Tag Archives: novità

Rad American Women A-Z, insegnare l’alfabeto con i nomi delle femministe

Vedi oltre qui:
Rad American Women A-Z, insegnare l’alfabeto con i nomi delle femministe

Il Ciclo degli Eredi di Shannara, di Terry Brooks, in volume unico

Il Ciclo degli Eredi di Shannara , di Terry Broks , è l’imponente volume in cui Mondadori ha raccolto, per la prima volta, i 4 libri del secondo ciclo di Shannara, uscito qualche giorno fa. Il volume è la continuazione ideale del precedente in cui era stata raccolta la trilogia iniziale, Il Ciclo di Shannara . Come sappiamo Terry Brooks ha aggiunto, successivamente , altri cicli sequel e prequel (da leggere, comunque, dopo quelli originari) connessi a Shannara, ma il cuore, l’ essenza della serie e ciò che ha reso Terry Brooks popolare in tutto il mondo, risiede proprio nei primi due cicli, comodamente raccolti in questi due volumi monster . Volumi che mancavano alla mia collezione fantasy e che, con gran soddisfazione, ho finalmente acquistato. Riassumere in poche parole una saga così imponente, a partire, poi dal secondo ciclo, non avrebbe gran senso. Per una visione dettagliata, infatti, rimando alla relativa pagina Wikipedia . Qui, però, possiamo senz’altro tentare una sintesi…

Vai qui e leggi il resto:
Il Ciclo degli Eredi di Shannara, di Terry Brooks, in volume unico

La bambina di neve, di Eowyn Ivey

La bambina di neve , di Eowyn Ivey , è il romanzo d’esordio di un’autrice cresciuta nella stupefacente Alaska. Libraia ed ex-giornalista, le avventure e la vita della Ivey in quella terra estrema – in cui l’autrice vive con marito e due figlie – sono diventati articoli che hanno ricevuto premi e apprezzamenti per molti anni. E quella terra, i suoi ritmi, la sua natura, la sua essenzialità, la sua durezza, la sua potenza sono diventate parte vitale anche de La bambina di neve , libro non ancora pubblicato in patria (febbraio 2012), ma già in rapida diffusione in tutto il mondo, Italia compresa. Chi ha avuto la possibilità di leggerlo in anteprima ne parla in termini davvero entusiastici . Questa è la bella, incantevole e toccante storia, tratta da una favola russa, che il romanzo ci racconta: siamo in Alaska, nel 1920. Un coppia che non è riuscita ad avere figli e si è trasferita lì, vive schiacciata dalla solitudine, dalla disperazione e dal durissimo lavoro nella fattoria, in quella terra difficile e di frontiera . Un giorno fa un pupazzo di neve a forma di bambina. La mattina dopo il pupazzo non c’è più. Ma improvvisamente e misteriosamente, nei boschi, compare una bimba vera. Pruina, così si fa chiamare, è bionda e riservata. Vive in forte comunione con la natura, corre tra gli alberi innevati e va a caccia con una volpe. Spesso va a trovare la coppia e, in breve tempo, Mabel e Jack le si affezionano come fosse la figlia …

Leggi questo post:
La bambina di neve, di Eowyn Ivey

"Dignità", nove scrittori per Medici senza frontiere

Come si può raccontare l’orrore, la miseria, la bestialità umana, la violenza gratuita senza essere retorici, ma allo stesso tempo arrivando con forza al lettore? Devono esserselo chiesto i nove scrittori di fama internazionale (Esmahan Aykol, Eliane Brum, Tishani Doshi, Catherine Dunne, Alicia Giménez-Bartlett, Paolo Giordano, James A. Levine, Wilfried N’Sondé, Mario Vargas Llosa) a cui Medici senza frontiere , che quest’anno compie 40 anni, ha chiesto di visitare alcuni contesti in cui l’associazione opera e di raccontarli. Ciascuno ha dato una risposta diversa ed è nato così dignità , un collage di storie laceranti, di umanità violata, calpestata e martoriata. Un libro difficile da leggere e da scrivere. C’è chi come Alicia Giménez-Bartlett ha scelto il racconto nudo e crudo, senza finzioni letterarie. Il suo compito è descrivere la Grecia, ma non la terra fatta di gente ospitale, mare e cibo, che conosceva. Il suo viaggio è nei Centri di detenzione per “clandestini”, tra mani tese dietro le sbarre e bambini “tristi”. “ Non sono riuscita a scrivere una storia inventata sulla mia esperienza – spiega l’autrice spagnola – La sola cosa che desideravo trasmettere ai lettori italiani era, appunto, un’esperienza. Non sono mai stata meno letteraria in un mio scritto, né più fedele alla realtà “. Anche il Nobel per la letteratura 2010 Mario Vargas Llosa ha deciso di adottare la forma del reportage per raccontare il Congo. Tutta la verità, in modo lucido e a tratti spietato. Alcuni particolari sono come schiaffi in faccia, come quando il dottor Tharcisse, di Mdf, racconta: “ In questo consultorio arrivano ogni giorno donne, bambine, violentate con rami, coltelli, baionette. Il terrore collettivo è perfettamente spiegabile “. Ha invece preferito…

Vai qui e leggi il resto:
"Dignità", nove scrittori per Medici senza frontiere