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Il viaggio di Tuf, di George R. R. Martin, per Urania Millemondi Inverno 2015

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Fantasy al Salone del Libro, nuovo capitolo per Trono di Spade ecco l’incipit

Il libro terzo delle cronache del ghiaccio e del fuoco è preso d’assalto dai lettori di fantasy intervenuto al Salone del Libro di Torino; tre i capitoli, che si intitolano Tempesta di Spade , I Fiumi della Guerra e Il Portale delle Tenebre . Tra i banchetti presi d’assalto nelle sezioni fantasy del Salone del Libro di Torino, uno dei più frequentati era senza dubbio quello che ospitava la serie di Trono di Spade di George R.R. Martin. Che oltre a scrivere romanzi è pure sceneggiatore di cinema e televisione; ma non posso non notare che gli autori di questo genere hanno almeno due o tre iniziali nel nome, un destino segnato, forse ispirato al grande predecessore Tolkien. La sequenza dei titoli di Trono di Spade è impegnativa, sia per la mole che per la complessità delle sue metafore (che infatti ha suscitato l’uscita di un volume per comprenderne meglio la filosofia, ve ne avevamo parlato in questo articolo ). In particolare, qui al Salone, è l’ultima pubblicazione a richiedere continui refill: il libro terzo pubblicato nella collana degli Oscar Mondadori, e che include le tre sezioni Tempesta di Spade , I Fiumi della Guerra e Il Portale delle Tenebre . Ecco l’incipit del prologo: La giornata era grigia, gelida. I cani non riuscivano a fiutare la pista. La grande cagna nera aveva accostato il muso alle

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Il 3 maggio 1937 Via col Vento riceveva il Premio Pulitzer

Oggi cade l’anniversario del Premio Pulitzer conferito al romanzo di Margareth Mitchell nel 1937, l’unico romanzo scritto dall’autrice che però la rese famosissima grazie al suo spaccato della civiltà americana tardo-ottocentesca. La prima pubblicazione del romanzo Via col Vento (Gone with the wind) risale al 1936, un anno dopo, esattamente il 3 maggio, la sua autrice Margareth Mitchell riceveva il Premio Pulitzer; molti lo conoscono per la versione cinematografica, un polpettone di oltre 3 ore che ogni volta che lo riguardo mi tiene incollata allo schermo. Ma il vero caso fu il libro, il primo libro “pop” della storia, schizzato subito in testa alle classifiche di vendita e saldo in sella per almeno due anni pieni. L’ epicentro intorno a cui si muove la storia d’amore -non corrisposto, piegato alle convenzioni sociali, alternato a picchi di odio e rabbia- è la guerra di secessione americana; ai tempi fece abbastanza scalpore il fatto che la Mitchell proponesse una visione altra del conflitto tremendo che squarciò la nazione, ovvero la prospettiva sudista. La copia in mia possesso è un’edizione Oscar Mondadori del 1989 di 871 pagine e inizia così: Rossella O’Hara non era una bellezza; ma raramente gli uomini se ne accorgevano, quando, come i gemelli…

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Comandare è fottere: il libro politicamente scorretto per la scalata verso il successo di Pier Luigi Celli

Vi piacciono i libri politically correct o preferite quelli irriverenti e soprattutto scorrettissimi? Se siete per i primi, questo libro non fa per voi. Se siete invece appassionati di libri ironici e diretti, allora “ Comandare è fottere ” di Pier Luigi Celli fa per voi. Il libretto di 100 pagine si presenta come un “manuale politicamente scorretto per aspiranti carrieristi di successo”, vale a dire un pamphlet che svela alcuni trucchi su come fare carriera usando usando tutti i mezzi a disposizione. Nell’introduzione l’autore è chiaro: “ Con minori o maggiori accentuazioni, gli ambienti reali di lavoro mettono tutti a confronto con questi temi, sollecitano adeguamenti e fedeltà. Magari senza accorgersene, ci rubano l’anima in cambio della carriera “. E nei 14 brevi capitoli spiega come avviene questo scambio. Curriculum, figli di papà, gente che si è fatta da sola, quelli che “arrivati in alto” non guardano più dietro, come sfruttare le persone giuste, come liberarsi delle persone sbagliate, usare la stampa, usare la seduzione, i vizi, le virtà, i nemici, la crisi, e soprattutto un vademecum su come essere bastardi di professione. Insomma, un macchiavellico “Principe” moderno, che giustifica ogni mezzo per raggiungere il fine: la posizione di manager, di capo. Un manuale da evitare? Ma no, in verità nell’introduzione l’autore spiega il vero perché di questo libro: “ vorremmo che, per reazione, si determinasse una schiera di disobbedienti: gente che saprebbe bene come si fa, ma non si presta “, certo, conclude se poi “qualcuno vuol prenderlo sul serio, che buon pro gli faccia”. Insomma, ironico, spigliato, con una scrittura molto scorrevole e veloce, facile da leggere, è la lettura ideale in attesa di un viaggio. Io l’ho letto tra l’attesa al Gate e il viaggio in aereo ed è stata una scelta ottima. Tra l’altro, oltre a farvi compagnia, aggiungerà alla vostra figura un’aurea snob-chich irresistibile. Quanto costa? Nella versione best-sellers degli Oscar Mondadori costa solo 9 euro, su ibs lo trovate scontatissimo a nemmeno 7 euro. Comandare è …

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