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Poesie per San Valentino: “Qui io ti amo”, di Pablo Neruda

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Poesie per San Valentino: “Qui io ti amo”, di Pablo Neruda

La prima domenica estate con una poesia di Vittorio Bodini

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Torna l’autunno, una poesia di Pablo Neruda

L’anniversario della morte di Pablo Neruda che abbiamo celebrato nei giorni scorsi è anche l’occasione per rileggere le poesie di questo grande poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1971. I suoi componimenti poetici hanno molta fortuna in rete, anche se a volte ci troviamo dinanzi a degli errori di attribuzione: qualcuno smaliziato, infatti, di tanto in tanto mette online delle belle frasi a effetto e le attribuisce a questo o quel grande scrittore. Anche per questo motivo è necessario leggere le opere originali degli autori e non affidarsi al sentito dire: in questo modo potremo scovare le falsità! Visto che la morte di Pablo Neruda è avvenuta il primo giorno dell’autunno (il 23 settembre), vi proponiamo la sua poesia Torna l’autunno come poesia domenicale . Un giorno vestito a lutto cade dalle campane, come un trepido tessuto vagamente di vedova, è un colore, un sonno di ciliegie affondate nella terra, è uno strascico di fumo che giunge senza tregua a mutare il colore dell’acqua e dei baci. Non so se mi capite: quando dall’alto si avvicina la notte, quando il solitario poeta ode alla finestra correre il corsiero dell’autunno e le foglie della paura calpestata crepitano nelle sue arterie, c’è qualcosa nel cielo, grosso come una lingua di bue, qualcosa nel dubbio del cielo e dell’aria. Tornano le cose al loro posto, l’avvocato inevitabile, le mani, l’olio le bottiglie, tutti gli indizi della vita: i letti, soprattutto, sono pieni di un liquido cruento, la gente affida i segreti a loschi orecchi, gli assassini scendono scale, ma non è questo, è il vecchio galoppo, il cavallo del vecchio autunno che trema e dura. Il cavallo del vecchio autunno ha la barba rossa la bava della paura gli copre le mascelle e l’aria che lo segue è simile all’oceano e profuma di un vago marciume sotterrato. Tutti i giorni scenda dal cielo un colore di cenere che le colombe devono spartire sulla terra: la corda che l’oblio e le lacrime intrecciano, il tempo che ha dormito lunghi anni nelle campane…

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Come morì Pablo Neruda?

Nei giorni scorsi a Isla Negra, a cento chilometri da Santiago del Cile, è iniziata l’esumazione del poeta Pablo Neruda. La prova forense cerca di verificare i veri motivi della causa della sua morte e sapere se fu veramente assassinato dalla dittatura militare. La versione ufficiale della morte del poeta – avvenuta il 23 settembre 1973 – dice che Neruda morì per un tumore alla prostata nella clinica di Santa Maria di Santiago del Cile. Ma nel 2011 il collaboratore storico di Pablo Neruda, nonché suo autista, Manuel Araya, affermò che il premio Nobel venne ucciso con un’iniezione letale mentre era ricoverato a Santiago, in clinica. Neruda e la dittatura militare cilena non sono mai andati d’accordo. Nel 1970 il poeta venne scelto come candidato presidente del Paese, ma preferì offrire la sua collaborazione per la candidatura presidenziale di Salvador Allende, che poi vinse le elezioni e iniziò il suo governo quello stesso anno come primo capo di stato socialista del Cile. Quando nel 1973 iniziarono le

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