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Sondaggio: Alessandro Bertante contro i Seminatori d’odio, voi da che parte state?

Venerdì scorso nelle pagine centrali di Saturno Alessandro Bertante ha pubblicato un articolo intitolato “Seminatori d’odio” che ha scatenato un vero e proprio ginepraio di polemiche e accuse. Al centro del j’accuse bertantiano c’è una categoria liquida e difficilmente schedabile che fa parte della macrocategoria dei commentatori dei blog letterari. L’autore li definisce provocatoriamente come i “Seminatori d’odio”, ossia utenti che, molto spesso anonimamente, si scagliano con virulenza su una classe di scritotri e critici che sta cercando faticosamente di guadagnarsi una credibilità nel mondo letterario 2.0. La tesi di Bertante è abbastanza semplice e lineare, forse troppo: c’è un manipolo di cinquanta persone che, puntellando ogni discussione di accuse e di frecciate dirette e personali ai blogger e agli scrittori in questione (Bertante cita siti come Sul Romanzo, Vibrisse, Lipperatura, Nazione Indiana e altri, ovvero il gotha della critica letteraria all’epoca della sua riproducibilità digitale), riescono a distruggere sul nascere qualsiasi tentativo di lanciare un dibattito in rete. Io personalmente sono molto combattuto sulla questione e, anche se l’esistenza dei cosiddetti Troll è innegabile e fastidiosa per chiunque scriva su internet di questi tempi – quindi anche per me – mi sembra un po’ esagerato affibbiare loro la colpa del fatto che in Italia non riesca a nascere un serio dibattito critico in rete. E voi, commentatori di blog letterari che leggete, cosa ne pensate? Rispondete al sondaggio che trovate dopo il salto… Via | ilFattoQuotidiano.it Sondaggio: Alessandro Bertante contro i Seminatori d’odio, voi da che parte state?

Che fine hanno fatto i cadaveri di alcuni scrittori?

Nei giorni scorsi la stampa ha dato molto risalto al fatto che la tomba di Giovanni Verga (1840-1922) nel cimitero monumentale di Catania versi in uno stato di abbandono e degrado. Molte volte le tombe degli scrittori (ma dei personaggi famosi in genere: cantanti, papi, vip e via dicendo) sono mete di pellegrinaggio, inteso in senso non strettamente religioso: quasi come se stare vicino allo scrittore, seppur morto, potesse instaurare una sorta di rapporto fisico che superi quello letterario della pagina scritta. In proposito lo scrittore spagnolo Benjamín Prado afferma di avere una sorta di feticismo per le tombe degli autori: Sono sempre stato molto attratto dalle tombe degli scrittori. A Praga mi sono recato al cimitero ebraico per vedere quella di Kafka: ricordo …

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Le responsabilità dell’autore. Le interviste di Nazione Indiana

Se poi la domanda è: la crescente industrializzazione dell’editoria moltiplica la scrittura e la pubblicazione di libri di merda? peggiora il nostro clima culturale? rende meno gratificante e spesso infrequentabile il mondo intellettuale? La mia risposta è: tre volte sì! ( Nicola Lagioia, su Nazione Indiana ) Allora, se avete un po’ di tempo da ‘perdere’ a leggiucchiare on line, vi consiglio l’interessante serie di interviste a scrittori realizzate da Nazione indiana sul tema della ‘responsabilità civile’ dell’autore moderno. Si parla anche di altro ovviamente, di critica letteraria. “Si possono ancora definire pagine culturali trenta recensioni da mezza cartella ammucchiate in una pagina? – scrive Claudio Piersanti – L’unica proposta culturale che mi sento di fare ai giornali è questa: perché non assumete qualche ragazzo che vi corregga gli errori? Le edizioni on-line sono cimiteri grammaticali”. Oppure del discusso nodo sulle ‘responsabilità del lettore’. “Penso che la letteratura, e tra le sue componenti in particolare la poesia, dovrebbe essere sostenuta dai lettori in una forma precisa: mediante l’acquisto di libri”, sostiene ad esempio Giulio Mozzi . Ma c’è anche Michela Murgia , che pensa che “il web non abbia …

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