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Strategie editoriali low cost, arrivano I Quanti di Einaudi

Vi avevo parlato tempo fa dell’iniziativa di Newton Compton che ha riscosso un successo strepitoso nelle librerie con la serie di libri a 99 centesimi; si chiama Live e giusto ieri in Feltrinelli ho visto che ancora troneggia tra gli scaffali il suo multi-blister con i primi 12 titoli in offerta. Ma le strategie editoriali contaminano ovviamente anche il digitale, ed ecco la novità di cui vi parlo oggi. Si chiamano I Quanti e sono una serie di titoli in formato ebook, proposti da ieri dalla casa editrice

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Generazione TQ, l’ennesima etichetta o la rinascita della classe intellettuale?

Migliaia di fantasmi si aggirano per l’Italia, sono i fantasmi di una generazione di intellettuali che si è perduta ed ora, cercando di ritrovarsi, si è ribattezzata Generazione TQ. Il certificato di nascita di questa nuova ennesima etichetta generazionale è stato un incontro, svoltosi a Roma il 29 aprile scorso nella sede della casa editrice Laterza, a cui hanno partecipato decine di scrittori, critici, giornalisti, editor. A discutere sul Che fare?, sul come intervenire con decisione per invertire la rotta senza rotta su cui il nostro paese, a livello culturale e non solo, sta viaggiando da troppo tempo, c’era un variegato esercito di intellettuali, da Giorgio Vasta a Nicola Lagioia, da Gilda Policastro ad Antonio Scurati, da Giuseppe Antonelli a Christian Raimo, da Andrea Cortellessa, a Mario Desiati, Alessandro Grazioli, Federica Manzon, e molti altri. Di carne al fuoco ne è stata buttata molta, e nonostante qualcuno si accontenti di vedere il bicchiere mezzo pieno e, con un velo di ottimismo, per esempio Stefano Salis sul sole24ore, di affermare che «Tutto questo è già una (buona) notizia», in realtà, alla fine, non lo è. Sì, perché a guardarlo lucidamente, questo esercito di Trenta-quarantenni assomiglia più a una sgangherata avanguardia che si trova a giocare con i mulini a vento invece che ad aprire la strada per una battaglia più grande. Perché è questo che dovrebbero fare, smettere di lamentarsi e agire. Invece di discutere di niente, invece di ripetersi ancora una volta, e reciprocamente, la propria delirante autoanamnesi, invece di “cercare di vedere se sono capaci”, invece di cercare di conquistare spazi televisivi baricchiani estinti da quasi vent’anni, invece di perdere tempo, insomma, dovrebbero svegliarsi. Perché di loro c’è un…

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Le responsabilità dell’autore. Le interviste di Nazione Indiana

Se poi la domanda è: la crescente industrializzazione dell’editoria moltiplica la scrittura e la pubblicazione di libri di merda? peggiora il nostro clima culturale? rende meno gratificante e spesso infrequentabile il mondo intellettuale? La mia risposta è: tre volte sì! ( Nicola Lagioia, su Nazione Indiana ) Allora, se avete un po’ di tempo da ‘perdere’ a leggiucchiare on line, vi consiglio l’interessante serie di interviste a scrittori realizzate da Nazione indiana sul tema della ‘responsabilità civile’ dell’autore moderno. Si parla anche di altro ovviamente, di critica letteraria. “Si possono ancora definire pagine culturali trenta recensioni da mezza cartella ammucchiate in una pagina? – scrive Claudio Piersanti – L’unica proposta culturale che mi sento di fare ai giornali è questa: perché non assumete qualche ragazzo che vi corregga gli errori? Le edizioni on-line sono cimiteri grammaticali”. Oppure del discusso nodo sulle ‘responsabilità del lettore’. “Penso che la letteratura, e tra le sue componenti in particolare la poesia, dovrebbe essere sostenuta dai lettori in una forma precisa: mediante l’acquisto di libri”, sostiene ad esempio Giulio Mozzi . Ma c’è anche Michela Murgia , che pensa che “il web non abbia …

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Arrivano le scritture animali degli autori italiani per :duepunti edizioni. E le copertine sono di cacca di elefante!

Sono in libreria da ieri i primi testi della collana “scritture animali” (a cura di Giorgio Vasta e Dario Voltolini) edita da :duepunti edizioni . Si tratta di testi di autori contemporanei selezionati (e già noti) che trattano del rapporto uomo-animale. L’idea nasce dalla necessità per la casa editrice di creare una collana di narrativa, in cui pubblicare autori contemporanei, e il tema “animale” invece è frutto del primo racconto proposto, dello stesso Voltolini (poi pubblicato altrove), che narrava le vicende di un ragno. La collana vuole proporre testi di qualità che rappresentino uno spaccato della narrativa contemporanea già qualificata (da qui i nomi già noti e non esordienti), il tutto attraverso il soggetto principale dei testi “animale”, che consente, come spesso capita, di sintetizzare e metaforizzare caratteristiche che solo molto vicine all’uomo e che raccontano l’uomo stesso. La collana parte con i testi di Giuseppe Genna, Davide Enia, Mario Giorgi, e continuerà con Giulio Mozzi, Nicola Lagioia per Natale. I libri hanno un formato “diverso”, ovveor 9