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Racconti fatali, di Leopoldo Lugones

La Nova Delphi pubblica per la prima volta in italiano i Racconti fatali di Leopoldo Lugones (1874-1938) opera del 1926 che insieme a Le forze estranee , sempre di Lugones, del 1906 è considerata tra i precursori di quella narrativa breve argentina che avrà molta fortuna nel corso del secolo scorso. Cinque sono i Racconti fatali che compongono questa raccolta: Il vaso di alabastro , Gli occhi della regina , Il pugnale , Il segreto di Don Giovanni e Águeda . Storie che si muovono nel mondo del mistero, dell’occulto, con incursioni nelle religioni di altri periodi e altre culture. Possiamo grosso modo dividere i cinque racconti in due filoni: quello orientale ( Il vaso di alabastro , Gli occhi della regina e Il pugnale ) e quello legato a leggende o tradizioni popolari ( Il segreto di Don Giovanni e Águeda ). Racconti che vanno dall’ambientazione egizia ( Il vaso di alabastro ) siriana ( Gli occhi della regina ) alla storia orientale dei secoli XI-XIII ( Il pugnale ) all’Argentina dei giorni nostri (cioè dell’autore) con Águeda . Cosa lega questi cinque racconti? Se lo chiede Camilla Cattarulla, docente di Lingua e letterature ispanoamericane presso l’Università di Roma Tre, che firma l’interessante saggio che funge da prefazione alla raccolta di racconti. Secondo la studiosa Lugones sceglie di raccogliere in un unico volume questi cinque racconti per un ben preciso motivo: Indubbiamente il tema principe che li accomuna è il contrasto tra amore e morte e il destino “fatale” di tutti i personaggi, inclusi quelli femminili che irrompono nell’esistenza di quelli maschili creando un’aura di mistero …

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Racconti fatali, di Leopoldo Lugones

Un sogno chiamato rivoluzione, di Filippo Manganaro

Filippo Manganaro, appassionato di storia statunitense con un occhio di riguardo ai temi legati all’emigrazione e alle lotte sociali, pubblica per Nova Delphi Libri il romanzo Un sogno chiamato rivoluzione . Si tratta di un saggio storico che racconta vicende reali ma per lo più sconosciute e che si snoda intorno a temi quali l’emigrazione, la lotta per l’emancipazione femminile, il contributo della cultura ebraica ai vari movimenti rivoluzionari che ci sono stati nella storia. Come ogni buon romanzo storico Un sogno chiamato rivoluzione è composto da due aspetti: quello storico e quello inventato. Quello storico è rigorosamente autentico e si basa su avvenimenti realmente accaduti. Quello fantasioso riguarda le figure dei protagonisti (gli O’Donnell, i Tounick e i Weizman) che rendono la narrazione storica più avvincente. Il concetto di rivoluzione che troviamo fin dal titolo

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Un sogno chiamato rivoluzione, di Filippo Manganaro