d’autore, eBook, DRM e pirateria

Gli eBook sono finalmente entrati nel mondo librario italiano e i mezzi di informazione se ne sono accorti e ne parlano. Così si fa una sorta di gara a chi ha più titoli, chi è più bravo, quanti libri ci saranno da qui a Natale, da qui a Pasqua, da qui al 2012, fine del mondo permettendo. Tutto questo entusiasmo inizia a scontrarsi con la politica dei prezzi che applicano le case editrici e con l’adozione, da parte di molti editori (non tutti, per fortuna!) dei DRM ( Digital Rights Management ). La motivazione del ricorso ai DRM è che bisogna tutelarsi. Da chi? , ci chiediamo. È sempre più necessario ripensare i diritti di autore, ma urge anche riflettere sui diritti del lettore. Cosa sono i DRM? Dice Wikipedia : Con Digital Rights Management (DRM), il cui significato letterale è “gestione dei diritti digitali”, si intendono i sistemi tecnologici mediante i quali i titolari di diritto d’autore (e dei cosiddetti diritti connessi) possono esercitare ed amministrare tali diritti nell’ambiente digitale, grazie alla possibilità di rendere protette, identificabili e tracciabili le opere di …

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The Mongoliad, romanzo digitale di Neil Stephenson

Non si tratta solo di scrivere un testo a più mani ma di una vera e propria fusione tra un testo di base, il social network, gli ipertesti e le nuove piattaforme di lettura. È questa l’idea di fondo sviluppata da Subutai che ha creato la piattaforma Pulp per creare racconti digitali. La compagnia ha sede a Seattle e San Francisco e ha come cofondatore lo scrittore Neil Stephenson . Il nocciolo dell’esperienza rimane sempre quello della scrittura, ma gli autori possono aggiungere articoli esplicativi, immagini, musica, video. Il tutto arricchito con la possibilità per i lettori di creare i propri profili, interagire fra di loro e altre attività tipiche dei social network. Il lavoro, e qui sta la particolarità, è destinato ad essere distribuito prima di tutto come una serie di apps per smartphone e piattaforme come iPad , iPhone , Android e Kindle (non dimentichiamo che Amazon ha sede proprio a Seattle) che diventano, così, una nuova frontiera per la lettura e per l’editoria in genere. In fin dei conti, come ha affermato lo stesso Stephenson, si tratta di una sorta di espansione a quanto offerto già dai romanzi di fantascienza e fantasy: “Ricordo quando lessi per la prima volta Dune…

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Just Kids, Patti Smith si racconta

Se volete un assaggio della vera New York underground anni ‘70, procuratevi Just Kids (Feltrinelli), self portrait di Patti Smith in cui si narrano le vicende e il forte legame umano e artistico con Robert Mapplethorpe. Si tratta di un’autobiografia toccante e piena di spunti riguardo al sottofondo intellettuale e creativo che in quegli anni fermentava nel cuore grande mela. Si apprendono dettagli inconsueti della vita di questi due personaggi, Patti e Robert, che da subito si riconoscono esseri affini e prendendosi per mano, affrontano un duro cammino disseminato di sacrifici, alla ricerca dell’arte pura e dell’amore per la conoscenza a tutti i costi. Lo strano mix di case fatiscenti e locali alla moda fa da sfondo alle notti in bianco passate a leggere poeti illustri come Genet o Rimbaud, o a disegnare, dipingere, incidere con i pochi materiali a disposizione. L’attenzione quasi maniacale per i dettagli dell’abbigliamento, per gli accessori e gli abbinamenti, di assoluta rilevanza in una ricerca estetica tout-court, si affianca alla presenza costante di una sorta

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Taccuino di letture estive: frasi che rimangono

Ecco un modo per raccontare le letture di un’estate: annotando frasi che ci hanno arpionato il cuore come àmi, come direbbe Sylvia Plath, o che ci piace ogni tanto rigirarci in bocca, e assaporarne il succo come noccioli di olive, per dirla alla Erri de Luca. E allora, condivido un po’ del mio taccuino, con le belle frasi di De Luca nel ‘Peso della farfalla’: “D’estate le stelle cadevano a briciole, ardevano in volo spegnendosi sui prati”, oppure “In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove…dietro di loro la traccia aperta si richiude”. Mi è piaciuto anche un giudizio di Harry Bosch in “Musica dura” di Connelly, ovvero “dopo aver visto il film si rese conto che quell’attrice non avrebbe saputo recitare neanche per salvarsi la vita”. E sapete che in Afghanistan c’è una curiosa espressione per dire che “si è molto stanchi”? Si dice “sbattuti come una polpetta”. Me l’ha insegnato Viaggio di Nozze a Teheran: è perchè le polpette vendute come cibo di strada vengono battute e ribattute dai venditori ambulanti. E si può essere, infine, donne ‘forti’ anche se estremamente emotive. E’ qualcosa che dice la protagonista della Parrucchiera di Kabul, e la frase mi ha colpito. E voi? Condividete con me i vostri ‘taccuini’. Taccuino di letture estive: frasi che rimangono