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Libri per l’estate: La scarpetta nel piatto di Nenella Impiglia

Un libro leggero e divertente, dedicato prima di tutto a se stessa perché raccoglie le sue passioni ed il suo destino: scarpe e gastronomia. Sto parlando di La scarpetta nel piatto di Nenella Impiglia, famosa per essere imprenditrice di successo nel mondo della calzatura ed esperta di moda. Il libro, facile da leggere e leggero nei contenuti, propone una panoramica della vita dell’imprenditrice, dalla nascita alla realizzazione personale, passando dal suo amore per le Marche ed il suo paese, Serra San Quirico. Ma cosa centra, vi chiederete voi, la scarpetta con il piatto? La scarpetta è facile da immaginare: parliamo di una donna che sta facendo la storia della moda con marchi come Vic Matié e Oxs, il piatto, invece, è la sua seconda passione, fatto di tradizioni e galateo a tavola, di riscoperta di leggende e miti della gastronomia marchigiana. Fino ad un simpaticissimo abbinamento: piatti e abbigliamento. Un piatto di spaghetti diventa un bel sandalo con brillanti, un buon vino una stola ricamata… Insomma, c’è da divertirsi nel leggere questo agile libretto, sicuramente adatto alle letture estive sotto l’ombrellone. Buona lettura! Nenella Impiglia La scarpetta nel piatto Ethos Edizioni 156 pp. – 18 euro Libri per l’estate: La scarpetta nel piatto di Nenella Impiglia

Una “lettura” avvolgente: La Mennulara di Simonetta Agnello Hornby

Una lettura avvolgente, una scrittura complessa, polifonica e seducente. La Mennulara , opera prima della scrittrice anglo-siciliana Simonetta Agnello Hornby è stata una delle scoperte più interessanti fra le letture di questo periodo. Insisto ad usare il termine “lettura” anche se il testo di cui parlo è in versione audiolibro . Edito da Feltrinelli Digital e acquistabile su audible.com o su iTunes , magistralmente interpretato da Licia Miorotondo, la lettura si sviluppa per oltre sette ore calando, vorrei dire avvolgendo il lettore in una partitura polifonica in perenne equilibrio fra dramma e ironia. Siamo nella Sicilia degli anni ‘60 e la Mennulara, vale a dire la raccoglitrice di mandorle ( mennule ), muore dopo un’aspra malattia lasciando dietro di sé astio e riconoscenza per una vita offesa spesa al servizio degli altri, con dignità, ma senza alcun fine religioso. Al contrario, la Mennulara ha, per così dire, un “conto aperto” con Dio. Egli si è comportato male maltrattando la sua esistenza e lei non lo ripaga con le sue preghiere. man mano che la lettura avanza, emergono particolari inattesi sulla storia della criata di casa Alfallipe che da vittima si fa carnefice e quindi deus ex machina di molte esistenze. Dedicarsi all’audiolibro è un’esperienza di grande piacere, soprattutto quando la lettura, come in questo caso, è di grande qualità. Si torna un po’ bambini favorendo il senso dell’ascolto e facendo riposare la vista fin troppo compromessa nei nostri tempi dagli “occhi grandi”. Simonetta Agnello Hornby

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Una “lettura” avvolgente: La Mennulara di Simonetta Agnello Hornby

Claudio Bisio protagonista del film tratto da Bar Sport di Benni

Come ci vedete Claudio Bisio protagonista di “Bar Sport”, il film tratto dall’omonimo libro cult di Stefano Benni? A rivelare la news Cinemotore, che per prima rivela questa indiscrezione sul lungometraggio, che vedrà alla regia Massimo Martelli. Il film arriva alle riprese dopo essere stato ‘in cantiere’ ben tre anni, leggo. Sarà girato in Emilia Romagna, per due settimane, e per un mese a Roma. Nel cast, oltre a Bisio, ci saranno Giuseppe Battiston, Angela Finocchiaro, Antonio Cornacchione, Lunetta Savino e Giuseppe Impastato. Indoviniamo insieme che personaggi toccherà loro interpretare? E voi, che avete amato il libro, andrete a vederlo al cinema? Via | Cinemotore Claudio Bisio protagonista del film tratto da Bar Sport di

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Claudio Bisio protagonista del film tratto da Bar Sport di Benni

Le rondini di Montecassino, di Helena Janeczek

L’abbazia di Montecassino, fondata nel 529 da san Benedetto, durante tutto il medioevo fu uno dei maggiori centri di diffusione e produzione culturale. È stata distrutta più volte: dai Longobardi nel 584 e da un terremoto nella metà del XIV secolo, per esempio, dopodiché rimase intatta fino al 1944, fino a quando cioè un massiccio e assurdo bombardamento da parte delle forze alleate la distrusse nuovamente. Per quattro mesi le forze alleate avevano tentato di sfondare le linee tedesche, la famosa Linea Gustav. Le battaglie furono quattro. Alla fine fu ordinato il bombardamento dell’abbazia. Pensavano che vi si nascondesse un cospicuo numero di soldati tedeschi, finirono invece per fare una carneficina tra i civili che si trovarono in mezzo ai due fuochi. Dopo la battaglia, diedero luogo alle marocchinate: ai soldati algerini e marocchini fu permesso, come premio, di perpretare uno stupro di massa. Il fatto è, dunque, che tra …

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